Cosa vogliono dirci i colletti delle maglie da calcio?
SPORT
29 Novembre 2022
Articolo di
Alessandro GiuraCosa vogliono dirci i colletti delle maglie da calcio?
Nella storia delle maglie da calcio, il colletto ha sempre rappresentato un tratto caratteristico e distintivo, che tuttavia porta con sé una storia travagliata. A partire dagli anni 2000, quando i brand che disegnavano le divise per le squadre scelsero di abbandonare definitivamente lo stile retro che ha contraddistinto gli anni ’90 del pallone, questo ha cominciato a sparire, lasciando spazio a scollature tonde o a V, alla ricerca di una migliore comodità e praticità per gli atleti.
La ricomparsa dei colletti, per esempio quello bianco del Milan o dell’Inter, negli anni è stata sporadica. Forse più un elemento di rottura nei confronti del design di una divisa precedente rispetto che un reale scopo di trasmettere un messaggio.
Quest’anno però, adidas per ridisegnare alcune sue divise storiche non ha lasciato nessuna scelta al caso. Il brand delle Three Stripes ha infatti ridisegnato le divise di Arsenal, Manchester United e Real Madrid facendo del colletto l’elemento più importante del design, rendendo evidente l’intento di omaggiare la sua storia nell’iconografia di queste due squadre.
Partiamo dal club del Nord di Londra, attualmente primo in classifica in Premier League e artefice di un calcio molto divertente e moderno, che ritrova il colletto su una propria divisa per la prima volta dalla stagione 2000/01. Il richiamo al passato è evidente, e tornano anche le saette stilizzate, simbolo caratteristico della squadra inglese, in quanto compaiono nello stemma della Royal Arsenal Gatehouse e nella fondazione del club a Woolwich. Questo tocco retrò ha riscontrato molto successo all’annuncio della divisa e i Gunners sono stati i primi a celebrare il ritorno del colletto quest’anno.
Molto più specifico il significato che si è voluto dare a quello ricomparso sulla maglia del Manchester United. Un colletto bianco sulla polo rossa dallo stile vintage, considerato anche il bottoncino di colore rosso; sulla jersey sono poi comparse le stripes di adidas nere sulle spalle. Nelle foto della campagna gli atleti lo sfoggiano sia piegato che alzato e non si può non pensare a Eric Cantona, che giocava con il colletto tirato su come tratto distintivo. Inigo Turner, Design Director di adidas, ha detto che «il colletto della polo è sinonimo di Manchester United. Alzato o piegato, ha avuto un ruolo da protagonista in molti dei momenti più importanti del club». Insomma un revival mirato e una citazione di classe.
Le due inglesi non sono le sole a riapparire con il colletto disegnato da adidas. Anche i campioni europei in carica del Real Madrid ritrovano l’elemento sulle proprie divise, contornato di viola. Il colletto era un marchio distintivo dello loro jersey nei primi anni 2000, quando sono diventati i Galacticos; e il colore viola richiama alla divisa con cui vinsero la Champions League nel 1998 con un gol fenomenale di Predrag Mijatović. Allora il colletto era completamente viola e con questa scelta sia vogliono probabilmente richiamare entrambi quei cicli della squadra madrilena.
Il colletto è dunque tornate con forza e non attraverso scelte banali. Ora tornerà a rappresentare un tratto distintivo o continuerà a essere inserito casualmente? Dovremo aspettare diverse stagioni per rivederlo indosso ai calciatori in campo? Di sicuro con questi richiami mirati e l’importanza che ha voluto attribuirgli, adidas ha dato un chiaro segnale di volerlo riportare in auge. A maggior ragione oggi che il Bloke Core riscontra un grande successo, il colletto può donare un tocco di stile non da poco.
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