StockX impone una tassa del 3% ai compratori: Quali sono le novità da parte dell’azienda?
STYLE
16 Aprile 2020
Articolo di
Aldo AbronzinoStockX impone una tassa del 3% ai compratori: Quali sono le novità da parte dell’azienda?
Ancora importanti novità dal fronte StockX per quanto riguarda le tariffe e le tasse aggiuntive al prezzo finale dei nostri oridini.
Giusto qualche mese fa esultavamo per il repentino cambio di policy dell’azienda dovuta alla gestione e all’autenticazione dei prodotti all’interno di apposite warehouses situate sul territorio europeo, diminuendo drasticamente le cosiddette “processing fees” e le altre imposte necessarie al completamento dell’ordine.
Nonostante ciò, stando a quanto emerge dalle dichiarazioni di StockX diffuse sul web nelle ultime ore, sembra che anche il florido business del colosso di Detroit stia vivendo delle complicanze inaspettate dovute alla diffusione del coronavirus.
Attraverso una nota ufficiale, l’azienda ha infatti spiegato che a partire dal 22 Aprile entreranno in vigore alcune modifiche per quanto riguarda la tassazione dei prodotti in vendita sul sito. Al momento del checkout, dunque, tutti gli acquirenti vedranno aggiungersi al totale da pagare il 3% di quest’ultimo, a eccezione dei compratori internazionali, a cui sarà accreditato solamente l’1%. Tuttavia il colosso americano ha dichiarato che abbasserà i costi di spedizione.
Non tutti hanno accolto a braccia aperte questi nuovi provvedimenti, poco disposti a spendere una percentuale aggiuntiva al prezzo già esoso dei prodotti in vendita sul sito. Ed è proprio per questo che, cavalcando l’onda del malcontento generale, eBay ha deciso di intervenire a riguardo, inserendosi nella disputa e ricordando a tutti gli appassionati che la vendita di sneakers sulla propria piattaforma non prevede tasse aggiuntive (sia per i venditori che per gli acquirenti) al di sopra dei $100.
Cosa ne pensate di questa situazione? Raccontateci le vostre opinioni a riguardo commentando il post dedicato sulla nostra pagina Instagram.
Giusto qualche mese fa esultavamo per il repentino cambio di policy dell’azienda dovuta alla gestione e all’autenticazione dei prodotti all’interno di apposite warehouses situate sul territorio europeo, diminuendo drasticamente le cosiddette “processing fees” e le altre imposte necessarie al completamento dell’ordine.
Nonostante ciò, stando a quanto emerge dalle dichiarazioni di StockX diffuse sul web nelle ultime ore, sembra che anche il florido business del colosso di Detroit stia vivendo delle complicanze inaspettate dovute alla diffusione del coronavirus.
Attraverso una nota ufficiale, l’azienda ha infatti spiegato che a partire dal 22 Aprile entreranno in vigore alcune modifiche per quanto riguarda la tassazione dei prodotti in vendita sul sito. Al momento del checkout, dunque, tutti gli acquirenti vedranno aggiungersi al totale da pagare il 3% di quest’ultimo, a eccezione dei compratori internazionali, a cui sarà accreditato solamente l’1%. Tuttavia il colosso americano ha dichiarato che abbasserà i costi di spedizione.
Non tutti hanno accolto a braccia aperte questi nuovi provvedimenti, poco disposti a spendere una percentuale aggiuntiva al prezzo già esoso dei prodotti in vendita sul sito. Ed è proprio per questo che, cavalcando l’onda del malcontento generale, eBay ha deciso di intervenire a riguardo, inserendosi nella disputa e ricordando a tutti gli appassionati che la vendita di sneakers sulla propria piattaforma non prevede tasse aggiuntive (sia per i venditori che per gli acquirenti) al di sopra dei $100.
We wanted to take this moment to remind our sneaker community that eBay has ZERO fees for buyers and ZERO fees for sellers $100+. Just sayin’. #sneakers #sneakerhead pic.twitter.com/cVw2X8kfVo
— eBay (@eBay) April 15, 2020
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