Villa Oasis, il luogo del cuore di Yves Saint Laurent
HOUSE
30 Maggio 2024
Articolo di
Adele StiglianoVilla Oasis, il luogo del cuore di Yves Saint Laurent
Quando si pensa a Marrakech è impossibile non menzionare il complesso dei Jardin Majorell e Villa Oasis, ubicata all’interno di questo luogo ameno: durante un viaggio in Marocco nel 1966, lo stilista francese Yves Saint Laurent e il suo compagno Pierre Bergé scoprirono i giardini progettati dall’artista francese Jacques Majorelle nel 1931 e ne rimasero incantati. Qualche anno dopo, nel 1980, decisero di comprare il giardino e di restaurarlo, scegliendo la casa di Majorelle – ribattezzata Villa Oasis – come nuova dimora: nel roseto della Villa sono state disperse le ceneri del couturier, ed è stato eretto un memoriale in suo onore.
Lontano dalla frenesia della città e circondata da due ettari e mezzo di numerose varietà di arbusti, viti e alberi, che Majorelle raccoglieva localmente e piantava dopo i suoi frequenti viaggi, Villa Oasis è dipinta con una tonalità di blu elettrico che regala un vero e proprio colpo d’occhio mozzafiato. Un patio collega i diversi soggiorni attraverso porte di legno chiuse, molte delle quali dipinte a mano da Jacques Majorelle e poi preservate durante il restauro.
Per trasformare gli spazi interni della villa a due piani, Saint Laurent e Bergé si sono rivolti all’architetto Bill Willis che ha ristrutturato o progettato da zero muri, finestre, scale, soffitti, fontane, terrazze e pavimenti, mentre il designer di interni Jacques Grange si è occupato degli arredi delle stanze scegliendo mobili e tappezzeria su misura.
Quello che originariamente era uno studio di pittura è diventato un museo berbero, ed è stato ricavato un ristorante-café, una libreria, con Saint Laurent e il suo compagno che hanno perfino pensato a un negozio di souvenir. Un angolo nell’atrio è stato invece progettato perché i musicisti potessero intrattenere gli ospiti illustri che animavano le serate a Villa Oasis.
Madison Cox, garden designer americano, ha contribuito a ripristinare i padiglioni, le balaustre, i corsi d’acqua, gli stagni, le piattaforme e i percorsi già esistenti e crearne di nuovi. L’erba è stata sostituita da ghiaia rossa frantumata, la cui manutenzione risulta più semplice. Fu Saint Laurent in persona a progettare e dipingere l’ultimo piano di Villa Oasis, che chiamò Minzah: sul tavolo di bambù francese del XIX, al centro della sala, disegnò anche alcune delle sue collezioni.
Nella Villa oggi sono presenti uffici per i dipendenti, uno spaccio e docce per il personale che cura il giardino che oggi appartiene alla Fondazione Pierre Bergé – Yves Saint Laurent. Turisti e visitatori hanno la possibilità di visitare i Giardini ed effettuare brevi tour all’interno della Villa, percorrendo i sentieri di cemento incontaminato, macchiato di rosso, precedentemente percorsi solo dagli ospiti di YSL.
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