Abel Tesfaye, meglio conosciuto come The Weeknd, sta portando avanti la sua tournée mondiale che, dopo un periodo di stop forzato a causa della pandemia, l’ha condotto finalmente a Milano.

Lo spettacolo è stato assicurato, complici gli oltre 80 mila fan che hanno seguito il performer in questo viaggio, e che si sono recati nel capoluogo lombardo da ogni parte del mondo, per un evento sold out da moltissimo tempo. Ad attirare l’attenzione dei presenti è stata sicuramente la scenografia, composta da una possente statua di Hajime Sorayama, noto per i suoi umanoidi metallici, che svetta sull’immensa passerella costituita.

Oltre a ciò, anche un’enorme Luna ha conquistato i presenti. Ma anche i giochi di luci hanno fatto la loro parte, rendendo lo spettacolo oltre qualsivoglia immaginazione, e immergendo i presenti in uno scenario surreale, tra sbocchi di fuoco ed effetti speciali.

Ma chiaramente, il concerto lo fa l’artista. E in questo caso The Weeknd si è realmente superato. Come per tutte le altre date internazionali del tour, infatti, ha sfoggiato per metà scaletta una maschera metallica dalle fattezze simili a quella indossata da MF Doom, il rapper scomparso nel 2020 che è stato un faro per numerosi artisti contemporanei, tra cui lo stesso Abel. La simbologia è molto forte: non solo, appunto, un omaggio ad una colonna portante della scena, ma anche l’ideale di un guerriero che si rialza, un vero e proprio gladiatore post-apocalittico che sopravvive agli sconvolgimenti del mondo moderno. Così come, d’altronde, raccontato in numerosi brani, soprattutto della discografia recente.

Completamente vestito con colori neutri e varie sfumature di beige, in abbinamento alla maschera ha sfoggiato una giacca con tasconi, sotto ad un mantello possente. Presente anche l’asta del microfono, anch’essa iconica, e plasmata come se fosse una vera e propria arma, a tratti primitiva, a tratti futuristica.