Il successo delle “campagne imperfette”
STYLE
11 Dicembre 2023
Articolo di
RedazioneIl successo delle “campagne imperfette”
Moltissimi marchi di moda high-end, negli ultimi anni, hanno scelto di ampliare il proprio portafoglio clienti puntando allo sviluppo di una linea beauty. La strategia è efficace, poiché consente a chiunque di avvicinarsi all’acquisto di un prodotto di alta fascia, spendendo molto meno rispetto a quanto preventivato per potersi permettere un capo o un accessorio del medesimo marchio.
Nel fare ciò, due sono state le principali strategie di marketing adottate: se da un lato, infatti, la bellezza perfetta ed eterea ha trovato spazio anche nelle campagne delle linee beauty, con volti curati, location di pregio, e dettagli studiati per donare un background perfettamente in linea con la classe e lo stile che si voleva comunicare, la controparte è ben diversa. Il risvolto della medaglia, infatti, è offerto da campagne imperfette, esasperatamente realistiche, quasi a voler mostrare il lato oscuro del make-up.
A riuscire perfettamente in questo intento, che cela in sé il desiderio di risultare quanto più aderente alla realtà possibile, sono stati Gucci, Burberry, Desigual, Prada, Saint Laurent e poche altre, che hanno preferito accentuare imperfezioni fisiche, o conseguenze di notti che non dimenticheremo mai, per poter lanciare un messaggio quasi universale, in cui la maggior parte di noi può rispecchiarsi.
Negli ultimi anni, questo fenomeno è stato chiamato “Lipstick jungle“, per mettere in risalto come siano i rossetti a prestarsi, con maggiore facilità, a questa tipologia di contenuti.
Il trucco non deve mascherare, ma piuttosto esaltare le imperfezioni che ci rendono umani, facendone parte integrante del linguaggio della bellezza contemporanea.
Alessandro Michele Ex Direttore Creativo di Gucci
A dare il via a questa tipologia di contenuti ci ha pensato YSL nel 2016, con una campagna beauty in grado di coniugare look più caotici al magnetismo imprescindibile della maison. Successivamente, Moschino ha ingaggiato Slick Woods, modella dai tratti poco convenzionali, per un’audace campagna del 2017. Solo dal 2019 in poi, però, grazie ad Alessandro Michele, che ha fatto delle differenze individuali e dell’imperfezione un tratto da valorizzare ad ogni costo, abbiamo visto sempre più “campagne imperfette” in grado di mettere in risalto questi prodotti.
Moschino
Gucci
Burberry
Desigual
Saint Laurent
Prada
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