Prada svela la prima collezione maschile disegnata da Miuccia Prada e Raf Simons
STYLE
18 Gennaio 2021
Articolo di
Angelo RuggeriPrada svela la prima collezione maschile disegnata da Miuccia Prada e Raf Simons
La collezione Prada menswear per l'autunno-inverno 2021/22, disegnata da Miuccia Prada e Raf Simons, nasce da un desiderio intimo e personale di contatto, dal bisogno umano di scambio e relazione, in questo ultimo anno venuto meno a causa della pandemia di Coronavirus. Alla base di tutto c’è l’individuo, con il suo corpo e la sua libertà. Il bisogno di sensazioni e il piacere della tattilità si traducono in una panoplia di texture e di tessuti.
La maglieria in tessuto jacquard a motivi geometrici e i pellami si uniscono al re-nylon, al tweed bouclé e ai classici gessati in lana in colori a volte tradizionali, a volte inaspettati, riprendendo il concetto di stimolazione sensoriale.
La conclusione logica è un ritorno alla fisicità: i “long johns” in maglia jacquard creano una “seconda pelle” fluida, che delinea la figura in movimento dinamico. L’astrazione dei sensi diventa, quinndi, astrazione della libertà. Questi capi paradossalmente svelano e al tempo stesso nascondono il corpo, ponendo l’accento sulla fisicità, ma anche sulla forma. Must-have della collezione, i bomber oversize declinati in colori pop e i guanti in pelle con accessorio a zip incorporato.
Anche la location dello show digitale è unica. Ogni stanza risveglia i sensi, grazie ai fondali dalle tinte brillanti e all’originale colonna sonora elettronica di Plastikman, nome d'arte di Richie Hawtin, che sottolinea l’incedere solitario dei modelli. I “non-spazi” della sfilata, ideati da Rem Koolhaas e AMO, sono definiti da pannelli di marmo, resina, gesso e “faux fur”. Invitanti e seducenti, si possono intendere al contempo come interni ed esterni, duri e morbidi, caldi e freddi: racchiudendo entrambe e nessuna di queste caratteristiche, permettono un’assoluta libertà di interpretazione ed espressione.
Con il proposito di riutilizzare gli allestimenti delle sfilate del Gruppo Prada, i materiali impiegati sul set della sfilata verranno riciclati e dopo l’evento troveranno una nuova vita in installazioni speciali per i prodotti e pop-up in tutto il mondo. Infine, questi materiali saranno donati a Meta, un progetto di economia circolare con sede a Milano.
Dopo la sfilata digitale, Prada ha presentato anche un'intima conversazione online tra studenti di college e università di tutto il mondo e i co-direttori creativi Miuccia Prada e Raf Simons. Provenienti dai campi della moda, dell'arte, del design, dell'architettura e della filosofia, gli studenti formano uno spaccato diversificato della società odierna. Questi dialoghi hanno svelato l'interesse appassionato di Miuccia Prada e Raf Simons per il ruolo dell'educazione e l'importanza di nutrire la prossima generazione di futuri creativi.
Le istituzione di education coinvolte sono state: Tsinghua University, School of Architecture (Pechino, Cina), Bunka Fashion College (Tokyo, Giappone), Hongik University, International Design School for Advanced Studies (Seul, Corea del Sud), Università Vita-Salute San Raffaele, Facoltà di Filosofia (Milano, Italia), Central Saint Martins (Londra, UK), Harvard University Graduate School of Design (Cambridge, Massachusetts, USA) e Fashion Institute of Technology, School of Graduate Studies e MFA Fashion Design (New York, NY, USA).
La maglieria in tessuto jacquard a motivi geometrici e i pellami si uniscono al re-nylon, al tweed bouclé e ai classici gessati in lana in colori a volte tradizionali, a volte inaspettati, riprendendo il concetto di stimolazione sensoriale.
La conclusione logica è un ritorno alla fisicità: i “long johns” in maglia jacquard creano una “seconda pelle” fluida, che delinea la figura in movimento dinamico. L’astrazione dei sensi diventa, quinndi, astrazione della libertà. Questi capi paradossalmente svelano e al tempo stesso nascondono il corpo, ponendo l’accento sulla fisicità, ma anche sulla forma. Must-have della collezione, i bomber oversize declinati in colori pop e i guanti in pelle con accessorio a zip incorporato.
Anche la location dello show digitale è unica. Ogni stanza risveglia i sensi, grazie ai fondali dalle tinte brillanti e all’originale colonna sonora elettronica di Plastikman, nome d'arte di Richie Hawtin, che sottolinea l’incedere solitario dei modelli. I “non-spazi” della sfilata, ideati da Rem Koolhaas e AMO, sono definiti da pannelli di marmo, resina, gesso e “faux fur”. Invitanti e seducenti, si possono intendere al contempo come interni ed esterni, duri e morbidi, caldi e freddi: racchiudendo entrambe e nessuna di queste caratteristiche, permettono un’assoluta libertà di interpretazione ed espressione.
Con il proposito di riutilizzare gli allestimenti delle sfilate del Gruppo Prada, i materiali impiegati sul set della sfilata verranno riciclati e dopo l’evento troveranno una nuova vita in installazioni speciali per i prodotti e pop-up in tutto il mondo. Infine, questi materiali saranno donati a Meta, un progetto di economia circolare con sede a Milano.
Dopo la sfilata digitale, Prada ha presentato anche un'intima conversazione online tra studenti di college e università di tutto il mondo e i co-direttori creativi Miuccia Prada e Raf Simons. Provenienti dai campi della moda, dell'arte, del design, dell'architettura e della filosofia, gli studenti formano uno spaccato diversificato della società odierna. Questi dialoghi hanno svelato l'interesse appassionato di Miuccia Prada e Raf Simons per il ruolo dell'educazione e l'importanza di nutrire la prossima generazione di futuri creativi.
Le istituzione di education coinvolte sono state: Tsinghua University, School of Architecture (Pechino, Cina), Bunka Fashion College (Tokyo, Giappone), Hongik University, International Design School for Advanced Studies (Seul, Corea del Sud), Università Vita-Salute San Raffaele, Facoltà di Filosofia (Milano, Italia), Central Saint Martins (Londra, UK), Harvard University Graduate School of Design (Cambridge, Massachusetts, USA) e Fashion Institute of Technology, School of Graduate Studies e MFA Fashion Design (New York, NY, USA).
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