Nell’ecosistema fashion, sono sempre di più le occasioni in cui grandi maison di moda arruolano professionisti, creativi e amici di lunga data, per dar vita a nuove ed esclusive capsule collection. L’ultima, in ordine cronologico, è quella sancita da Fendi, sotto la guida di Kim Jones, a cui si è unito Stefano Pilati, uno dei creativi italiani più noti e apprezzati.

La sua ascesa è passata sotto la lente di numerosi maestri, dapprima Cerruti, poi Armani, successivamente Miuccia Prada, e Tom Ford per i suoi primi anni da YSL. Cambiando ruoli, mansioni, responsabilità e scenari, ha avuto la possibilità di sperimentare vari ideali stilistici, fino a trovare la sua personale strada, che è andata evolvendosi da un’idea di femminilità che, da segno distintivo della femme-fatale di Tom Ford, si è elevata con grande leggerezza, senza perdere fascino.

Successivamente, complici gli anni da Zegna, ha sperimentato sia il menswear che l’Haute Couture, riuscendo così a generare un nuovo modo di intendere la moda, moderno e slegato dai canoni più classici. La sua anima indomita, infine, ha trovato un porto sicuro in Random Identities, dove ha consolidato l’idea di una moda fortemente genderless.

Nella Pre-Fall di Fendi, in collaborazione proprio con Pilati, si evince perfettamente questo concetto. La linea, infatti, è tesa a valorizzare il savoir-faire sartoriale, che si esprime su capi dal taglio simmetrico ed estremamente eleganti. La raffinatezza della collezione è adatta sia per lui che per lei, infatti le silhouette sono volutamente lontane dagli stilemi dell’eleganza di genere, con linee morbide e fluide.

La linea verrà lanciata il 26 ottobre sul sito web di Fendi.