Neek Lurk e la storia di Anti Social Social Club
STYLE
2 Settembre 2020
Articolo di
Aldo AbronzinoNeek Lurk e la storia di Anti Social Social Club
La storia di Anti Social Social Club non è, come si potrebbe comunemente pensare, una successione di eventi programmati e intenzionali, un insieme di progetti sviluppati unicamente per raggiungere l’approvazione degli acquirenti, o ancora un’idea messa in pratica per sfondare nel mondo del fashion.
ASSC è, a tutti gli effetti, qualcosa di più di un semplice brand. Se dovessimo addirittura sottoscrivere le dichiarazioni rilasciate dal suo fondatore, Neek Lurk, durante un’interessantissima intervista rilasciata ai microfoni di HYPEBEAST nel 2015, “Anti Social Social Club è un progetto di vita”.
Per tutti quelli che non conoscessero i segreti alla base di questa “happy ending-story”, potrebbe essere un’ottima idea partire dal principio, e analizzare direttamente il nome del brand. Non è infatti un caso se Neek Lurk, nato e cresciuto a Los Angeles, e impregnato delle polimorfe culture che riescono a coesistere tra loro nel gigantesco melting pot della città americana, abbia deciso di imprimere questa sigla sui suoi capi.
È proprio vero che il passato incide in maniera indelebile sul nostro futuro, e la condizione di isolamento vissuta dal designer negli anni della sua adolescenza hanno sicuramente contribuito a renderlo una delle figure più stravaganti dell’intero fashion system mondiale, ricevendo spesso l’etichetta di “depresso” e “fuori dal mondo”.
Non riuscendo a trovare la sua vera dimensione nei rapporti umani (è stato spesso criticato e allontanato dagli amici per questo), Neek ha iniziato a crearsi un personaggio sul web, dove ha aperto il suo primo blog ispirato al mondo della moda, e ha condiviso alcune immagini realizzate con Photoshop dei primi capi firmati ASSC, ottenendo un discreto successo.
Per tutti coloro che si chiedono ancora quali potrebbero essere mai state le motivazioni decisive che hanno condotto il brand nella posizione di rilievo che ricopre al giorno d’oggi, sembra quindi evidente che il vero metro di paragone tra un marchio di successo e un progetto destinato al flop sia innegabilmente la voglia di comunicare qualcosa, sommata alla sensibilità con cui è possibile far arrivare con chiarezza il proprio messaggio alle persone.
Rifacendosi proprio alle dichiarazioni rilasciate da Neek Lurk ad HYPEBEAST: “Anti Social Social Club è un mezzo per convertire i miei giorni più bui in qualcosa di concreto. È per tutti i perdenti, i tipi strani, i pessimisti, gli amanti del bondage, del BDSM e del porno, e ovviamente per tutti coloro che riescono sempre a trovare il bello nelle cose.”
Veniamo al dunque: dopo aver iniziato a vendere i suoi primi capi, Neek ha avuto la brillante idea di scommettere sulla produzione di cappellini, in particolare i celebri 6-panels che nel 2014 iniziarono ad andare follemente di moda tra gli appassionati della cultura urban. Il designer impresse su questi ultimi la frase “I Miss You” e il logo del brand sul lato, e da quel momento il pubblico iniziò a interessarsi seriamente al progetto.
La vera e propria esplosione di ASSC avvenne in tempi brevissimi, quando dopo aver ottenuto un minimo di notorietà grazie al suo stile semplice ma efficace, una hoodie nera del brand apparve indosso al personaggio più discusso e idolatrato del momento, ovvero Kanye West. Il rapper di Atlanta si fece vedere più volte con indosso un capo disegnato da Lurk, e da quel momento in poi milioni di fans in giro per il mondo iniziarono a inondare il sito del brand di richieste, trasformandolo in un fenomeno globale e conducendolo a passi spediti verso lo status che ricopre in questo momento.
Mettendo da parte tutte le critiche che sono state rivolte verso il marchio di recente, legate in particolar modo alle modalità con cui vengono processati e spediti gli ordini, ci risulta comunque davvero difficile non prendere come esempio l’incredibile storia di Neek Lurk e la sua scalata verso il successo.
Nonostante nel giro di pochi anni il designer sia passato dalla depressione alla notorietà, sorprende come la sua attitudine non sia cambiata di una virgola, e ancora oggi le collezioni del brand riportino frasi del tipo “Get Weird”, “Self Doubt” e “Give me happiness gives me pain”.
L’attenzione del pubblico nei confronti di Anti Social Social Club non si sta affievolendo, e il merito non è da attribuire solamente alle interessanti collaborazioni che vengono proposte dal brand periodicamente (per ultima l’imminente uscita di una capsule collection con Bape). Lurk non ha mai tradito l’identità del suo marchio e non è mai venuto meno ai dettami sui quali ha posto le basi dell’ascesa di quest’ultimo.
Per restare sempre aggiornati in merito a curiosità e notizie di questo genere, ricordate di monitorare il sito e il nostro account Instagram ufficiale.
ASSC è, a tutti gli effetti, qualcosa di più di un semplice brand. Se dovessimo addirittura sottoscrivere le dichiarazioni rilasciate dal suo fondatore, Neek Lurk, durante un’interessantissima intervista rilasciata ai microfoni di HYPEBEAST nel 2015, “Anti Social Social Club è un progetto di vita”.
Per tutti quelli che non conoscessero i segreti alla base di questa “happy ending-story”, potrebbe essere un’ottima idea partire dal principio, e analizzare direttamente il nome del brand. Non è infatti un caso se Neek Lurk, nato e cresciuto a Los Angeles, e impregnato delle polimorfe culture che riescono a coesistere tra loro nel gigantesco melting pot della città americana, abbia deciso di imprimere questa sigla sui suoi capi.
È proprio vero che il passato incide in maniera indelebile sul nostro futuro, e la condizione di isolamento vissuta dal designer negli anni della sua adolescenza hanno sicuramente contribuito a renderlo una delle figure più stravaganti dell’intero fashion system mondiale, ricevendo spesso l’etichetta di “depresso” e “fuori dal mondo”.
Non riuscendo a trovare la sua vera dimensione nei rapporti umani (è stato spesso criticato e allontanato dagli amici per questo), Neek ha iniziato a crearsi un personaggio sul web, dove ha aperto il suo primo blog ispirato al mondo della moda, e ha condiviso alcune immagini realizzate con Photoshop dei primi capi firmati ASSC, ottenendo un discreto successo.
Per tutti coloro che si chiedono ancora quali potrebbero essere mai state le motivazioni decisive che hanno condotto il brand nella posizione di rilievo che ricopre al giorno d’oggi, sembra quindi evidente che il vero metro di paragone tra un marchio di successo e un progetto destinato al flop sia innegabilmente la voglia di comunicare qualcosa, sommata alla sensibilità con cui è possibile far arrivare con chiarezza il proprio messaggio alle persone.
Rifacendosi proprio alle dichiarazioni rilasciate da Neek Lurk ad HYPEBEAST: “Anti Social Social Club è un mezzo per convertire i miei giorni più bui in qualcosa di concreto. È per tutti i perdenti, i tipi strani, i pessimisti, gli amanti del bondage, del BDSM e del porno, e ovviamente per tutti coloro che riescono sempre a trovare il bello nelle cose.”
Ma quindi, come ha fatto un personaggio così introverso e chiuso in se stesso a ottenere un successo di livello globale?
Veniamo al dunque: dopo aver iniziato a vendere i suoi primi capi, Neek ha avuto la brillante idea di scommettere sulla produzione di cappellini, in particolare i celebri 6-panels che nel 2014 iniziarono ad andare follemente di moda tra gli appassionati della cultura urban. Il designer impresse su questi ultimi la frase “I Miss You” e il logo del brand sul lato, e da quel momento il pubblico iniziò a interessarsi seriamente al progetto.
La vera e propria esplosione di ASSC avvenne in tempi brevissimi, quando dopo aver ottenuto un minimo di notorietà grazie al suo stile semplice ma efficace, una hoodie nera del brand apparve indosso al personaggio più discusso e idolatrato del momento, ovvero Kanye West. Il rapper di Atlanta si fece vedere più volte con indosso un capo disegnato da Lurk, e da quel momento in poi milioni di fans in giro per il mondo iniziarono a inondare il sito del brand di richieste, trasformandolo in un fenomeno globale e conducendolo a passi spediti verso lo status che ricopre in questo momento.
Mettendo da parte tutte le critiche che sono state rivolte verso il marchio di recente, legate in particolar modo alle modalità con cui vengono processati e spediti gli ordini, ci risulta comunque davvero difficile non prendere come esempio l’incredibile storia di Neek Lurk e la sua scalata verso il successo.
Nonostante nel giro di pochi anni il designer sia passato dalla depressione alla notorietà, sorprende come la sua attitudine non sia cambiata di una virgola, e ancora oggi le collezioni del brand riportino frasi del tipo “Get Weird”, “Self Doubt” e “Give me happiness gives me pain”.
L’attenzione del pubblico nei confronti di Anti Social Social Club non si sta affievolendo, e il merito non è da attribuire solamente alle interessanti collaborazioni che vengono proposte dal brand periodicamente (per ultima l’imminente uscita di una capsule collection con Bape). Lurk non ha mai tradito l’identità del suo marchio e non è mai venuto meno ai dettami sui quali ha posto le basi dell’ascesa di quest’ultimo.
Per restare sempre aggiornati in merito a curiosità e notizie di questo genere, ricordate di monitorare il sito e il nostro account Instagram ufficiale.
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