Louis Vuitton nelle ultime ore ha rilasciato delle dichiarazioni che confermano il trend relativo all'aumento dei prezzi anche in riferimento all'emisfero fashion: il brand francese di proprietà della holding LVMH ha annunciato che i retail dei propri prodotti subiranno un incremento sia per quanto riguarda la pelletteria, sia per quanto riguarda gli accessori di moda e i profumi, con variazioni che prescindono dal singolo prodotto.

LVMH è uno dei primi giganti del lusso ad adeguare i suoi prezzi in risposta all'inflazione dei costi di materie prime, dei costi di produzione e dei costi di trasporto causati dai problemi della catena di approvvigionamento a livello globale.

Ma cosa sta succedendo a livello pratico? Le interruzioni dell'offerta causate dalla pandemia hanno portato a una significativa inflazione globale che ha iniziato a svilupparsi sin dai primi mesi del 2021. L'indice dei prezzi al consumo statunitense è aumentato del 7% nel mese di dicembre, ossia la cifra più alta dal 1982, mentre l'inflazione nel Regno Unito ha raggiunto il record trentennale.

Le vendite di articoli di moda e pelletteria di LVMH sono però aumentate del 47% nel 2021, portando gli incassi a un record di 64,2 miliardi di euro nonostante le continue interruzioni dovute a lockdown e chiusure generalizzate: la forza di acquisto è stata guidata da un notevole slancio negli Stati Uniti e in Cina, ha affermato la società a gennaio. 

Arnault è sempre stato fiducioso sulla capacità dell'azienda di reagire all'inflazione:

Tutti parlano di inflazione, ma non mi aspetto una crisi economica. Abbiamo appena passato due anni molto difficili. Preferisco pensare che le cose continueranno a migliorare, in quanto abbiamo un vantaggio su molti altri gruppi grazie al nostro grado di flessibilità sui prezzi. Quindi, di fronte all'inflazione, abbiamo i modi e i mezzi per reagire.