Tommy Hilfiger ideerà tutti i suoi prodotti mediante progettazione 3D.
Il brand americano decide così di eliminare la pianificazione cartacea, passando ad un’alternativa più tecnologica, ecologica ed economica.

Gran parte della linea del suo abbigliamento rimarrà digitale sino ad all’apparizione in passerella e alla sua vendita

L’annuncio è avvenuto a Lisbona durante il Web Summit.
L’azienda oltreoceano utilizza già la tecnologia 3D per 20 categorie di articoli, come polo, jogger e jeans.
La gamma di camicie autunno/inverno 2020 verrà progettata in 3D; è inoltre prevista una capsule collection sviluppata e venduta attraverso format digitale, con prodotti modellati su avatar virtuali, eliminando così la figura dei modelli.




“Tutto sarà possibile e lo sarà molto più velocemente” queste le parole di Daniel Grieder, amministratore delegato di Tommy Hilfiger Global e PVH Europe.
Secondo Grieder il nuovo processo non influirebbe negativamente sulla resa del capo; i nuovi vestiti sarebbero infatti indistinguibili da quelli creati fino a ora.

Il marchio possiede una libreria di risorse di tessuto, motivi e colori digitali, studiata ed elaborata negli ultimi due anni.

PVH è determinata a espandere e rinnovare questa tecnica formando i suoi dipendenti: il risultato è quello di far si che tramite la realtà aumentata il cliente possa misurare gli indumenti o addirittura personalizzarli.

Entro il 2022, gli stili fabbricati in 3D raggiungeranno oltre 2000 punti vendita sparsi per il mondo.

Quale sarà dunque il futuro del fashion mondiale?