Cosa succederà all’estetica degli artisti Gucci?
STYLE
2 Dicembre 2022
Articolo di
Alessandro GiuraCosa succederà all’estetica degli artisti Gucci?
Da direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele è stato in grado di mettere d’accordo tutti attraverso un cambiamento radicale. Una rivoluzione come poche altre nella storia della maison. Grazie alla sua capacità artistica e creativa ha saputo trasmettere passioni, messaggi e idee personali in maniera tangibile tramite i suoi design. Pochi sono stati in grado di unire il mondo delle idee e quello reale in maniera così persuasiva ed estrosa.
Il tutto con una potenza spregiudicata, capace di invadere e influenzare il mondo musicale in particolare. Grazie al suo contributo, nel guardaroba e nella comunicazione, Michele è riuscito a dare una sterzata netta e convincente all’estetica di alcune delle star musicali più promettenti. Ha alzato di molto l’asticella per quanto riguarda il rapporto tra moda e musica, tanto da aver fatto raggiungere ad alcuni artisti lo status di icone. Messaggi d’amore, libertà di espressione e inclusione presentati con una comunicazione scenica all’avanguardia, tra allusioni spirituali ed elementi glam, barocchi, sacri e profani. Il meglio di Michele si è visto tanto sulle passerelle quanto sui palchi dei concerti più importanti.
Qualche esempio? Harry Styles deve molto della sua attuale estetica, così apprezzata nel mondo, ad Alessandro Michele. La rivisitazione dei canoni british con cui spesso si presenta è il risultato del loro incontro, diventato poi una sincera amicizia, che ha portato anche alla nascita della collezione HA HA HA. Un altro artista che ha aggiunto valore e identità alla propria immagine grazie alla collaborazione con il creativo è Jared Leto, profondamente legato allo stilista romano. Billie Eilish si è fatta vestire da lui fin dalla prima serata importante della sua carriera, i Grammy Awards del 2020: un trionfo di premi e di stile. Persino un capostipite della comunicazione visiva nella musica come Elton John ha chiesto il contributo di Alessandro, lasciandosi vestire da lui in occasione del suo ultimo tour. Ci sono anche artisti italiani nel battaglione musicale di Gucci durante il regno di Alessandro Michele. Spiccano i Maneskin, il cui stile rock accattivante è stato curato con una precisione chirurgica e li ha lanciati sui palchi dei festival più importanti del mondo, come il Primavera Sound Festival. E poi non deve sfuggire il lavoro fatto con Achille Lauro, passato da uno stile streetwear e hip-hop a un look forte, denso di messaggi e studiato minuziosamente, che lo ha trasformato in vero e proprio personaggio televisivo.
Michele ha dato molto alla musica. Ci troviamo di fronte a un genio che ha rotto le barriere del fashion. È lecito quindi chiedersi se saranno proprio gli artisti che lui vestiva a rimpiangere la sua separazione con la galassia Gucci e come si evolverà ora il loro rapporto con il brand. Il distacco di Alessandro dalla maison è la fine di un sodalizio epocale, che ha portato la simbiosi tra moda e musica a un livello nuovo, in grado di dare input e spinte decisive a tanti cantanti e musicisti. Che svolta prenderà lo stile e l’estetica degli artisti Gucci senza Michele? Non resta che attendere come andrà a finire il toto-designer della maison italiana per scoprirlo.
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