Quanto perde Supreme ogni anno per via del fake-market?
STYLE
2 Novembre 2019
Articolo di
RedazioneQuanto perde Supreme ogni anno per via del fake-market?
Il precisissimo software di fruizione di dati di marketing statunitense SEMrush fornisce ancora una volta delle informazioni più che rilevanti in merito all’andamento delle vendite correlate ai più importanti marchi streetwear e high-fashion presenti sul mercato attuale.
Da quanto risulta in base alla fonti messe a disposizione dalla piattaforma, Supreme avrebbe anche quest’anno guadagnato il titolo di “brand più ricercato nel mercato della contraffazione”.
Ovviamente ciò non sarebbe altro che il risultato dell’unione tra l’immenso prestigio che il marchio newyorkese ha accumulato negli ultimi anni, al quale va ad aggiungersi la limitatissima disponibilità dei prodotti di punta.
Fuori discussione è l’indubbio amore che gran parte degli appassionati prova per il brand, tenendo pur sempre conto che un dato simile dovrebbe accendere un campanello d’allarme nell’organico di gestione marketing Supreme.
Non solo per via della ancora più potenziale popolarizzazione del marchio, ma soprattutto perché, come riportato dalla “bibbia della moda” WWD, il mercato delle merci contraffate in ambito moda ammonterebbe ad un valore di circa 450 miliardi USD ogni anno.
Quanto Supreme potrà ancora sopportare il peso di simili trasferimenti di utenza, disinnescabili attraverso l’adozione di solide misure anti-bot o tramite semplici aumenti di stock in magazzino?
Da quanto risulta in base alla fonti messe a disposizione dalla piattaforma, Supreme avrebbe anche quest’anno guadagnato il titolo di “brand più ricercato nel mercato della contraffazione”.
Ovviamente ciò non sarebbe altro che il risultato dell’unione tra l’immenso prestigio che il marchio newyorkese ha accumulato negli ultimi anni, al quale va ad aggiungersi la limitatissima disponibilità dei prodotti di punta.
Fuori discussione è l’indubbio amore che gran parte degli appassionati prova per il brand, tenendo pur sempre conto che un dato simile dovrebbe accendere un campanello d’allarme nell’organico di gestione marketing Supreme.
Non solo per via della ancora più potenziale popolarizzazione del marchio, ma soprattutto perché, come riportato dalla “bibbia della moda” WWD, il mercato delle merci contraffate in ambito moda ammonterebbe ad un valore di circa 450 miliardi USD ogni anno.
Quanto Supreme potrà ancora sopportare il peso di simili trasferimenti di utenza, disinnescabili attraverso l’adozione di solide misure anti-bot o tramite semplici aumenti di stock in magazzino?
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