Lo spazio è la nuova frontiera del fashion
STYLE
26 Aprile 2023
Articolo di
RedazioneLo spazio è la nuova frontiera del fashion
La missione lunare Artemis II ha dato vita ad una nuova era di esplorazione spaziale, ma ha anche fornito l’assist, al mondo della moda, insieme alle trovate eclettiche e bizzarre di Elon Musk, per inaugurare una nuova “space-age” nel fashion.
Un trend molto in voga negli anni ’60, sta tornando, dopo aver subito un netto restyling, e stiamo parlando dello space-age. Il padre di questo filone di abiti e item avanguardistici è Paco Rabanne: gli anni sono quelli della “The Space Race”, durante la conquista dello spazio da parte di America e Russia, in cui la moda iniziò a concentrarsi su materiali unconventional, come il metallo per Paco Rabanne, e silhouette stravaganti per Pierre Cardin.
I design di Pierre Cardin ruotavano attorno a vestiti corti, con stivali e guanti go-go alti, realizzati in vinile e tessuti metallici. Gli abiti di Rabanne assumevano varie forme, potevano essere con cappuccio e maniche a campana, oppure silhouette più classiche, o ancora pompose e tridimensionali, con orli smerlati. Tra loro c’era anche Giancarlo Zanatta, il designer che ha immaginato il “Moon Boot”, modellato sulle tecnologie del tempo, visibili sugli astronauti dell’Apollo 11, che tutt’oggi resta un punto di riferimento per lo space-age 2.0, come portato in passerella in collaborazione con Moschino.
Il fascino per lo spazio è sopravvissuto fino agli anni ’90, portato avanti da designer come Thierry Mugler e Alexander McQueen per Givenchy che hanno fatto proprie le forme dello spazio, tanto nel 1979 che nel 1999. A cavallo con gli anni Duemila, anche Kate Moss e Naomi Campbell indossavano i futuristici abiti di Rabanne.
Successivamente, degna di nota è la collezione Chanel by Karl Lagerfeld tenutosi nel Grand Palais, al cui centro era collocato un razzo, mentre le modelle camminavano come se fossero astronauti vestiti in tweed per la sfilata 2017, in cui Gigi e Bella Hadid sfilavano nei panni di una Barbarella 2.0.
Anche Gucci si è affacciato alla space-age, nel 2017, con Alessandro Michele ha presentato “Gucci and Beyond”, dove tutto richiama Star Trek e gli abiti si materializzano in una navicella spaziale. I colori ipersaturi, le unghie lunghe, la pelle verde, i capelli cotonati biondi, richiamano uno scenario new age e space age tipico degli anni ’80, facendo da eco ad anni di innovazione portata avanti dai designer su citati.
Louis Vuitton by Nicolas Ghesquière ha, negli anni, abbracciato lo space-age, come nel caso della collezione Resort 2016 nella dimora brutalista di Bob Hope, con vesti sabbiose alla Star Wars e delle supermodelle che ricordavano Xena. La casa, quindi la location, presenta un grande occhio centrale, con delle forme arrotondate a richiamare gli UFO.
L’attrattività dello spazio, e la space-age, ha catturato ogni area dei beni di consumo, come ad esempio la “Starlight” di Coca-Cola, o anche la campagna per la fragranza Chanel n.5 con Marion Cotillard che danza sulla luna, o anche tutte le jacket dei vari brand che richiamano, non molto casualmente, l’abbigliamento NASA.
Più di recente, un grande estimatore del tema è sicuramente Kim Jones, che nella scorsa passerella di Dior in Egitto ha mostrato “Guided by the Stars”, una linea di abiti e accessori futuristici, con stampe galattiche e attrezzatura da astronauti.
Lo spazio lascia così tanto all’immaginazione, perché si sa così poco, quindi per me, stai guardando nell’ignoto, che è molto, molto bello.
Kim Jones Direttore Creativo Dior
Quest’anno, invece, ci ha pensato la passerella di Off-White a richiamare un’atmosfera marziana in sabbia rossa, con un’enorme sfera argentata centrale, e dei look avanguardistici, con accessori e borchie. Oltre alla linea di Demna per Balenciaga, dove al ritorno allo stile sartoriale sono stati aggiunti dei tocchi bizzarri e stravaganti, perfettamente in linea con uno space-age 2.0.
Anche le campagne fotografiche non sono da meno, come nel caso di SKIMS by Kim Kardashian che ha lanciato la nuova linea di costumi per l’estate 2023 posando accanto ad alieni. Nell’ambito degli accessori c’è, inoltre, una fervente aria di sperimentalismo.
Il caso eclatante è poi quello della Coperni Mini Meteorite Swipe Bag, una it-bag fatta con materiale meteoritico; ma anche quello della polvere di Marte, come per l’orologio “RED 3712” di Interstellar marchio di Col&MacArthur, in collaborazione con NASA, che contiene al suo interno questa finissima sabbia rossiccia. Ad aprire le danze, però, ci ha pensato Omega, che lavorando con Swatch ha presentato una serie di Speedmaster MoonSwatch, con un design in bioceramica, di diversi colori, ciascuno ispirato ad un pianeta del nostro sistema solare.
Risulta chiaro che, se negli anni ’60 i modelli space-age erano quelli ereditati da Star Trek e Barbarella, ad oggi ci si rifà ad un’estetica molto più sofisticata, o al suo opposto, così tanto giocosa e cartonata da risultare inverosimile.
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