Il Nuptse di The North Face è il capo più desiderato degli ultimi mesi: scopriamo la sua storia
STYLE
28 Gennaio 2021
Articolo di
Aldo AbronzinoIl Nuptse di The North Face è il capo più desiderato degli ultimi mesi: scopriamo la sua storia
Qualche ora fa abbiamo commentato insieme i risultati del Lyst Index per quanto riguarda l’ultimo trimestre del 2020, analizzando i successi di Gucci, Balenciaga e Moncler per quanto riguarda i brand più ricercati dal pubblico, ed elogiando l’incredibile lavoro portato avanti da The North Face nella vendita dei propri prodotti di punta.
I dati diffusi dalla piattaforma di shopping online ci hanno infatti rivelato che il TNF Nuptse Jacket 1996 è il capo d’abbigliamento più ricercato dagli utenti di Lyst negli ultimi mesi, a conferma dell’ipotesi che, almeno al momento, questo modello in particolare rappresenti il perfetto compromesso tra qualità e prezzo.
Senza alcun dubbio, oltre che dimostrarsi un potentissimo competitor dei più classici puffer jacket firmati Moncler e Stone Island, il Nuptse è attualmente diventato una vera e propria icona di stile, un item immancabile all’interno della rotation invernale di ogni appassionato.
Dobbiamo ritornare indietro di quasi 30 anni, precisamente nel 1992, quando The North Face era già un marchio affermato, ma sicuramente in fase di crescita, e quindi alla costante ricerca di nuove idee e ispirazioni. Seguendo un po’ il modello di molte altre aziende che già avevano riscosso un discreto successo in questo settore, anche il brand statunitense decise dunque di cimentarsi nella realizzazione di capi funzionali da fornire in dotazione agli atleti, agli alpinisti e addirittura ai Marine. Le jackets in questione vennero dunque chiamate “Nuptse” in riferimento alla vetta che si trova affianco al Monte Everest in Nepal.
Col passare del tempo, visto anche il confortante numero di feedback positivi sul prodotto, TNF iniziò ad aumentarne la produzione, cercando di attirare un bacino d’utenza sempre più ampio. Il vero e proprio boom avvenne a cavallo del nuovo millennio, quando tra le strade di New York era scoppiata la moda dei piumini e intanto sui palchi di tutti gli States i rapper più in voga del momento indossavano proprio un Nuptse. La fusione tra funzionalità ed estetica si sublima dunque in quegli anni, quando la cultura urban si “appropria” di un capo così richiesto come il puffer jacket, facendolo entrare di diritto all’interno dell’immaginario collettivo.
Da quel momento in poi, The North Face è stata sicuramente abilissima a cavalcare l’onda del successo ottenuto da quel particolare modello, proponendo poi negli anni successivi una serie infinita di rivisitazioni e rimaneggiamenti che hanno contribuito a consacrare definitivamente il Nuptse agli occhi del pubblico. Per concludere, elementi come la forte riconoscibilità del capo (grazie al badge brandizzato posto sulla manica del giubbotto), una proverbiale versatilità resa possibile dall’utilizzo di materiali di prima scelta, e infine una campagna marketing azzeccatissima (retta in particolar modo dalle frequenti collaborazioni con Supreme) sono stati sicuramente fondamentali per favorire la buona riuscita del progetto.
I dati diffusi dalla piattaforma di shopping online ci hanno infatti rivelato che il TNF Nuptse Jacket 1996 è il capo d’abbigliamento più ricercato dagli utenti di Lyst negli ultimi mesi, a conferma dell’ipotesi che, almeno al momento, questo modello in particolare rappresenti il perfetto compromesso tra qualità e prezzo.
Senza alcun dubbio, oltre che dimostrarsi un potentissimo competitor dei più classici puffer jacket firmati Moncler e Stone Island, il Nuptse è attualmente diventato una vera e propria icona di stile, un item immancabile all’interno della rotation invernale di ogni appassionato.
Ma da dove si origina il progetto che, col passare del tempo, ha dato alla luce questo incredibile successo?
Dobbiamo ritornare indietro di quasi 30 anni, precisamente nel 1992, quando The North Face era già un marchio affermato, ma sicuramente in fase di crescita, e quindi alla costante ricerca di nuove idee e ispirazioni. Seguendo un po’ il modello di molte altre aziende che già avevano riscosso un discreto successo in questo settore, anche il brand statunitense decise dunque di cimentarsi nella realizzazione di capi funzionali da fornire in dotazione agli atleti, agli alpinisti e addirittura ai Marine. Le jackets in questione vennero dunque chiamate “Nuptse” in riferimento alla vetta che si trova affianco al Monte Everest in Nepal.
Col passare del tempo, visto anche il confortante numero di feedback positivi sul prodotto, TNF iniziò ad aumentarne la produzione, cercando di attirare un bacino d’utenza sempre più ampio. Il vero e proprio boom avvenne a cavallo del nuovo millennio, quando tra le strade di New York era scoppiata la moda dei piumini e intanto sui palchi di tutti gli States i rapper più in voga del momento indossavano proprio un Nuptse. La fusione tra funzionalità ed estetica si sublima dunque in quegli anni, quando la cultura urban si “appropria” di un capo così richiesto come il puffer jacket, facendolo entrare di diritto all’interno dell’immaginario collettivo.
Da quel momento in poi, The North Face è stata sicuramente abilissima a cavalcare l’onda del successo ottenuto da quel particolare modello, proponendo poi negli anni successivi una serie infinita di rivisitazioni e rimaneggiamenti che hanno contribuito a consacrare definitivamente il Nuptse agli occhi del pubblico. Per concludere, elementi come la forte riconoscibilità del capo (grazie al badge brandizzato posto sulla manica del giubbotto), una proverbiale versatilità resa possibile dall’utilizzo di materiali di prima scelta, e infine una campagna marketing azzeccatissima (retta in particolar modo dalle frequenti collaborazioni con Supreme) sono stati sicuramente fondamentali per favorire la buona riuscita del progetto.
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