Dissing su TikTok: Anna e Marta Daddato faranno scuola?
SOUND
11 Marzo 2020
Articolo di
RedazioneDissing su TikTok: Anna e Marta Daddato faranno scuola?
Sappiamo che già da tempo la parola dissing non ha più lo stesso valore di un tempo: il termine, derivante dall'americano "disrespecting", ovvero mancare di rispetto, è sempre stato legato al mondo dell'hip-hop, e in particolare alla pratica di "attaccare" un altro rapper attraverso una canzone o una rima. Sono tanti i dissing storici, negli Stati Uniti ancora oggi si ricorda la sanguinosa faida tra East Coast e West Coast che portò alla morte di due dei più grandi di sempre, 2pac e Notorius B.I.G., mentre in italia sono celebri gli scontri che hanno visto protagonisti Inoki, scontratosi con Vacca e Salmo, e Fabri Fibra, che negli anni ha avuto di che ridire con Grido, Tormento e, più di recente, con lo stesso Vacca.
Con l'avvento dei social, tuttavia, specialmente nel nostro paese, gli artisti hanno smesso di attaccarsi nelle canzoni e hanno inziato a farlo nelle stories: così, mentre in America Pusha-T distruggeva Drake e Eminem canzonava l'intera scena, e in particolare Machine Gun Kelly, nel suo disco Kamikaze, in Italia abbiamo visto artisti come Fedez, Marracash, Gue Pequeno, Salmo e Luche preferire la fotocamera del telefono al microfono come strumento di confronto. Non solo: non essendo più necessaria una capacità artistica di fondo, i dissing hanno cominciato a coinvolgere anche altri personaggi, come youtuber, influencer e attori, che hanno iniziazo ad attaccarsi a vicenda, spesso attratti dalla visibilità che tale gesto poteva portargli. Negli ultimi giorni però, alla storia dei dissing sembra essersi aggiunto un altro capitolo, che potrebbe cambiare nuovamente l'approccio a questa disciplina: Anna Pepe, rapper classe 2003 salita alla luce della ribalta grazie al suo singolo Bando, attualmente primo nel Top 50 italiana di Spotify, è stata coinvolta in una faida che la vede scontrarsi con Marta Daddato, una ragazza di 17 anni nota ai giovanissimi per il suo successo su TikTok. Ed è proprio sul social network cinese, inizialmente noto come musical.ly, che lo scontro sta avendo luogo, riscrivendo forse le regole dei dissing.
La causa della rivalità fra le due giovanissime artiste è il singolo Queen, pubblicato dalla Daddato il 28 febbraio: la traccia sembra ricordare Bando nelle sonorità, anche se, a detta della tiktoker romana, il suo pezzo "esiste" da ben prima che il successo di Anna fosse rilasciato. Un po' per difendersi dalle accuse, un po' per sfruttare la grande visibilità della rivale in questo momento, Marta ha pubblicato nei giorni scorsi, proprio sul suo profilo TikTok, un freestyle rappato su un type beat in cui attacca Anna, a cui la ragazza ha risposto a sua volta con un altro dissing pubblicato sempre sullo stesso social network. Non è chiara la direzione che questa faida prenderà, ma sicuramente questo scontro può dare degli importanti spunti di riflessione: se la sensazione è che l'avvento di nuove tecnologie e nuove piattaforme abbia danneggiato quelli che erano i valori tradizionali dell'hip-hop, questo caso ci dà dei segnali un po' diversi. Un social network basato su delle clip musicali non può che avere come punto di riferimento la musica, ed ecco quindi che dopo anni di stories e monologhi da supercattivi, due ragazzine ancora minorenni riscoprono una delle pratiche più antiche e importanti del rap, riportandola forse finalmente in auge.
Una sorpresa dunque, una buona notizia per chi, prima del gossip e dell'hype, segue e vuole la musica. Chissà come finirà tra Anna e Marta Daddato, se la ragazza di La Spezia proseguirà nella sua scalata o se la tiktoker romana riscuoterà lo stesso successo della rivale. Nell'attesa di scoprirlo, e nella speranza che altri rapper seguano l'esempio delle due ragazze, continuiamo ad ascoltare Bando, che è ormai giorno dopo giorno sempre più nelle case, e nella testa, degli italiani.
Con l'avvento dei social, tuttavia, specialmente nel nostro paese, gli artisti hanno smesso di attaccarsi nelle canzoni e hanno inziato a farlo nelle stories: così, mentre in America Pusha-T distruggeva Drake e Eminem canzonava l'intera scena, e in particolare Machine Gun Kelly, nel suo disco Kamikaze, in Italia abbiamo visto artisti come Fedez, Marracash, Gue Pequeno, Salmo e Luche preferire la fotocamera del telefono al microfono come strumento di confronto. Non solo: non essendo più necessaria una capacità artistica di fondo, i dissing hanno cominciato a coinvolgere anche altri personaggi, come youtuber, influencer e attori, che hanno iniziazo ad attaccarsi a vicenda, spesso attratti dalla visibilità che tale gesto poteva portargli. Negli ultimi giorni però, alla storia dei dissing sembra essersi aggiunto un altro capitolo, che potrebbe cambiare nuovamente l'approccio a questa disciplina: Anna Pepe, rapper classe 2003 salita alla luce della ribalta grazie al suo singolo Bando, attualmente primo nel Top 50 italiana di Spotify, è stata coinvolta in una faida che la vede scontrarsi con Marta Daddato, una ragazza di 17 anni nota ai giovanissimi per il suo successo su TikTok. Ed è proprio sul social network cinese, inizialmente noto come musical.ly, che lo scontro sta avendo luogo, riscrivendo forse le regole dei dissing.
La causa della rivalità fra le due giovanissime artiste è il singolo Queen, pubblicato dalla Daddato il 28 febbraio: la traccia sembra ricordare Bando nelle sonorità, anche se, a detta della tiktoker romana, il suo pezzo "esiste" da ben prima che il successo di Anna fosse rilasciato. Un po' per difendersi dalle accuse, un po' per sfruttare la grande visibilità della rivale in questo momento, Marta ha pubblicato nei giorni scorsi, proprio sul suo profilo TikTok, un freestyle rappato su un type beat in cui attacca Anna, a cui la ragazza ha risposto a sua volta con un altro dissing pubblicato sempre sullo stesso social network. Non è chiara la direzione che questa faida prenderà, ma sicuramente questo scontro può dare degli importanti spunti di riflessione: se la sensazione è che l'avvento di nuove tecnologie e nuove piattaforme abbia danneggiato quelli che erano i valori tradizionali dell'hip-hop, questo caso ci dà dei segnali un po' diversi. Un social network basato su delle clip musicali non può che avere come punto di riferimento la musica, ed ecco quindi che dopo anni di stories e monologhi da supercattivi, due ragazzine ancora minorenni riscoprono una delle pratiche più antiche e importanti del rap, riportandola forse finalmente in auge.
Una sorpresa dunque, una buona notizia per chi, prima del gossip e dell'hype, segue e vuole la musica. Chissà come finirà tra Anna e Marta Daddato, se la ragazza di La Spezia proseguirà nella sua scalata o se la tiktoker romana riscuoterà lo stesso successo della rivale. Nell'attesa di scoprirlo, e nella speranza che altri rapper seguano l'esempio delle due ragazze, continuiamo ad ascoltare Bando, che è ormai giorno dopo giorno sempre più nelle case, e nella testa, degli italiani.
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