Dalla scomparsa prematura di Alexander McQueen avvenuta nel 2010, è stata Sarah Burton a portare avanti l’eredità stilistica della maison fondata nel 1992, che è entrata a far parte del gruppo Kering nel 2001. Sarah Burton è stata quasi immediatamente il suo braccio destro, affiancandolo a partire dal 2000, quando guidava la compagine femminile delle creazioni del marchio.

Sin dalla sua nascita, Alexander McQueen è stato simbolo di eccellenza britannica, riuscendo a conciliare nelle sue creazioni un’anima fortemente british, fedele agli stilemi stilistici della sua storia, con forti correnti rivoluzionarie, in grado di equilibrare forze contrapposte, quali la fragilità e la mascolinità, la ribellione e il romanticismo, in uno stile a tendenza genderless.

Dopo la sfilata di addio guidata da Sarah Burton, in uno scrosciante applauso pieno di gratitudine per il suo operato, è il momento di dare il benvenuto ad un nuovo capitolo per Alexander McQueen, che vedrà protagonista Seán McGirr. Ai non addetti ai lavori forse questo nome potrà non comunicare molto, però lo stilista irlandese è celebre nell’ambiente, poiché ha iniziato la sua carriera da Burberry, per poi consolidarsi da Dries Van Noten dove ha curato la linea donna, e da UNIQLO, a Tokyo e a Parigi, dove ha collaborato alle collezioni maschili.

Alexander McQueen è una casa di moda di cui siamo molto appassionati e siamo certi che Seán McGirr porterà avanti il suo percorso con un nuovo impeto creativo. Non vediamo l’ora di aprire questo nuovo capitolo nella storia di questo brand unico.

François-Henri Pinault Presidente e CEO di Kering

Dunque, dopo il cambiamento apportato a Gucci, con la nomina di Sabato de Sarno, è chiaro che il gruppo francese abbia intenzione di imprimere una forte spinta al cambiamento nelle principali maison di cui ha possesso, cercando di premiare la creatività, l’identità storica e culturale, ma anche il rinnovamento dei codici già osservati.