Se fino a pochi anni fa i viaggi nello spazio potevano essere associati solo alle missioni della NASA, o al massimo a qualche film fantascientifico, oggi gli orizzonti si sono rapidamente ampliati, e il turismo spaziale rappresenta a tutti gli effetti il più vicino futuro dell’intrattenimento e del settore terziario.

Nonostante l’offerta sia ancora ridotta e soprattutto inaccessibile alla maggior parte della popolazione, le compagnie che stanno scegliendo di abbracciare le possibilità presentate dalle nuove tecnologie sono infatti sempre di più: tra queste spicca senz’altro SpaceVIP, gruppo specializzato nei viaggi spaziali di lusso, che ha recentemente annunciato l’imminente lancio della sua nuova iniziativa oltre i confini dell’atmosfera.

Nello specifico, l’azienda con sede a New York offrirà a sei facoltosi viaggiatori un’esperienza culinaria senza precedenti, per la quale è stato reclutato l’acclamato chef danese Rasmus Munk del ristorante Alchemist di Copenhaghen e detentore di ben due stelle Michelin.

Il primo pasto stellato nello spazio avrà dunque luogo nel 2025 a bordo della capsula Neptune, costruita della startup londinese Space Perspective, che sollevata da uno speciale pallone aerostatico porterà il gruppo di astro-gourmand a oltre 30 mila metri di altezza grazie. Qui i clienti avranno modo di degustare una serie di portate “ispirate all’esplorazione spaziale degli ultimi 60 anni”, che verranno servite in concomitanza con il sorgere del sole oltre la curvatura della Terra, stando a quanto affermato da un portavoce di SpaceVIP.

L’esperienza, che i viaggiatori potranno condividere in diretta streaming con amici e parenti grazie al Wi-Fi di bordo, avrà una durata totale di sei ore, e costerà 495 mila dollari a persona, una cifra incredibilmente più alta rispetto ai “canonici” 150 mila dollari necessari per assicurarsi un posto su una navicella di Space Perspective. SpaceVIP ha comunque dichiarato che impiegherà i ricavi per finanziare Space Prize, iniziativa volta a promuovere l’uguaglianza di genere nell’industria spaziale.