STYLE

21 Novembre 2024

Articolo di

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Camilla Bordoni

Stiamo diventando tutti consulenti di immagine?

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21 Novembre 2024

Articolo di

Camilla Bordoni
Consulenti di immagine creator social network
ESR Italia

Stiamo diventando tutti consulenti di immagine?

Per un creator la borsa in suede è trend topic, per un altro le sneakers con la para sono ormai out; all’ennesimo video di questo tipo c’è da chiedersi: stiamo diventando tutti consulenti di immagine? Se usate i social e vi interessate di moda o beauty vi sarà capitato sicuramente di scrollare la bacheca di una piattaforma e ritrovarvi davanti clip del genere perché di fatto, negli ultimi anni, i social network si sono trasformati in un palcoscenico globale. O meglio, un’arena virtuale dove chiunque può offrire consigli di stile. Se sono richiesti o meno chiedetelo al vostro algoritmo ma è chiaro che questo fenomeno porti con sé alcune importanti riflessioni.

@wilfreads Fall 2024 Trend Predictions 🍂 (as someone who is obsessed with fall) #falltrends #2024fashiontrends #trendpredictions #fall2024 ♬ r&r – berlioz

Come ormai è noto dopo diversi red carpet e kermesse, l’hype che si è creato attorno alla figura dello stylist ha provocato uno tsunami di interesse attorno a questa professione. Tuttavia e nonostante questo “caso mediatico” abbia sicuramente i suoi risvolti positivi, è utile domandarsi se sui social tutti possano diventare davvero esperti di stile o se invece si voglia semplicemente giocare ad esserlo. La risposta a questa tacita domanda è tanto complicata, quanto spinosa per innumerevoli motivi tra cui, siamo sinceri, la possibile gogna che si rischia anche solo per un commento “borderline”.

I social, la moda ma: «Come ti vesti?!»

Diciamolo, Instagram e TikTok hanno cambiato le regole del gioco. Se un tempo la moda era un settore riservato a pochi eletti oggi chiunque potenzialmente può diventare un guru del fashion con una manciata di post virali. Hashtag come #FashionInspo, #wearingvsstyling, #consiglidimoda accumulano milioni di visualizzazioni che, in un modo o nell’altro, influiscono necessariamente su quello che viene percepito come trend. Sì, sono dinamiche dei tempi moderni e che le condividiate o meno il risultato non cambia.

Tuttavia tra suggerimenti di abbinamenti e accessori in&out, avrete sicuramente notato anche i mini filmati che si focalizzano sulle mise delle celebs o sulle scelte di stile portate in passerella dai brand. E sapete quale è la verità? Queste ultime sono quelle che risultano essere più ingaggianti perché divertenti grazie proprio quei a commenti sarcastici che ci fanno ridere a prescindere dalla nostra opinione.

@youaremylemonade

Dai look più belli ai più brutti (ovviamente secondo me)

♬ suono originale – Francesca Busi

Non c’è dubbio che i social abbiano democratizzato l’accesso al mondo della moda, offrendo opportunità un tempo impensabili. Molti influencer partiti dal nulla sono oggi imprenditori digitali di successo con all’attivo collaborazioni con marchi posh. Se è vero però che gli algoritmi premiano l’audacia, l’originalità e le interaction raccolte, lo è altresì il fatto che alcuni video a sfondo fashion possano più che risultare un suggerimento estetico, un’imposizione. O peggio un giudizio verso chi ha gusti stilistici differenti.

Attenzione, e ci teniamo a sottolinearlo, non vogliamo dire che questi contenuti lo siano perché, fortunatamente, la libera espressione è ancora garantita. Ma tutti qui sappiamo che da post pensato semplicemente per intrattenere, divertire e aumentare i followers, a dissing virale il passo è breve. Anche se, in certi casi, l’intento è proprio quello… d’altra parte il detto “l’importante è che se ne parli” resta pur sempre un evergreen.

Tips&triks: gli hacks che fanno “consulenti di immagine“

I contenuti amatoriali di consulenza di immagine possono togliere credibilità al lavoro di un professionista? Di fatto no. Chi fa da anni il lavoro continuerà a farlo e ad accrescere il portfolio dei suoi clienti, nonostante gli innumerevoli video sulle piattaforme. Demonizzare i social o i creators non serve a nulla. Semmai bisognerebbe saper distinguere chi elargisce consigli per emergere puntando più sulla qualità dei tips&triks condivisi con la comunità online (e non tanto sulla quantità).

@luigigiaretti A Milano la Passeggiata non è più un’attività ma uno status. Ecco a voi la prima parte della “Hot bags list”!#greenscreen ♬ original sound – luigigiaretti

In definitiva, siamo davvero tutti stylist o consulenti d’immagine? Probabilmente no. Tuttavia, è grazie ai social se chi prima non avrebbe mai avuto una voce ora ha uno spazio dove potersi esprimere liberamente, rendendo così accessibile a tutti il linguaggio della moda. Un consiglio però sentiamo di darvelo: scegliete con cura chi ascoltare. Dietro ogni post c’è una storia, ma non tutte meritano di essere seguite. Almeno non come le frecciate di Law Roach o come le parabole filosofiche di Alessandro Michele .

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