Dalla pista alle passerelle, lo stile trasversale di Lewis Hamilton
Sette volte campione del mondo di Formula 1, centottantotto podi, centotré pole, sessantuno giri veloci - spoiler: uno di questi dopo un party organizzato da Tommy Hilfiger a New York -. Sono solo pochi dei numeri da record di Lewis Hamilton, per alcuni tra i piloti più forti di tutti i tempi, mash-up perfetto di disciplina e insubordinazione. A 37 anni “Sir” Hamilton è una delle figure sportive più conosciute e sicuramente tra le più legate al modo del fashion.
L’interesse per la moda parte da lontano, quando Lewis capisce che sì, vuole essere il migliore, ma vuole anche distinguersi e non omologarsi al manuale del pilota perfetto. Vuole essere originale, esprimere con orgoglio il proprio io e dar voce a quel malessere, fatto di insulti razzisti e aggressioni, che tanto l’ha fatto soffrire da bambino. E quale modo migliore per riuscirci se non outfit costruiti ad hoc?
I primi veri contatti con le passerelle arrivano nel 2018, quando Tommy Hilfiger lo sceglie come proprio volto e insieme collaborano anche alla realizzazione di una linea. Lo stile gender neutral del pilota, sempre un passo avanti rispetto ai suoi colleghi del paddock, comincia a farsi notare anche grazie anche alla mano di Law Roach, il suo personal stylist, che incentiva Hamilton a cavalcare la sua naturale inclinazione a spingersi oltre i limiti, anche in termini di moda. Ecco allora che prima di sfrecciare con la sua monoposto, Hamilton spazia e indossa kilt di Burberry, giacche Lacoste, bucket di Prada, Chelsea Tire Bottega Veneta, o stupisce tutti, come in Belgio qualche settimana fa, con il total look Loewe composto da un maglione over verde smeraldo e dalle puffer sneakers presentate durante la scorsa Spring/Summer 2023. Sempre tra l’asfalto del Circuito di Spa-Francorchamps ha indossato una tuta da lavoro della nuova collezione di Joeone, brand cinese di menswear, leader nella produzione di pantaloni maschili. Prima del Gran Premio dell'Azerbaigian era stato fotografato con un total look plissè firmato da IsseyMiyake, brandche il pilota Mercedes ha scelto più di una volta: anche al GP di Francia infatti, sul circuito Paul Ricard, era stato immortalato con gilet giallo da 290 sterline e pantaloni da 315 sterline del brand giapponese.
Da anni ormai, Hamilton ha uno stretto rapporto anche con Balenciaga, maison che gli permettono di esprimere le sue mille personalità e renderlo protagonista delle copertine di diversi magazine e riviste di moda. Dal look stravagante del Met Gala 2021 di New York - dove il pilota britannico aveva scelto di vestire una creazione di Kenneth Nicholson indossando un abito nero e una lunga camicia in pizzo bianco, spendendo 300 mila dollari per acquistare posti esclusivi e presentare alcuni designer come Theophilio, Kenneth Nicholson e Jason Rembert, stilisti emergenti che lo avevano sostenuto fortemente nella sua lotta all’uguaglianza - a quelli più pop e colorful che sfoggia nel paddock, il sette volte iridato predilige spesso il luxury streetwear, senza dimenticare mai i giusti accessori.
Indissolubilmente legati all'immagine di Lewis ci sono orologi di lusso, anelli e soprattutto piercing che sfoggiava orgogliosamente anche in gara. Lo scorso maggio però la FIA, a partire dal GP di Miami, ha introdotto il divieto di correre con oggetti metallici a contatto con il corpo per ridurre il rischio di ustioni: niente orecchini, collanine, bracciali, piercing e intimo non ignifugo. Fu così che alla conferenza stampa del GP di Miami Hamilton si presentò in modo provocatorio indossando anelli su ogni dito, collane multiple e tre orologi. Dopo la protesta di Hamilton e Vettel, che indossò dei boxer sulla tuta, la FIA avevo concesso al pilota di Mercedes una deroga fino al GP Monaco in cui poteva indossare due piercing difficili da togliere. Quest'anno però, Lewis ha evitato lo scontro e rispetta il divieto di indossare gioielli alla guida, evitando così ogni sanzione.
La storia tra Hamilton e la moda parte da lontano, dicevamo, ed è stata scritta paddock dopo paddock, sfilata dopo sfilata, fino a rendere il pilota britannico una fashion icon, ormai punto di riferimento anche per i non appassionati di motori. L'ultima pagina in ordine cronologico porta il nome di Valentino, con la scelta della maison di affiancare a Zendaya anche Lewis Hamilton come testimonial.
Pierpaolo Piccioli, creative director del brand, ha raccontato di aver focalizzato la Pink PP Campaign sul dominio cromatico del rosa, un colore energico, simbolo di amore e libertà, valori per cui sia Zendaya che Hamilton si fanno portavoce mettendosi al servizio di queste battaglie con forza. Il pilota si è detto orgoglioso di collaborare con Valentino e di poter essere parte di una campagna con cui condivide pensieri e ideali e che porta in campo con la sua fondazione Mission 44, un progetto benefico per aiutare i giovani e a sostegno dei diritti civili, in particolare contro il razzismo.
