FOOTWEAR
24 Febbraio 2020
Articolo di
string(26) "Simone Dal Passo Carabelli"Simone Dal Passo Carabelli
Sneaker-Revelation: sacai, fragment e Converse rilanciano il nome della Chuck Taylor
FOOTWEAR
24 Febbraio 2020
Articolo di
Simone Dal Passo CarabelliSneaker-Revelation: sacai, fragment e Converse rilanciano il nome della Chuck Taylor
Dalle recenti presentazioni tenutesi in occasione del Moncler Genius Milan Fall Winter 2020 exhibition si è potuto notare come il marchio francese abbia in programma per il prossimo autunno il rilascio di una particolare rivisitazione di Converse All Star Low realizzata grazie all'apporto di fragment, il marchio nipponico guidato da Hiroshi Fujiwara.
Ciò che invece ben pochi ricorderanno è il fatto che il brand acquistato da Nike Inc. nel lontano 2003 per ben 309 milioni di dollari ha già avuto dei trascorsi collaborativi con fragment Design: stiamo parlando, nella fattispecie, della versione High dell'iconica Chuck Taylor All Star resa disponibile al pubblico nel corso del 2017, la cui realizzazione ha visto inclusa anche la parallela partecipazione di un altro avanguardistico marchio orientale recentemente esploso per via di meriti creativi inoppugnabili: sacai.
Le varianti proposte al tempo erano ben due, rispettivamente black&white, caratterizzate entrambe da quel fenomenale grado di detailing che da tempo immemore impronta il calco artistico impostato dalla direzione di Hiroshi Fujiwara, al quale si univa l'eccentricità che invece accompagna per mano giorno per giorno l'operato di Chitose Abe. Impreziosite infatti dal posizionamento posteriore dei rispettivi logos nel tradizionale font sacai e dai fragment Bolts percorsi da una striscia in materiale simil-trasparente, le due creazioni vengono incentrate su un perfetto ed equilibratissimo bilanciamento black/blu, decisamente più riscontrabile nella variante nera.
Gli iconici Chuck Taylor logos laterali si presentano in un'estemporanea veste color blu elettrico che richiama in scala cromatica la tinta utilizzata per il sistema di allacciamento, mentre un ulteriore co-branding viene inserito al confine tra l'inizio dell'upper ed il termine della midsole.
Attualmente le due eccelse reinterpretazioni risultano difficilmente reperibili su piattaforme di mercato secondario, dove le offerte minime ammontano a prezzi già di gran lunga superiori al prezzo di retail, aggirandosi attorno alla cifra di 300$ (Stockx 24/02/20)
Ciò che invece ben pochi ricorderanno è il fatto che il brand acquistato da Nike Inc. nel lontano 2003 per ben 309 milioni di dollari ha già avuto dei trascorsi collaborativi con fragment Design: stiamo parlando, nella fattispecie, della versione High dell'iconica Chuck Taylor All Star resa disponibile al pubblico nel corso del 2017, la cui realizzazione ha visto inclusa anche la parallela partecipazione di un altro avanguardistico marchio orientale recentemente esploso per via di meriti creativi inoppugnabili: sacai.
Le varianti proposte al tempo erano ben due, rispettivamente black&white, caratterizzate entrambe da quel fenomenale grado di detailing che da tempo immemore impronta il calco artistico impostato dalla direzione di Hiroshi Fujiwara, al quale si univa l'eccentricità che invece accompagna per mano giorno per giorno l'operato di Chitose Abe. Impreziosite infatti dal posizionamento posteriore dei rispettivi logos nel tradizionale font sacai e dai fragment Bolts percorsi da una striscia in materiale simil-trasparente, le due creazioni vengono incentrate su un perfetto ed equilibratissimo bilanciamento black/blu, decisamente più riscontrabile nella variante nera.
Gli iconici Chuck Taylor logos laterali si presentano in un'estemporanea veste color blu elettrico che richiama in scala cromatica la tinta utilizzata per il sistema di allacciamento, mentre un ulteriore co-branding viene inserito al confine tra l'inizio dell'upper ed il termine della midsole.
Attualmente le due eccelse reinterpretazioni risultano difficilmente reperibili su piattaforme di mercato secondario, dove le offerte minime ammontano a prezzi già di gran lunga superiori al prezzo di retail, aggirandosi attorno alla cifra di 300$ (Stockx 24/02/20)
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