La moda e tutti i suoi trend sono da sempre divisivi e talvolta contraddittori, e probabilmente è proprio questo il tratto più affascinante di questo ambito: la sua capacità di offrire, a chiunque, una sua dimensione stilistica. Come tutte le tendenze, queste vanno e vengono, a volte vengono dimenticate, altre volte vengono ricordate dopo molto tempo e tornano alla ribalta. Il caso delle Tabi di Margiela però, è tutto da scoprire. 

Questa silhouette piuttosto eccentrica, infatti, incarna il design più divisivo per eccellenza, e proprio per questo motivo da oltre 30 anni ha guadagnato lo status di item di culto tra amanti della moda, neofiti, celebrity, e tra chiunque altro capiti di imbattersi in questa calzatura. La loro caratteristica peculiare? Lo split-toe, ovvero una divisione all’altezza della punta. 

Un inizio difficile per le Tabi

La sua nascita risale ad oltre 600 anni fa, in un luogo estremamente distante dalla cultura occidentale: il Giappone. Qui, nel XV secolo, venivano utilizzati dei calzini con l’alluce separato dalle altre dita, creati per essere indossati con le infradito, nella vita lavorativa di tutti i giorni. Successivamente, a questi è stata aggiunta una suola in gomma per poter donare maggiore comfort e sicurezza alla classe lavoratrice del tempo.

Il giovane Martin Margiela, da sempre rivoluzionario affamato di novità, le ha viste per la prima volta proprio durante un viaggio nel Paese Del Sol Levante, negli anni ’80, dopo aver lavorato come assistente da Jean Paul Gaultier, e poco prima di fondare la sua omonima etichetta.

La scarpa Tabi, nonostante a primo acchito sembri concettualmente facile, ha rappresentato una vera e propria rivoluzione, tant’è che buona parte dei calzolai si rifiutò di produrla. Fu solo l’incontro fortuito con Zagato che gli consentì di dar vita a questo design, che debuttò nel 1989, per la prima dello stilista. Proprio in occasione della passerella, le modelle calcarono una tela bianca con indosso gli stivali Tabi con suola dipinta di rosso, affinchè le tracce del passaggio riuscissero a porre l’accento su questa calzatura innovativa. 

La produzione di scarpe Tabi continuò non tanto per volontà del designer, ma perché mancavano fondi per dar vita ad altre creazioni, per cui, per un po’ di tempo, le Tabi invendute sono state ridipinte a mano, con nuove tonalità cromatiche, per offrire al pubblico l’illusione di star ammirando altre silhouette. Quando finalmente i problemi finanziari si risolsero, le persone erano ormai innamorate di questa scarpa. 

Le Tabi shoe diventano leggenda

Negli anni a venire, è nato un vero e proprio culto attorno ad essa, facendo sì che lo split-toe comparisse anche su altri modelli, come ad esempio delle ballerine, dei mocassini, stivali alti, zoccoli, e addirittura su una collaborazione con Reebok, consolidando non solo il suo status iconico, ma anche la lungimiranza di Zagato e Margiela, che hanno dato vita ad un design fortemente moderno e versatile. 

Anche tra le celebrity le Tabi hanno riscontrato un notevole successo, ad esempio Kylie Jenner è stata vista più volte sfoggiare un paio di split-toe dal taglio basso, così come Zendaya e Dua Lipa, giusto per citarne qualcuna. 

Cosa c’entra TikTok nella loro nuova ascesa?

Così come in tante altre storie, però, anche in questa c’è lo zampino di TikTok, il noto social network che con i suoi video virali è riuscito a conquistare la stragrande maggioranza di pubblico; ed è proprio grazie a questa piattaforma che l’iconica Margiela Tabi Mary-Jane sta vivendo una seconda giovinezza collocandosi tra i prodotti più desiderati del momento secondo Lyst. 

Il successo di questa silhouette è da ritrovarsi nella storia chiamata “The Tabi Swiper”, che ha portato le ricerche per questo item ad una crescita di oltre 342 punti percentuale. Un’utente della piattaforma, chiamata Lex, ha infatti denunciato pubblicamente di essere stata vittima di un furto: qualcuno avrebbe rubato le Tabi Mary-Jane dal suo appartamento, arrecandole un danno da circa 1.000 dollari, oltre che una gran brutta delusione amorosa.

La denuncia viene fatta nei confronti di un certo Joshua, conosciuto su Tinder, e che dopo un paio di sguardi magnetici e qualche uscita, ha deciso di portare a casa. Proprio in quell’occasione, durante una chiacchierata, Joshua mostra il suo interesse per questa silhouette, che Lex possedeva nella sua scarpiera. La mattina seguente, quando i due si separano, la malcapitata scopre che Joshua le ha preso le scarpe, ha cancellato i suoi riferimenti dal cellulare della ragazza e l’ha bloccata su Tinder. Così, dopo la sua denuncia pubblica, tutta la community newyorkese si è mossa per darle una mano, fornendole i contatti del presunto ladro. 

Tutto è bene ciò che finisce bene, e così dopo una lunga negazione, Lex ha scoperto che Joshua le aveva regalate alla sua fidanzata, tramite una foto pubblicata sul suo profilo, e solo a questo punto è riuscita a riaverle indietro, a patto che cancellasse tutti i video su di lui.