Il 9 settembre 2016 è stato rilasciato un album che molto probabilmente ha sancito l’inizio di un profondo e radicale cambiamento all’interno del panorama italiano, dando nuova linfa e soprattutto una nuova visibilità al rap: stiamo parlando di “Sfera Ebbasta”.

Esattamente 3 anni fa, il ragazzo di Ciny, quello col ciuffo rosso e il look da hipster, rilascia il suo primo progetto ufficiale, orchestrato dalle sapienti mani del suo amico e produttore, quando ancora questa figura non godeva dello spessore odierno.

Perché affermare che da quel giorno tutto sia cambiato? Perché individuare proprio nella figura di Sfera il pioniere di questo nuovo movimento?

Il rap in Italia è sempre esistito sin dalle sue origini, ma non è mai riuscito a trovare quello sbocco che gli consentisse di diventare un fenomeno popolare, anziché un movimento ristretto e riconosciuto da pochi.

Con l’uscita di questo album, Sfera è riuscito nell’impresa titanica di abbattere tutte le frontiere, i pregiudizi e i luoghi comuni che da sempre erano stati attribuiti al rap, introducendo novità fondamentali per quanto concerne non solo il sound e la ritmica, ma anche il look e il proprio outfit.

Ispirandosi alle sonorità provenienti dagli States, il rapper milanese è riuscito a creare uno stile fortemente personale, che fonda tutt’ora le sue basi su una strumentale d’impatto, impreziosita da barre semplici, ma d’effetto: ricetta ideale per il successo. In brevissimo tempo tutta l’Italia si accorge di questo ragazzo, in giro per i locali e per le strade tutti ricordano le sue canzoni, che cavalcano il periodo della sua vita in bilico tra la strada e la fama. Queste ultime sono lo specchio di una generazione, la voce per chi non ha mai saputo esprimersi, una foto della vita da quartiere, desiderando una vita da rockstar.

In poco tempo anche tutti i suoi amici, che lui aveva in modo lungimirante incluso nei suoi singoli sin dal principio, riescono a raggiungere il successo, spinti per inerzia dalla sua ascesa inarrestabile.
Pezzo dopo pezzo, la scena si unisce: si delinea sempre di più un ideale, un concetto che si trova alla base del successo di questi ragazzi. A marzo esce poi “Bimbi”, indovinate prodotta da chi? Charlie riunisce tutti i ragazzi più promettenti della scena e regala loro una definitiva consacrazione sulla sua strumentale.

Oggi Sfera Ebbasta è quasi un’istituzione nel nostro Paese, e molto probabilmente i primi mesi del 2020 vedranno l’uscita del suo terzo album, che senza alcun dubbio riscuoterà un successo senza precedenti.

Per essere chiari: questo articolo non vuole essere una promo nei confronti dell’artista, in quanto i gusti musicali siano estremamente soggettivi. Bisogna tuttavia ricordare gli avvenimenti passati e l’importanza che essi abbiano assunto nello sviluppo odierno e conferire i giusti meriti: Sfera Ebbasta non ha portato la trap in Italia, ma ha dato al rap quel momento di gloria che non aveva mai vissuto.