Nike ha recentemente mosso delle azioni di carattere legale contro il competitor principale adidas: secondo quanto riportato da Bloomberg, l'azienda di Beaverton avrebbe infatti richiesto tramite un'agenzia statunitense di bloccare il commercio di una vasta gamma di scarpe adidas Primeknit, affermando che le scarpe violino i brevetti Nike che proteggono la tecnologia denominata Flyknit.

La denuncia, presentata mercoledì presso la International Trade Commission, mira a vietare l'importazione nel paese di una vasta gamma di scarpe rientranti nelle categorie lifestyle, calcio, corsa ed escursionismo, tra cui una adidas UltraBoost in collaborazione con Stella McCartney, una Pharell Williams Superstar Primeknit, una Terrex Free Hiker, una X Speedflow e molte altre silhouette.

In totale, Nike avrebbe individuato 49 modelli di scarpe adidas che utilizzano la tecnologia Primeknit in diretta violazione dei diritti di proprietà intellettuale relativi al Flyknit: i brevetti riguardano la tecnologia che utilizza filati ricavati da materiali riciclati e rigenerati per creare una calzata “simile a un calzino” in corrispondenza della tomaia della scarpa.

Il colosso di Beaverton descrive il Flyknit come “il risultato di oltre un decennio di ricerca, che ha rappresentato la prima grande innovazione tecnologica nelle tomaie delle calzature degli ultimi decenni”.

Sempre stando alle recenti accuse riportate da Bloomberg, l'azienda statunitense sostiene che adidas abbia introdotto il Primeknit cinque mesi dopo l'annuncio ufficiale del Flyknit nel 2012: a tal proposito, un portavoce del marchio tedesco avrebbe dichiarato in una mail che la società stava analizzando la denuncia e che si sarebbe difesa dalle accuse, aggiungendo che la tecnologia Primeknit “è il risultato di anni di ricerca dedicata”.