Wake up, Mr. West!
LIFESTYLE
26 Ottobre 2022
Articolo di
Alessandro Giura
Wake up, Mr. West!
L'autunno 2022 nella cultura pop sarà probabilmente ricordato come la stagione in cui Kanye West ha perso definitivamente la bussola.
Dopo un lungo silenzio social, Ye si è presentato all'ultima Paris Fashion Week portandosi dietro un clima molto teso nei confronti dei brand con cui collaborava, che a suo dire stavano mettendo troppi paletti alla sua creatività. Ha mandato in scena il surreale show per presentare la Yeezy Season 9 dove in pratica si è prevalentemente distinto per la maglietta “White Lives Matter”. Uno spettacolo contornato da critiche forti e che ha inghiottito il mondo della moda, tra post complottisti e offese personali in pieno stile Kanye. Gocce che hanno fatto traboccare il vaso del rapporto con i suoi alleati nel mondo della moda. Tutte in fila, Balenciaga, Gap e adidas hanno deciso di troncare i rapporti, complici le uscite poco felici di Kanye per il quale non c'è mai un giorno buono per tacere; perfino Vogue e Anna Wintour hanno scelto di allontanarsi.
Da un mese inoltre, il rapper tira in ballo Virgil Abloh nelle sue interviste, difende le sue idee legandole alla creatività, litiga con amici come Puff Daddy, twitta delirando e sfociando nell'antisemitismo (Instagram e Twitter gli hanno chiuso l'account), cose che hanno suscitato commenti negativi persino da Donald Trump e acquista il social network legato all'estrema destra. L'ultima sparata riguarda “Django Unchained”, a suo dire un'idea per un suo videoclip che è stata rubata da Tarantino.
Tutto questo può apparire come una perdita improvvisa di razionalità e capacità di tenersi stretti i collaboratori, specialmente nel mondo della moda. Ma è davvero così? Bisogna essere onesti e pensare che le strategie dello show business non sono mai casuali e insensate. Il modus operandi solito nella comunicazione quando si sbaglia è chiedere scusa (o far silenzio) e aspettare che le acque si calmino. Kanye invece le acque le vuole agitare finché non diventano uno tsunami che investe tutto il suo mondo, o meglio il suo “Yecosystem”.
Va poi ricordato che Ye soffre di un disturbo bipolare. Negli anni se ne è uscito con esternazioni indifendibili e noi spettatori abbiamo dovuto sforzarci per separare la persona dalla sua arte, per continuare ad apprezzarne la creatività inesauribile e il carisma, tenendo conto di una malattia che porta a comportamenti ingestibili e a sbalzi di umore continui. Non sappiamo quanto questo disturbo stia incidendo sui suoi indifendibili comportamenti più recenti. Solo lui lo sa, ma chissà se davvero se ne sta rendendo conto.
Se ci si ferma a pensarci un secondo però, tutto quello che sta combinando Ye non è probabilmente casuale. È una persona da sempre affascinata dal potere e dal suo status e con queste azioni sta potenziando la sua voce, incurante della discutibilità dei suoi messaggi e sprezzante delle critiche. La sua influenza, a livello di engagement, nel mondo della cultura pop è ancora molto forte. Non c'è testata al mondo che non ci dica qualcosa di lui o di cosa faccia. In pratica nessuno è in grado di “cancellarlo” per davvero, e se mai si arriverà a tanto, non durerà a lungo.
Questa può essere una chiave di lettura rispetto alle distanze raggiunte con i brand, in particolare la rottura con adidas che ha reso grande il suo progetto stilistico più famoso. Da fuori può sembrare che lui stia vivendo un incubo. Stando a Forbes ha anche perso lo status di miliardario, una cosa fondamentale per lui che ha un feticcio per la cultura dei soldi e del potere che la sua influenza è in grado di esercitare sui suoi fan più accaniti. Essi infatti gridano ancora indignati a questa operazione da “cancel culture”.
Forse restare da solo però era semplicemente il suo obiettivo. Ma quando le acque si calmeranno, quando si sveglierà da questo brutto sogno, come ne uscirà? “Wake up, Mr. West, Mr. West, Mr. Fresh, Mr. by-his-self-he-so-impressed” canta Ye in “Good Morning”. Ma che risveglio sarà? “Good morning. Look at the valedictorian scared of the future”. Guarda il primo della classe spaventato dal futuro. Chissà se Kanye, stufo di apparire il primo della classe agli occhi della gente, ora è tranquillo o spaventato riguardo al proprio, se davvero voler arrivare a dire quello che vuole senza dover rendere conto a nessuno si rivelerà la cosa migliore per lui.
Dopo un lungo silenzio social, Ye si è presentato all'ultima Paris Fashion Week portandosi dietro un clima molto teso nei confronti dei brand con cui collaborava, che a suo dire stavano mettendo troppi paletti alla sua creatività. Ha mandato in scena il surreale show per presentare la Yeezy Season 9 dove in pratica si è prevalentemente distinto per la maglietta “White Lives Matter”. Uno spettacolo contornato da critiche forti e che ha inghiottito il mondo della moda, tra post complottisti e offese personali in pieno stile Kanye. Gocce che hanno fatto traboccare il vaso del rapporto con i suoi alleati nel mondo della moda. Tutte in fila, Balenciaga, Gap e adidas hanno deciso di troncare i rapporti, complici le uscite poco felici di Kanye per il quale non c'è mai un giorno buono per tacere; perfino Vogue e Anna Wintour hanno scelto di allontanarsi.
Da un mese inoltre, il rapper tira in ballo Virgil Abloh nelle sue interviste, difende le sue idee legandole alla creatività, litiga con amici come Puff Daddy, twitta delirando e sfociando nell'antisemitismo (Instagram e Twitter gli hanno chiuso l'account), cose che hanno suscitato commenti negativi persino da Donald Trump e acquista il social network legato all'estrema destra. L'ultima sparata riguarda “Django Unchained”, a suo dire un'idea per un suo videoclip che è stata rubata da Tarantino.
Tutto questo può apparire come una perdita improvvisa di razionalità e capacità di tenersi stretti i collaboratori, specialmente nel mondo della moda. Ma è davvero così? Bisogna essere onesti e pensare che le strategie dello show business non sono mai casuali e insensate. Il modus operandi solito nella comunicazione quando si sbaglia è chiedere scusa (o far silenzio) e aspettare che le acque si calmino. Kanye invece le acque le vuole agitare finché non diventano uno tsunami che investe tutto il suo mondo, o meglio il suo “Yecosystem”.
Va poi ricordato che Ye soffre di un disturbo bipolare. Negli anni se ne è uscito con esternazioni indifendibili e noi spettatori abbiamo dovuto sforzarci per separare la persona dalla sua arte, per continuare ad apprezzarne la creatività inesauribile e il carisma, tenendo conto di una malattia che porta a comportamenti ingestibili e a sbalzi di umore continui. Non sappiamo quanto questo disturbo stia incidendo sui suoi indifendibili comportamenti più recenti. Solo lui lo sa, ma chissà se davvero se ne sta rendendo conto.
Se ci si ferma a pensarci un secondo però, tutto quello che sta combinando Ye non è probabilmente casuale. È una persona da sempre affascinata dal potere e dal suo status e con queste azioni sta potenziando la sua voce, incurante della discutibilità dei suoi messaggi e sprezzante delle critiche. La sua influenza, a livello di engagement, nel mondo della cultura pop è ancora molto forte. Non c'è testata al mondo che non ci dica qualcosa di lui o di cosa faccia. In pratica nessuno è in grado di “cancellarlo” per davvero, e se mai si arriverà a tanto, non durerà a lungo.
Who you think created cancel culture?
— ye (@kanyewest) October 9, 2022
Questa può essere una chiave di lettura rispetto alle distanze raggiunte con i brand, in particolare la rottura con adidas che ha reso grande il suo progetto stilistico più famoso. Da fuori può sembrare che lui stia vivendo un incubo. Stando a Forbes ha anche perso lo status di miliardario, una cosa fondamentale per lui che ha un feticcio per la cultura dei soldi e del potere che la sua influenza è in grado di esercitare sui suoi fan più accaniti. Essi infatti gridano ancora indignati a questa operazione da “cancel culture”.
Forse restare da solo però era semplicemente il suo obiettivo. Ma quando le acque si calmeranno, quando si sveglierà da questo brutto sogno, come ne uscirà? “Wake up, Mr. West, Mr. West, Mr. Fresh, Mr. by-his-self-he-so-impressed” canta Ye in “Good Morning”. Ma che risveglio sarà? “Good morning. Look at the valedictorian scared of the future”. Guarda il primo della classe spaventato dal futuro. Chissà se Kanye, stufo di apparire il primo della classe agli occhi della gente, ora è tranquillo o spaventato riguardo al proprio, se davvero voler arrivare a dire quello che vuole senza dover rendere conto a nessuno si rivelerà la cosa migliore per lui.
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