Come ormai molti di voi sapranno, l'Air Max Day rappresenta uno dei giorni più importanti sul calendario di ogni snakerhead che si rispetti. Infatti, il 26 Marzo di ogni anno, si festeggia il giorno in cui il mondo delle sneakers e dello sportswear cambiò per sempre, con l'avvento della prima Air Max. Quest'anno Nike ha deciso di festeggiare questo evento rilasciando un vero e proprio documentario (disponibile nella home dell' applicazione SNEAKRS), dalla durata di 25 minuti nel quale ben 17 persone, tra designer e appassionati, parlano del loro rapporto con le sneakers della linea Air, rendendo questo cortometraggio  (il cui filo conduttore è tenuto nientemeno che da Dylan Raasch, attuale direttore creativo della linea Air Max) davvero interessante.

La storia parte nel lontano 1987, quando Tinker Hatfield realizzò la prima Air Max 1. Al tempo, l'unità AIR così visibile, alla quale noi oggi siamo più che abituati, suscitò scalpore in tutto il mondo; a tutti sembrava impensabile vedere il sistema di ammortizzazione così esposto, e inizialmente nessuno credeva che una scarpa realizzata con questa caratteristica potesse realmente permettere di camminare, definendo l'unità AIR come un vero e proprio "buco" nella scarpa. Questo progetto fu suggerito al brand di Beaverton da un ingegnere aeronautico di nome Frank Rudy nel 1978, e nell'87 la sua idea venne finalmente concretizzata da Hatfield, che sottopose l'unità a numerosissimi test di resistenza alla compressione. 



In quel periodo il mondo stava vivendo un periodo di rivoluzione e di rifiuto degli schemi, con le prime manifestazioni a supporto dell'omosessualità e con l'abbattimento del muro di Berlino. E' in questo clima che le Air Max 1 divennero l'incarnazione del voler infrangere i limiti posti dalla società, trasformandosi in un vero e proprio simbolo del cambiamento, e, come ci racconta il famoso collezionista di Air Max conosciuto con il nome di Iceberg, la stessa Nike diventò simbolo di rivoluzione. 



Arriviamo ora alla nascita di un'altra icona dello sportswear, sempre firmata ovviamente, da Tinker Hatfield: entriamo nell'era delle Air Max 90.
L'antenata di tutte le colorazioni, la vera e propria OG di questo modello, è senza dubbio la variante "Infrared": l'utilizzo di una tonalità così accesa al tempo fu una caratteristica che lasciò a bocca aperta gli appassionati, dato che traeva chiaramente ispirazione dalla lucentezza e dal colpo d'occhio delle nuove supercar che cominciano a diffondersi in questi anni. L'influencer Scottie Beam racconta di come da piccola, nel Bronx, lo Swoosh rappresentasse un simbolo, e di come nei campetti da basket le Air Max dominassero la scena, passando rapidamente da scarpa da passeggio a modello da basket e viceversa: sempre versatili e mai fuori luogo. 



Ci spostiamo ora ad Amsterdam, dove, come racconta Edson Sabajo, co-fondatore del celebre marchio Patta, la popolarità delle Air Max 1 e delle Air Max 90 è da molto tempo alle stelle. In quegli anni cominciarono a tenersi i primi rave-party: migliaia di persone in stadi pieni e musica tutta la notte, rigorosamente con indosso una tracksuit e ai piedi delle Air Max BW.



Proseguiamo il nostro percorso all'interno del documentario arrivando alle sneakers forse più indossate dagli artisti del tempo: le Air Max 95. Questo modello getta una vera e propria base per i trend futuri, con decine e decine di migliaia di paia vendute dopo che le persone le vedevano indosso al loro cantante preferito. L'ideatore di questa silhouette, Sergio Lozano, si ispirò all'anatomia umana per portare avanti il suo lavoro, e per la prima volta, realizzò un "complesso" di ammortizzazione costituito da ben due unità AIR visibili, una sulla parte anteriore della sneaker e una, come al solito, in quella posteriore. 



Arriviamo ora a Cristian Tesser, "responsabile" dell'ideazione di un altro dei capisaldi di Nike: presentò al mondo le Air Max 97. Rivoluzionarie fu l'unico termine che venne in mente agli appassionati quando le videro per la prima volta; era impensabile che l'unità Air fosse esposta per tutta la lunghezza del modello! Gaby Serrano, una delle vincitrici del contest "Nike On-Air 2019" con le sue Air Max 98 "La Meczla" ci racconta come le 97 siano state in assoluto le sue Air Max preferite, e di come da queste si sia sentita ispirata per cominciare il suo lavoro. Il design di questo modello riscosse un successo immenso in Giappone, dove la silhouette dei treni ad alta velocità, che si stavano affermando sempre di più, ricordava chiaramente quello della sneaker.



Passando poi per le Air Max TN, molto popolari a Parigi, arriviamo infine alla nuova arrivata in casa Nike, che ha fatto il suo debutto proprio oggi, per celebrare la linea di scarpe che ha fatto letteralmente la storia dello streetwear: lo stesso Dylan Raasch ha presentato le nuove Air Max 2090.

Il documentario si chiude con un messaggio molto chiaro: oggi celebriamo un pilastro dello sportswear, indossato da giovani e vecchi, maschi e femmine, nato e cresciuto con un solo concetto: l'unica regola per le Air Max, è quella di rompere le regole.