Padre e figlio uniti dalla stessa passione: Lo streetwear
STYLE
11 Agosto 2019
Articolo di
RedazionePadre e figlio uniti dalla stessa passione: Lo streetwear
Ci troviamo a Piacenza, precisamente da Highlife Store. È qui che abbiamo il piacere di conoscere Paolo Marzili, meglio noto come Dadstock e suo figlio Lorenzo.
Originari di Modena, Paolo è un imprenditore, mentre Lorenzo ha appena finito la terza media e si prepara alla grande sfida del liceo. Abbiamo deciso di conoscere meglio la loro storia, la loro passione comune e i loro interessi inerenti al mondo dello streetwear.
-INIZIAMO CON TE PAOLO: COM'ERA LA MODA QUANDO AVEVI L'ETÀ DI TUO FIGLIO LORENZO? COSA TI PIACEVA INDOSSARE?
Paolo: il mondo dell'abbigliamento ha sempre avuto il suo grande seguito, anche quando ero giovane e i social non erano presenti; il passaparola e le riviste erano gli unici mezzi di diffusione delle notizie e dei trend.
Una figura molto in voga all’epoca, intorno agli anni ’80, era il cosiddetto “paninaro”.
La mia gioventù a livello stilistico si è basata su brand come Timberland, Moncler e Stone Island; Nike stava muovendo i suoi primi grandi passi a livello internazionale per quanto riguarda il discorso lifestyle, ma il suo apice lo ebbe negli anni a seguire.
-IN CHE MODO HA AVUTO ORIGINE LA VOSTRA PASSIONE PER LO STREETWEAR E PER LE SNEAKERS?
Lorenzo: mi sono avvicinato a questo mondo attraverso i social, iniziando passo per passo a coltivare questa passione. Avevo chiesto a mio papà di comprarmi un paio di sneakers, le Yeezy Boost 350 V2 Zebra, anche se nessuno dei due all'epoca conosceva i metodi di acquisto o sapeva dove poterle trovare. In seguito, durante un viaggio a New York, mio padre me la regalò e successivamente ne acquistò anche un paio per lui.
Da lì nacque l’amore condiviso per lo streetwear e per le sneakers.
Paolo: da quando mio figlio mi chiese quella scarpa, io iniziai a documentarmi sul funzionamento di questo mondo, iniziai a sentir parlare di retail e di resell, di campout, di raffle ecc.. Il mondo dello streetwear riuscì a stuzzicare la mia curiosità.
PAOLO, COME TI VEDONO I GENITORI DEGLI ALTRI RAGAZZI?
Paolo: a volte vengo quasi visto come un alieno, forse perché in Italia c’è una scarsa informazione di base per quanto riguarda l'universo streetwear e tutto ciò che ne è collegato.
LORENZO, TU INVECE COME VIVI QUESTA PASSIONE CHE CONDIVIDI CON TUO PAPA’?
Lorenzo: è davvero bella come cosa, i giovani difficilmente condividono una passione con i propri genitori. Oltre ai vestiti e alle sneakers, uno degli aspetti più belli di questa storia è che questo mondo ci ha uniti sempre di più.
E TU PAOLO COME LA VIVI?
Paolo: Lorenzo è la mia vita. Sapere che lui con me si trova bene ed è felice mi rende davvero contento. Io e lui non siamo solo due appassionati di moda: ci sono momenti in cui vesto il ruolo del genitore severo come tutti, facendo riconoscere a Lorenzo i suoi errori e pretendendo buoni risultati a scuola.
La community streetwear mi sta regalando tante amicizie in tutto il mondo, ricordi indimenticabili e un rapporto bellissimo con mio figlio. Non è solo scarpe e abbigliamento, dietro c’è molto di più.
Ringraziamo Paolo e Lorenzo per la loro disponibilità e per il bel pomeriggio trascorso insieme.
Quando una passione regala determinate storie, emozioni, ricordi e legami intensi, difficilmente può lasciare indifferenti e apparire come un semplice gioco.
Originari di Modena, Paolo è un imprenditore, mentre Lorenzo ha appena finito la terza media e si prepara alla grande sfida del liceo. Abbiamo deciso di conoscere meglio la loro storia, la loro passione comune e i loro interessi inerenti al mondo dello streetwear.
-INIZIAMO CON TE PAOLO: COM'ERA LA MODA QUANDO AVEVI L'ETÀ DI TUO FIGLIO LORENZO? COSA TI PIACEVA INDOSSARE?
Paolo: il mondo dell'abbigliamento ha sempre avuto il suo grande seguito, anche quando ero giovane e i social non erano presenti; il passaparola e le riviste erano gli unici mezzi di diffusione delle notizie e dei trend.
Una figura molto in voga all’epoca, intorno agli anni ’80, era il cosiddetto “paninaro”.
La mia gioventù a livello stilistico si è basata su brand come Timberland, Moncler e Stone Island; Nike stava muovendo i suoi primi grandi passi a livello internazionale per quanto riguarda il discorso lifestyle, ma il suo apice lo ebbe negli anni a seguire.
-IN CHE MODO HA AVUTO ORIGINE LA VOSTRA PASSIONE PER LO STREETWEAR E PER LE SNEAKERS?
Lorenzo: mi sono avvicinato a questo mondo attraverso i social, iniziando passo per passo a coltivare questa passione. Avevo chiesto a mio papà di comprarmi un paio di sneakers, le Yeezy Boost 350 V2 Zebra, anche se nessuno dei due all'epoca conosceva i metodi di acquisto o sapeva dove poterle trovare. In seguito, durante un viaggio a New York, mio padre me la regalò e successivamente ne acquistò anche un paio per lui.
Da lì nacque l’amore condiviso per lo streetwear e per le sneakers.
Paolo: da quando mio figlio mi chiese quella scarpa, io iniziai a documentarmi sul funzionamento di questo mondo, iniziai a sentir parlare di retail e di resell, di campout, di raffle ecc.. Il mondo dello streetwear riuscì a stuzzicare la mia curiosità.
PAOLO, COME TI VEDONO I GENITORI DEGLI ALTRI RAGAZZI?
Paolo: a volte vengo quasi visto come un alieno, forse perché in Italia c’è una scarsa informazione di base per quanto riguarda l'universo streetwear e tutto ciò che ne è collegato.
LORENZO, TU INVECE COME VIVI QUESTA PASSIONE CHE CONDIVIDI CON TUO PAPA’?
Lorenzo: è davvero bella come cosa, i giovani difficilmente condividono una passione con i propri genitori. Oltre ai vestiti e alle sneakers, uno degli aspetti più belli di questa storia è che questo mondo ci ha uniti sempre di più.
E TU PAOLO COME LA VIVI?
Paolo: Lorenzo è la mia vita. Sapere che lui con me si trova bene ed è felice mi rende davvero contento. Io e lui non siamo solo due appassionati di moda: ci sono momenti in cui vesto il ruolo del genitore severo come tutti, facendo riconoscere a Lorenzo i suoi errori e pretendendo buoni risultati a scuola.
La community streetwear mi sta regalando tante amicizie in tutto il mondo, ricordi indimenticabili e un rapporto bellissimo con mio figlio. Non è solo scarpe e abbigliamento, dietro c’è molto di più.
Ringraziamo Paolo e Lorenzo per la loro disponibilità e per il bel pomeriggio trascorso insieme.
Quando una passione regala determinate storie, emozioni, ricordi e legami intensi, difficilmente può lasciare indifferenti e apparire come un semplice gioco.
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