La stravaganza e l’ecletticità di Tyler, The Creator hanno varcato le porte della ventunesima edizione dei BET Awards, i premi istituiti nel 2001 dalla rete televisiva Black Entertainment Television con l’obiettivo di celebrare diverse personalità e talenti afroamericani nella musica e in vari settori dell’intrattenimento.

Oltre allo straordinario show che ha visto protagonista Tyler in un’impeccabile performance di “Lumberjack”, singolo estratto dal suo ultimo album “Call Me If You Get Lost”, anche il suo debutto sul red carpet non è passato inosservato: l’artista di Los Angeles ha portato in scena la sua nuova collana, realizzata in occasione dell’uscita del recente capitolo discografico.

Il gioiello, apparso per la prima volta nel video ufficiale di “JUGGERNAUT”, ulteriore brano estratto dall’album, in collaborazione con Lil Uzi Vert e Pharrell Williams, raffigura l’artista accompagnato da due valigie, con un richiamo al personaggio interpretato nell’artwork del disco e al celebre outfit sfoggiato da Tyler stesso durante la cerimonia dei Grammy Awards 2020.

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Il capolavoro in questione, la cui progettazione è stata affidata al designer di gioielli newyorkese Alex Moss, è un pezzo unico dal valore stimato intorno ai 500 mila dollari, che si compone di ben 887 grammi d’oro 18 carati, 186 carati di diamanti VVS, 60 carati di zaffiri rosa e un totale di 23.517 pietre posizionate a mano.

A tal proposito, Alex Moss ha dichiarato che il pezzo di gioielleria personalizzato ha richiesto dai sette agli otto mesi per la sua realizzazione; il “mini” Tyler si impreziosisce di alcuni minuziosi dettagli lavorati a mano, tra i quali calzini blu, bottoni sfarzosi e il logo del gioielliere di New York sulla parte inferiore di ciascuno dei due piedi; inoltre, le due valigie rosa tenute in mano da Tyler, The Creator si aprono e si chiudono, come nella realtà.

Tutti questi elementi testimoniano il lavoro estremamente accurato dietro la produzione di un pezzo simile, in un’industria musicale che, ormai da diverso tempo, non può prescindere dall’unione di mondi che si contaminano l’uno con l’altro, dalla moda all’arte, passando per l’alta gioielleria.