Sarebbero durati per diversi mesi i furti messi in atto da un’addetta alle pulizie che lavorava negli studi di progettazione e produzione di Prada, come riportato da diversi quotidiani nazionali.

Avendo la possibilità di agire indisturbata poiché provvista di autorizzazione per fermarsi fino alle 10 di sera, quando ormai nessun altro dipendente era più presente sul posto, la donna era riuscita a trovare un metodo infallibile per portarsi a casa sample, oggetti da sfilata e pezzi d’archivio firmati dalla maison dallo stabilimento di via Bergamo a Milano, per un valore complessivo stimato di 300mila euro.

Capi che metteva poi in vendita sulla piattaforma Vinted insieme alla figlia e alla nuora, e di cui probabilmente non conosceva neanche il valore effettivo, poiché commercializzati sul marketplace a prezzi decisamente più bassi.

Ed è proprio attraverso gli annunci su Vinted che è stata individuata da alcuni colleghi, che hanno immediatamente riconosciuto i prodotti scomparsi, con cartellini annessi. Da quel momento sarebbe stato attivato un sistema di videocontrollo nello stabilimento che avrebbe colto in flagrante e identificato la 62enne.