La campagna Prada Dialogues SS21 è il meme del momento
STYLE
13 Gennaio 2021
Articolo di
Maddalena TancorreLa campagna Prada Dialogues SS21 è il meme del momento
«If you’re waiting for a waiter, does that not make you the ‘waiter’? Answer at prada.com» è solo uno dei tweet che questa settimana hanno invaso i social media di umorismo esistenziale.
Il trend del momento è la reazione a suon di meme alla release della nuova campagna di Prada Spring/Summer 2021, intitolata “Dialogues”, come il Q&A promosso in occasione della sfilata di debutto della co-direzione creativa di Miuccia Prada e Raf Simons. E se, da una parte, la strategia inclusiva di comunicazione digitale conferma l’inizio di una nuova era per il brand, dall’altra l’interazione su Instagram e Twitter decreta il successo dell’iniziativa di coinvolgimento dell’audience oltre le aspettative.
Rilasciata il 5 gennaio, le immagini nate dalla direzione creativa di Ferdinando Verderi catturano i modelli e le modelle immersi nello sfondo bianco grazie a centinaia di macchine fotografiche che ruotano a 360°. Ai ritratti e ai total look composti dai soprabiti in re-nylon tenuti con la mano, dalle uniformi razionali, dagli orecchini triangolo e dalle bluse smanicate con tagli, si sovrappongono le domande in grafica, epicentro del nuovo approccio inclusivo. Ogni scatto invita il consumatore – e forse anche chi non può permettersi di esserlo – a visitare il sito ufficiale e a rispondere alle domande. I testi selezionati saranno inseriti in un libro, terza sineddoche comunicativa della nuova strategia di coinvolgimento Prada.
L’approccio virtuale iniziato con la sfilata e l’intervista in streaming a Miuccia Prada e Raf Simons dello scorso 24 settembre, si evolve sotto forma di “Dialogues”: conversazioni digitali con il pubblico, che sfatano il mito dello stilista irraggiungibile e rispondono a un’urgenza di riflessione sociale, politica e culturale sul momento storico attuale senza dimenticare il ruolo imprescindibile dell’interazione online.
Come in ogni confronto, vanno considerate entrambe le parti. Più precisamente, in questo caso è necessario fare scroll-down per essere catapultati nell’assurdo mondo dei meme di moda e osservare l’altro punto di vista della strategia comunicativa della nuova era Prada.
Su Instagram, l’account ideservecouture è stato il primo a postare i propri artwork, ma il successo di questo nuovo esercizio creativo si misura in tweet. Sono in molti a ironizzare sul proprio futuro - «will I survive my 2nd semester of online school?», mentre altri hanno indagato l’etimologia delle parole e molti pensano al food – «if tomatoes are a fruits then isn’t ketchup a smoothie?», senza mai perdere quell’attitude funny e anche un po’ drama. Sono i giorni dell’assedio a Capitol Hill, quindi non mancano i riferimenti politici. Qualcuno canticchia attraverso la touch bar o il display - «do you ever feel like a plastic bag?», mentre qualcuno rielabora la sentence iconica de Il Diavolo veste Prada: «did any of you realise that that sweater is not just blue, it’s not turquoise, it’s not lapis; it’s actually cerulean?». Infine, la voce del popolo: «does Miuccia know I exist?».
Così, i meme, divertenti postulati no-sense degli utenti social, che, in modo un po’ nerd, hanno sdrammatizzato le nostre bacheche, celebrano la creatività del brand e agiscono da immediati amplificatori di popolarità, oltre che, seppur in modo leggero e coinvolgente, da informatori di uno degli eventi più discussi della moda del nuovo anno.
Il trend del momento è la reazione a suon di meme alla release della nuova campagna di Prada Spring/Summer 2021, intitolata “Dialogues”, come il Q&A promosso in occasione della sfilata di debutto della co-direzione creativa di Miuccia Prada e Raf Simons. E se, da una parte, la strategia inclusiva di comunicazione digitale conferma l’inizio di una nuova era per il brand, dall’altra l’interazione su Instagram e Twitter decreta il successo dell’iniziativa di coinvolgimento dell’audience oltre le aspettative.
Rilasciata il 5 gennaio, le immagini nate dalla direzione creativa di Ferdinando Verderi catturano i modelli e le modelle immersi nello sfondo bianco grazie a centinaia di macchine fotografiche che ruotano a 360°. Ai ritratti e ai total look composti dai soprabiti in re-nylon tenuti con la mano, dalle uniformi razionali, dagli orecchini triangolo e dalle bluse smanicate con tagli, si sovrappongono le domande in grafica, epicentro del nuovo approccio inclusivo. Ogni scatto invita il consumatore – e forse anche chi non può permettersi di esserlo – a visitare il sito ufficiale e a rispondere alle domande. I testi selezionati saranno inseriti in un libro, terza sineddoche comunicativa della nuova strategia di coinvolgimento Prada.
L’approccio virtuale iniziato con la sfilata e l’intervista in streaming a Miuccia Prada e Raf Simons dello scorso 24 settembre, si evolve sotto forma di “Dialogues”: conversazioni digitali con il pubblico, che sfatano il mito dello stilista irraggiungibile e rispondono a un’urgenza di riflessione sociale, politica e culturale sul momento storico attuale senza dimenticare il ruolo imprescindibile dell’interazione online.
Come in ogni confronto, vanno considerate entrambe le parti. Più precisamente, in questo caso è necessario fare scroll-down per essere catapultati nell’assurdo mondo dei meme di moda e osservare l’altro punto di vista della strategia comunicativa della nuova era Prada.
Su Instagram, l’account ideservecouture è stato il primo a postare i propri artwork, ma il successo di questo nuovo esercizio creativo si misura in tweet. Sono in molti a ironizzare sul proprio futuro - «will I survive my 2nd semester of online school?», mentre altri hanno indagato l’etimologia delle parole e molti pensano al food – «if tomatoes are a fruits then isn’t ketchup a smoothie?», senza mai perdere quell’attitude funny e anche un po’ drama. Sono i giorni dell’assedio a Capitol Hill, quindi non mancano i riferimenti politici. Qualcuno canticchia attraverso la touch bar o il display - «do you ever feel like a plastic bag?», mentre qualcuno rielabora la sentence iconica de Il Diavolo veste Prada: «did any of you realise that that sweater is not just blue, it’s not turquoise, it’s not lapis; it’s actually cerulean?». Infine, la voce del popolo: «does Miuccia know I exist?».
IF YOU’RE WAITING FOR A WAITER, DOES THAT NOT MAKE YOU THE ‘WAITER’?ANSWER AT PRADA .COM
— Iolo Lewis Edwards (@iolsi) January 6, 2021
do you ever feel like a plasticbag?answer at prada .com
— samantha (@DECOUTURIZE) January 6, 2021
did any of you realise that that sweater is not just blue, it’s not turquoise, it’s not lapis; it’s actually cerulean? answer at prada .com
— (@balenciogre) January 6, 2021
Rejected idea for new #Prada campaign. pic.twitter.com/ZZFwMFzOk0
— Stuart Tracte ✊ ✊ (@Stwo) January 5, 2021
Così, i meme, divertenti postulati no-sense degli utenti social, che, in modo un po’ nerd, hanno sdrammatizzato le nostre bacheche, celebrano la creatività del brand e agiscono da immediati amplificatori di popolarità, oltre che, seppur in modo leggero e coinvolgente, da informatori di uno degli eventi più discussi della moda del nuovo anno.
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