STYLE

26 Aprile 2020

Articolo di

string(17) "Marco Chiappalone"
Marco Chiappalone

Moda e musica: Le leggende entrate nella storia dei brand

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26 Aprile 2020

Articolo di

Marco Chiappalone

Moda e musica: Le leggende entrate nella storia dei brand

Il rapporto tra musica e moda è sempre stato caratterizzato da una contaminazione reciproca. Storicamente le due arti sono avanzate di pari passo andando a influenzare le subculture di tutto il mondo. Nel corso degli anni è successo, per esempio, con il movimento Punk, con la cultura hip-hop, con il Grunge degli anni ’90 o con la scena Grime degli anni 2000.

Le icone della musica non sono state prese come esempio solo per i loro testi e le loro sonorità ma anche per quello che indossavano e in alcuni casi si sono creati degli accostamenti brand/artista divenuti storici con il tempo.

Bob Marley e adidas


«Al primo posto c’è la musica. Sopra ogni cosa c’è la musica, per me, e niente potrà mai superarla. Ma subito dopo c’è il calcio. Perché il calcio è libertà». Possiamo partire da questa citazione di Bob Marley per far capire l’importanza del calcio nella sua vita e di come questa sia sfociata nella devozione verso adidas. Icona reggae degli anni ’70, il cantante jamaicano non ha mai nascosto il suo amore questo sport, nella quotidianità si vestiva come se fosse sempre pronto per una partita di calcio, il suo outfit era composto da: scarpe o scarpini adidas, calzettoni con le tre strisce cosi come i pantaloni della tuta. Bob Marley, senza dubbio, rese cool adidas prima che i Run-DMC lo facessero negli anni ’80. Nel 2017 il marchio tedesco ha omaggiato il cantante e la cultura reggae con la collezione spring-summer della sua linea classica Spezial scattando il lookbook a Kingston ed utilizzando come modello il cantante rasta Chronixx evitando di utilizzare l’immagine dell’ormai defunto Marley che avrebbe potuto scaturire lo sdegno dei fan.

Bob Marley adidas
Bob Marley adidas calcio

Kurt Cobain e Converse


L’accoppiata Kurt Cobain – Converse ha senza dubbio lasciato il segno nella storia del cantante, del marchio e della scena Grunge degli anni ’90. Raramente il leader dei Nirvana fu avvistato senza un paio di Chuck Taylor All Star ai piedi, grazie al loro comfort e all’estetica semplice il cantante intendeva esprimere la propria ribellione allo stile degli anni ’80. Proprio lui, che mai aveva approvato un marchio in vita sua, un giorno scrisse sulla punta di una delle sue Chuck Taylor “Endorsement”, ovvero “Approvazione/Supporto”. La suddetta scarpa divenne uno degli oggetti immortalati nel 2008 da Geoff Moore incaricato di fotografare alcuni beni personali del cantante per la biografia illustrata “Cobain Unseen”. Un legame, quello tra Cobain ed il marchio americano, che ha fatto parte anche del momento più triste della vita del cantante, il 5 Aprile 1994 fu trovato morto nella sua abitazione e fecero il giro del mondo le foto di lui steso a terra con un paio di One Star ai piedi.
Nel 2008, in occasione del proprio centenario, Converse ottenne il consenso di Courtney Love, vedova di Cobain, per dar vita ad una capsule colletion dedicata al cantante dei Nirvana, presentando i modelli Chuck Taylor All Star, Jack Purcell e One Star caratterizzati da dettagli logori e la raffigurazione, su tomaia e soletta, dei testi di alcune canzoni e di disegni e scarabocchi presi dai suoi quaderni personali.

Kurt-Cobain-Converse
Kurt Cobain Converse Endorsement
converse-kurt-cobain-2008

Henry Rollins e Vans


Frontman della band punk Black Flag e icona dell’hardcore punk mondiale degli anni ’80, Henry Rollins è stato uno dei principali volti noti ad innamorarsi di Vans fino a diventare oggi uno degli uomini immagine del brand. Indossa Vans dal 1977 ossia dai tempi del liceo, da amante dello skate e della musica si è sempre rispecchiato nei valori del marchio e dal 2016 è divenuto testimonial per il modello Sk8-Hi, ovvero lo stesso che indossava nel periodo di massimo splendore della sua band.

Henry Rollins Vans

Goldie e Stussy


Shawn Stussy viene considerato uno dei pionieri dello streetwear, fondò l’omonimo brand come marchio di tavole da surf e con il tempo iniziò a creare maglie con il logo rendendole uno status symbol. Se si parla di Stussy non si può non citare Goldie, artista a cui viene riconosciuto il merito di aver portato nei ‘90 il fenomeno underground inglese della drum’n’bass in cima alle classifiche europee. Il cantante, da sempre amante del marchio, entra nei primi anni ’90 a far parte della Stussy Tribe (gruppo di uomini immagine del brand) consolidando sempre più questo legame che ha portato ad una collaborazione per alcune T-Shirt nel 2011 e all’utilizzo dell’immagine di Goldie nei lookbook del 2018.

Goldie Stussy
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