Sentirsi cozy e comfy nei propri abiti appare ormai un diktat imprescindibile, ed effettivamente sempre più maison di moda abbracciano la scelta di avere un comparto sportswear davvero ben fornito, mostrando come, quello che negli anni ’90 è stato chiamato athleisure, sia più moderno che mai.

Indossare una tuta è diventato cool, ma chi avrebbe mai detto che lo sarebbe stato anche sfoggiare un completo da sub? Con il termine athleisure indendiamo esattamente capi di abbigliamento sportivi, attinenti a vari ambiti di applicazione, e che vengono utilizzati in occasioni mondane, abbinate magari ad item e accessori più eleganti. Per l’appunto, questo crescente trend ha portato a coniare il termine “Athluxury”, per descrivere le maison di alta moda che scelgono di ampliare, e dare maggior spazio, al reparto sportivo (accessori inclusi), come ad esempio fu per Gucci nella SS17, o per Vetements in collaborazione con Champion. 

Scegliere di spostarsi verso capi con una forte attinenza allo sportswear si dimostra effettivamente una scelta giusta, poiché l’industria di settore negli ultimi anni ha subito una notevole crescita rispetto al resto, soprattutto grazie ad un rinnovato interesse per le tematiche quali la salute e il movimento. 

Secondo i dati Euromonitor, il mercato globale sportswear ha chiuso il 2022 con una quota di 352 miliardi di euro, e a quanto pare è destinato a crescere e superare i 440 miliardi in due anni, pertanto, oltre ai colossi quali adidas e Nike, e ai nuovi esponenti in scena quali Lululemon e Jd sports, giusto per citarne un paio, anche i marchi di high luxury si stanno adeguando, proponendo sempre più spesso item attinenti all’ambito sportivo o accessori di sorta. 

È il caso, ad esempio, di Dior, che in collaborazione con Vissla, ha prodotto un’attrezzatura per immersioni composta da jersey riciclato ad asciugatura rapida, con fodera termica e foam giapponese, elevando così anche le tute da immersione ad esponenti del luxury athleisure, o di sportswear vero e proprio.

Un po’ come lo ha proposto anche Gucci, che ha rilasciato recentemente un completo composto da jersey in jacquard e leggings, dal fit stretchy e tocchi fluo. Sulla scia che alle porte del 2021 aveva condotto Hermès a lanciare un tutorial di yoga, il luxury brand prosegue con il suo intento di valorizzare non solo il movimento, ma anche l’eleganza e la raffinatezza della tecnica yoga, che diventa occasione per sfoggiare un due pezzi da yoga in knit tecnico, o una tuta intera, al prezzo di 1425 dollari. 

Anche gli attrezzi sportivi, e anzi, soprattutto questi, sono il fiore all’occhiello di maison high luxury. Sempre Dior, in collaborazione con Technogym, nel 2021, ha lanciato un’intera selezione di prodotti wellness per casa, con tapis roulant, panca multifunzione e wellness ball, per un prezzo non specificato. Ridimensionando le aspettative, ogni anno, Louis Vuitton rilascia alcuni attrezzi ginnici, come ad esempio dei manubri, con monogram integrato e finiture dorate, alla modica cifra di 2010 euro. La maison fiorentina Gucci, invece, dopo aver unito le forze con adidas, oltre ad una serie di tracksuit e capi, ha dato vita a una sacca da golf completamente brandizzata con la stampa Gucci Trifoglio, su pelle liscia e martellata, dalla chiara ispirazione anni ’90. 

Il mondo del football, infine, complice il rinnovato interesse dopo l’evento dei mondiali, ha ritrovato un grande pubblico. Proprio nelle ultime ore, Prada Linea Rossa ha annunciato la release di tre tipologie esclusive di scarpini da calcio, consolidando così sempre più il connubio tra il cosmo dell’high fashion e quello dei marchi sportswear, ed elevando le proposte e le aspettative sia dei marchi che di tutti gli appassionati che aspettano solamente queste iniziative per stupirsi ancora di più, tramite l’acquisto di item esclusivi e impensabili, sino a qualche anno fa.