I lavori per una delle costruzioni architettoniche più futuristiche e ambiziose del mondo sono finalmente realtà. Stiamo parlando di “The Mirror Line”, l’audace progetto di grattacielo/città in pieno deserto, pianificato dal principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman. Un’idea utopica che vuole superare per impatto scenico le piramidi egiziane e che ha un costo di un trilione di dollari.

Sembrava la classica impresa impossibile quando è stato annunciato. Uno di quei concept futuristici e mastodontici che tanto piacciono ai ricchi del Medio Oriente, ossessionati dal mostrare al mondo cosa sono capaci di fare in quanto ad architettura, come dimostra l’evoluzione negli ultimi 30 anni di città come Dubai e Abu Dhabi. La “Città Lineare” è infatti un vecchio pallino di Mohammed Bin Salman, che al suo interno non risparmierebbe neanche la costruzione di uno stadio. 

L’ambizione del principe ha bruciato le tappe e i lavori sono iniziati per davvero. Sono disponibili le prime immagini del cantiere in mezzo al mare di sabbia. Una lunghissima striscia scavata in pieno deserto, simile a una trincea, colma di mezzi e operai.

Il progetto completo prevede la realizzazione di due edifici paralleli lunghi 170 km che attraversano deserto, mari e zone montuose, alti 500 metri e larghi 200, collegati da alcune passerelle e alimentati solo da energie rinnovabili. Dovrebbe poter ospitare 9 milioni di persone. Una città stato simbolo dell’innovazione percorribile con un treno sotterraneo. Cose da film o libri di fantascienza. Le tempistiche prevedono 50 anni di lavori fino al compimento dell’opera, ma intanto il cantiere è realtà.