Il debutto di Pharrell per Louis Vuitton
STYLE
21 Giugno 2023
Articolo di
RedazioneIl debutto di Pharrell per Louis Vuitton
Pharrell Williams, nelle vesti di nuovo direttore creativo di Louis Vuitton, ha aperto la settimana della moda parigina portando in scena la sua prima collezione disegnata per la maison attraverso una sfilata ricca di sorprese.
La location scelta è la suggestiva cornice del Pont Neuf, e sin dai primi leak pubblicati sul profilo secondario chiamato @skateboard, e dagli inviti diffusi online dai vari ospiti, si poteva capire che il tema preponderante della collezione fosse la radiosità del sole.
Gioia di vivere e forza vitale, questo irradiava l’evento, il ponte ricoperto d’oro, e tutte le celebrity scelte per sedersi nel front row. Per nominarne solo qualcuna, si è potuto scorgere nella folla Tyler, The Creator, Beyoncé e Jay-Z, Rihanna e A$AP Rocky, Jaden Smith, Zendaya, Kim Kardashian. Skepta, LeBron James e moltissimi altri.
L’elemento più presente della sfilata è sicuramente l’omaggio a Virgil Abloh lungo tutta la presentazione, e non solo perché il noto rapper americano Pusha T ha sfilato insieme ai modelli, proprio come aveva già fatto Virgil con altri artisti, ma perché tutto lo spettacolo è stata una celebrazione, nonché un ricongiungimento con quelli che sono stati gli amici di una vita, basti pensare, come notato online, che Queen B non si vedeva ad una sfilata da moltissimo tempo.
E anche la conclusione dell’evento è stata una sorta di parata per rendere omaggio a chi l’ha preceduto, e ovviamente i capi mostrati, che hanno rappresentato un raccordo con l’ideale di streetwear, elevato e raffinato, che il creativo di Chicago ha costruito durante la sua carriera come designer presso Louis Vuitton.
A coinvolgere maggiormente il pubblico, e nel dettaglio anche gli ospiti è stato il cosidetto “Damouflage”, un pattern che fonde l’iconico motivo Damier della maison con i quadrotti goffi dei pixel, dando vita ad un nuovo pattern, inconfondibile e ormai legato indissolubilmente alla figura di Pharrell. L’uomo che porta in scena Louis Vuitton è formale ed essenziale, presentando una linea per lo più incentrata sull’alta sartoria, con tocchi di contaminazione streetwear e militaresca.
Tutto lo streetwear percepibile si rifà alle grafiche, espresse all-over su capispalla, bomber e short, o ancora sulle scarpe oversize, mentre i colori scelti e il pattern Damouflage ricordano delle divise militari. Ma è anche una collezione ricca di richiami, innanzitutto al mondo collegiale, basti pensare alle giacche da baseball in pelle, proprio come quella rossa e bianca che indossava Pharrell, della Princess Anne High School, e ancora all’utilizzo di lettering, piccoli o grandi che siano, per impreziosire gli item.
Il fil-rouge che ha mosso la presentazione è il gioco di parole LVovers, ovviamente costituito dal monogram LV, che fa capolino su cappelli, colletti, giacche e persino cravatte, segnando ufficialmente il ritorno non solo della mania dei loghi ben in vista, ma a tratti anche un lento, ma inesorabile, riavvicinarsi alle forme esagerate che si contrappongono all’ideale quiet luxury.
L’uomo di Pharrell è rumoroso e anticonvenzionale, nella sua eleganza curata e raffinatezza, indossa short e porta al braccio due borse Louis Vuitton, magari in tinte stravaganti come il verde o il rosso, poiché ogni colore è un simbolo e rappresenta un messaggio. Ma non sono solo le Speedy e le Keepall ad essere particolari, anzi, anche gli iconici bauli che sfilano anch’essi su un truck.
Un attestato, una dichiarazione vera e propria d’intenti da parte di Pharrell, che si dichiara “Pupil King” e rende omaggio non solo a chi l’ha preceduto, ma anche a tutti coloro che verranno e che acquisteranno Louis Vuitton, che l’hanno amato e onorato sempre, e lo fa mixando quelle che sono le sue radici, con la direzione che Virgil Abloh aveva impresso al brand, riportando sulle scene gli amici di una vita, in continuità con l’ideale di Virgil che, all’ambiente, da vero protagonista del movimento underground e streetwear, ha dimostrato di essere sempre legato.
Ma è anche un ritorno alla dimensione XL dell’high fashion e non ha vergogna a dimostrarlo, con loghi fortemente riconoscibili e loquaci, intarsi di sorta, pattern che si esprimono a tutta larghezza, e statement espressi con borchie, è il ritorno di Louis Vuitton, che dà inizio alla Paris Fashion Week, ma anche ad un vero e proprio viaggio, quello con Pharrell Williams.
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