Negli ultimi giorni non si fa che parlare di Stefano Pilati, figura di spicco nell’ecosistema fashion che sin da giugno è stato affiancato da alcune indiscrezioni alla maison italiana Fendi. Tutto risale all’ultima settimana della moda maschile tenutasi a Parigi, dove Stefano Pilati è stato visto in passerella per Pharrell Williams, al suo esordio da Louis Vuitton, e successivamente anche in prima fila da Kim Jones per Dior. 

La conferma è più recente che mai: Stefano Pilati firmerà una capsule collection proprio per Fendi, sancendo così il suo ritorno sulla scena. La linea collaborativa debutterà il 26 ottobre, e sarà una collezione Pre-Fall 2024.

La sua carriera inizia sin da giovanissimo, partendo come stagista da Cerruti, successivamente la sua propensione allo studio e alla valorizzazione di materiali e tessuti, l’ha avvicinato alle linee ready-to-wear, vero e proprio laboratorio sperimentalista per il suo talento. Giorgio Armani, ancora una volta, ha dimostrato estrema lungimiranza, prendendolo come suo assistente nel reparto ready-to-wear maschile nel 1993. 

Successivamente, nel 1995, Stefano Pilati è stato notato anche da Prada, che dopo averlo testato nella ricerca e sviluppo di tessuti, decide di promuoverlo ad assistente designer da Miu Miu nel 1998. Gli anni Duemila, infine, consolidano la sua carriera: prima da Yves Saint Laurent per la linea ready-to-wear e accessori sia per uomo che per donna, poi nel 2004 prende il posto di Tom Ford come direttore creativo, separandosene solo nel 2012. 

Il passo successivo l’ha visto protagonista da Ermenegildo Zegna, per cui ha guidato l’intero gruppo Zegna, dove ha presentato anche passerelle Haute Couture, sino al 2016, fino a quando ha lasciato il ruolo per quello che successivamente sarebbe diventato il suo brand ufficiale, Random Identities. 

Nella sua carriera, il momento più elevato è stato raggiunto senza dubbio da Yves Saint Laurent, dove ha avuto il merito di introdurre alcuni dei design più iconici della maison, come la borsa Muse e il tacco Tribute.

Volendo tracciare la sua identità stilistica, Stefano Pilati è sempre stato un punto di congiunzione tra passato e presente, valorizzando una femminilità raffinata e minimalista, lontana dagli eccessi e caratterizzata da leggerezza di design e tessuti. Con la sua label indipendente, Stefano Pilati è riuscito ad inseguire la sua personalissima idea di design, che si contraddistingue per un’eleganza senza tempo. 

Negli anni ’90 inizia come stagista da Cerruti

1993 Viene notato da Giorgio Armani

1995 Ricerca e Sviluppo tessuti da Prada

1998 Assistente Designer da Miu Miu

2004 Sostituisce Tom Ford da Yves Saint Laurent

2012 Guida tutto il gruppo Zegna

2017 Fonda il suo marchio indipendente Random Identities

2021 – È il protagonista di Bottega Veneta Issue 03

2023 Sfila per la prima di Pharrell Williams da Louis Vuitton

2023 Presenzia allo show Dior

2023 Collabora ad una capsule collection per Fendi