STYLE

9 Luglio 2022

Articolo di

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Adele Stigliano

La location non è solo una cornice: 9 luoghi insoliti dove si sono svolte le sfilate

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9 Luglio 2022

Articolo di

Adele Stigliano

La location non è solo una cornice: 9 luoghi insoliti dove si sono svolte le sfilate

“La moda non è un qualcosa che esiste solo sotto forma di abiti. La moda è nel cielo, nelle strade, la moda ha a che fare con le idee, il modo in cui viviamo, ciò che accade”, così parlava Coco Chanel, ed è per questo forse che gli showcase del brand hanno sempre scenografie spettacolari che riprendono sia elementi naturali, vedi il giardino dell’Eden ricreato al Grand Palais durante la Paris Fashion Week nel 2016, sia frame di vita quotidiana, come l’indimenticabile passerella ricreata in uno spazio adattato a un supermercato.

La location di una sfilata dunque, non è solo la cornice dello show: è coerenza d’espressione dello stilista, è parte integrante della collezione, un accessorio che completa l’outfit potremmo dire. Insieme all’invito per l’evento, alla musica, ai gadget per gli ospiti. Superfluo dire che il luogo scelto per la passerella deve essere fuori da ogni schema, per stupire e rimbalzare da social in social fino a imprimersi nella nostra mente e rendere la presentazione di una collezione un'esperienza immersiva a 360 gradi.

Per questo motivo abbiamo scelto 9 location particolari dove si sono svolte le sfilate negli ultimi anni e che più ci hanno stupito.


New York Stock Exchange, Balenciaga 2022 

Il denaro come più grande feticcio del mondo: è il concept che Demna Gvasalia, art director di Balenciaga, ha voluto esprime durante la presentazione della collezione Cruise 2023 al Wall Street 11, sede della Borsa di New York. Il luogo è stato scelto per incarnare il capitalismo, tanto che l’invito alla sfilata era a forma di una mazzetta - finta - di 100 dollari. Per il primo show lontano da Parigi dopo quasi due anni, Demna ha scelto un immaginario cupo e quasi distopico, a simboleggiare il periodo di guerra, recessione e pandemia che stiamo vivendo. Le sedute per gli ospiti erano alti sgabelli, e dato che la sfilata si è tenuta di domenica mattina la Borsa risultava inattiva quindi i monitor erano fissi sulle chiusure del venerdì. Sulla passerella sono stati proiettati i loghi di multinazionali americane come Disney, Coca-Cola e Pfizer, oltre alle notizie nel mondo, tra cui le possibili restrizioni circa l’aborto in USA poi recentemente confermate. A dare il via allo show è stato il suono della campanella, quella che apre la giornata della Borsa: modelle e modelli hanno sfilato vestiti di nero con il volto coperto e gli arti nascosti da accessori fetish in lattice forati su bocca, occhi e in testa. Nell’occasione è stata svelata anche la collaborazione adidas x Balenciaga.




Shopping Center - Grand Palais Parigi, Chanel 2014

Per la collezione Fall/Winter 2014-15, Karl Lagerfeld decise di trasformare il Grand Palais di Parigi in un supermercato. Il concept della sfilata, quel lusso quotidiano, mi aveva colpito così tanto che un’immagine dello show fu uno dei primi post ad apparire sul mio feed di Instagram. La sfilata cominciava con l’annuncio di un altoparlante, come una comunicazione di servizio che ascoltiamo tutti i giorni al supermercato: le modelle non sfilavano ma facevano la spesa all’interno dei trentaquattro reparti creati per l’occasione, mentre con i loro carrelli di plastica blu e arancio sceglievano la frutta, leggevano le etichette dei prodotti, si aggiravano tra gli scaffali pieni di merce loggata doppia C, come l’acqua naturale “Chanel n° 10” , “spaghetti n° 29”, o “le noci di Coco”, sulle note di Rihanna e Lady Gaga. La passerella per mostrare gli abiti della collezione era il corridoio centrale, dove le modelle camminavano indossando comode sneakers, perché al supermercato con i tacchi... quando mai? Tailleur in lana bouclè, perle e completi color pastello mescolati agli iconici codici Chanel, tutto rappresentava  la moda sporty chic dell’indimenticato Karl. 




Castel del Monte, Gucci 2022

Sullo sfondo di Castel Del Monte, nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, a 16 chilometri dalla città di Andria, in Puglia, Alessandro Michele ha scelto di far sfilare la collezione Gucci Cosmogonie. Il castello, di architettura medievale e voluto nel 1240 da Federico II di Svevia, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia, è ricco di elementi simbolici, a cominciare dalla sua forma ottagonale e il numero otto che si ripete in vari elementi della fortezza: ogni torretta ha a sua volte pianta ottagonale, sono otto le sale che definiscono lo spazio dei due piani dell'edificio e anche la corte interna ha la forma di un ottagono. Dal 1996 Castel del Monte rientra nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, ed è un luogo estremamente connesso con la figura di Federico II di Svevia. L’imperatore era un uomo di grande cultura: considerata la sua posizione strategica rispetto al sole, sembra che Castel del Monte fosse usato anche come osservatorio astronomico, ed ecco perché il direttore creativo di Gucci ha scelto questo luogo per la sua Gucci Cosmogonie, in riferimento alla nascita del Cosmo e delle stelle. Mostrati al tramonto, Alessandro Michele ha presentato 102 look dove primeggiavano colori lunari e atmosfere eteree ispirate al filosofo Walter Benjamin, come dichiarato dallo stesso Michele.




Saline de Giraud, Jacquemus 2022

Dopo le Hawaii e i campi di lavanda, Simone Porte Jacquemus ha scelto le saline de Giraud vicino Arles in Camargue, a sud della Francia, per presentare la sua nuova collezione e trasportarci nei ricordi della sua infanzia. Il filo conduttore de “Le Papier”, il foglio, è ça va sans dire, il bianco. Un immaginario puro e candido circondato dalle saline della Provenza, ricco di ospiti illustri, tra cui Victoria Beckham e Vincent Cassel, presenti nel front row dello show e disposti verso un palcoscenico a semicerchio collinare bianchissimo costituito da salite e discese dove la luce è riflessa in modo intenso. Le Papier rappresenta un foglio bianco su cui imprimere i momenti della nostra vita, un foglio da macchiare con i nostri ricordi più belli e magari un richiamo alla vita personale dello stilista. Con i 61 look della sfilata, Jacquemus passa dalla palette del bianco e del nero a colori neutri come l’ecrù e il ruggine, mischiando volumi e tessuti diversi riuscendo a fondersi perfettamente con le tonalità del paesaggio circostante.




Berghain, Bottega Veneta 2021

Quando si parla della Berlino notturna il pensiero va immediatamente verso i club e la musica techno. Ed è proprio in un celebre club della città tedesca, il Berghain, che l’allora direttore creativo di Bottega Veneta, Daniel Lee, ha deciso nel 2021 di allestire uno show top secret. Solo pochissimi ospiti accuratamente selezionati e amici della maison, tra cui il compianto Virgil Abloh e l’étoile Roberto Bolle, avevano preso parte alla sfilata “Salone 02”, tenutasi ad aprile e dunque fuori dal calendario della FW. La collezione, mostrata in anteprima al Berghain e successivamente al pubblico, gridava alla voglia di normalità dopo il periodo di lockdown e le restrizioni ancora vigenti all’epoca, con 61 look prevalentemente dark e in linea con la location ma anche minidress ricoperti di piume e colore come il turchese, nuance iconica di BV, che riprendeva il tappeto del défilé.




Fontana di Trevi, Fendi 2016

Per celebrare i 90 anni della maison, a luglio del 2016 Fendi aveva organizzato una sfilata alla Fontana di Trevi, di cui peraltro ne ha finanziato il restauro. Come in un film di Fellini, 40 modelle - tra cui Kendall Jenner e Bella Hadid - hanno sfilato su una maxi passerella di plexiglass trasparente tanto da sembrare che stessero camminando sull’acqua. La collezione Haute Couture Fall/Winter 16-17, chiamata “Legends and Fairy Tales”, disegnata da Silvia Venturini Fendi e Karl Lagerfeld, che per lungo tempo ha collaborato con la maison di Roma, mostrava abiti trasparenti con motivi floreali o ricami e particolari preziosi in pelliccia, accompagnati da stivaletti alla caviglia. Un evento che ha conquistato tutti sia per l’effetto ottico suggestivo, sia soprattutto per la meraviglia del Bernini a fare da sfondo: una location straordinaria per festeggiare i 90 anni di Fendi in modo imperiale.




Ziegfeld Theatre - New York, Marc Jacobs 2016 

Per chiudere la FW di New York nel 2016 e presentare la sua collezione donna, Marc Jacobs ha scelto lo Ziegfeld Theatre di New York, uno storico cinema della città in stile barocco con candelieri color oro, pareti e poltroncine rosse, in cui è stata montata una passerella nei Le corridoi tra i sedili della platea. Sullo schermo del cinema era stato calato un finto sipario, agli spettatori offerti pop corn e drink e le modelle, che prima di sfilare in platea hanno posato sul red carpet all’ingresso dello Ziegfeld, erano accompagnate da un’orchestra sul palco mentre mostravano sia eleganti long dress che tailleur dai colori più accesi caratterizzati da stampe e decorazioni anticonvenzionali. 




Superstudio Maxi - Famagosta, Dsquared2 2022

Dean e Dan Caten di Dsquared2, abbandonano gli spazi di Milano centro per trasferirsi in periferia. Durante l’ultima Milano FW, lo scorso giugno, i gemelli italocanadesi hanno dato vita al loro show nell’Open Space di Superstudio Maxi, in Famagosta: per la prima volta la moda ha sfilato in questa zona e per l’occasione gli stilisti hanno scelto lo spazio cittadino più grande. Con 10mila metri quadrati, eleganti e industriali allo stesso tempo, Superstudio risulta il primo edificio per eventi certificato LEED Gold, completamente sostenibile e alimentato da energia 100% rinnovabile, con pavimento nero lucido con sottili pilastri metallici bianchi. Mai come nel periodo che stiamo vivendo, i due designer hanno voluto celebrare la vita e l’allegria presentando una collezione uomo super colorata, fit e sbarazzina in un posto diverso dal centro meneghino e ispirata a Bob Marley.




Campus Bocconi - Etro 2022

Per la sua ultima collezione uomo SS23, prima di passare il testimone a Marco de Vincenzo con cui comunque collaborerà, Kean Etro ha pensato a qualcosa di speciale. L’invito alla sfilata è la chiamata inaspettata di un giovane attore de “Il Menù della Poesia” che recita dei versi e comunica l’invito allo show. Poi, la scelta della location, il Nuovo Campus Bocconi, dove i modelli indossano caftani e kimono, camice e maglioni lavorati con l’inconfondibile stampa della maison pensati per accompagnare l’uomo nel quotidiano.


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