Una volta era la notte a portare consiglio, al tempo dei social è invece TikTok a farlo: sulla piattaforma più amata dalla Gen Z ultimamente sta infatti spopolando un’altra tendenza, quella dell’estetica “Old Money”.

Dopo il trend Y2K con il ritorno della moda anni 2000, possiamo ispirarci al bon ton d’altri tempi. Quante volte abbiamo visto foto d’epoca dell’Avvocato Agnelli o di Lady D e abbiamo desiderato il loro stesso stile? I social network ci vengono in aiuto perché gli hashtag #OldMoney e #OldMoneyAesthetic hanno raggiunto oltre 1,3 miliardi di visualizzazioni, regalandoci inspo per emulare le icone più chic del passato. 

Prima di parlare dei dettami di questo stile, facciamo però un passo indietro e capiamo da dove deriva il nome della nuova tendenza. Si definiscono “Old Money” le persone benestanti da generazioni, l’alta borghesia newyorkese di fine Ottocento, i membri della famiglia reale inglese, l’aristocrazia nobiliare, quindi gente che gode di una ricchezza antica ed elitaria e di uno stile di vita che questi privilegi comportano. Gite in yacht e vacanza in baite lussuose sono cliché molto lontani dall’immaginario della società che la Gen Z vuole costruire. Ma allora perché ripescare dal passato valori che si discostano dalla progressione per cui si battono?




Potrebbe essere una questione meramente estetica, entrare in una realtà mai vissuta e indossare collane di perle, dolcevita e camicie in lino di Ralph Lauren, oppure semplicemente sentirsi “ricco” inspirandosi al look dei nobili di un tempo, creando una sorta di obiettivo da raggiungere. Se invece diamo una chiave di lettura più profonda notiamo come di lo stile di vita “Old Money” sia collegato a valori generazionali che ormai non esistono - quasi - più e che quindi la Gen Z si propone di riportare in auge in modo critico, riscrivendone i principi e creando una sorta di “Old Money 2.0”.




La regola aurea che differenzia i ricchi della “Old Money” dai ragazzi che ora adottano lo stile è l’ostentazione: non si manifesta il proprio benessere economico, né tantomeno si parla del costo di un accessorio o di un vestito. Mantenere un basso profilo, sobrio ed elegante, è il tratto distintivo dello stile Old Money. Capi sartoriali, tessuti di altà qualità, item basici e palette colori neutre, sempre chic e sporty all’occorrenza.




Tra le icone a cui ispirarsi, dicevamo, ci sono sicuramente Jackie Kennedy e Lady D, sempre raffinate e impeccabili. Superfluo citare i brand da avere come punto di riferimento, tra Hermès, Chanel, Lacoste e Ralph Lauren è impossibile sbagliare. Da tenere bene a mente la classe senza tempo di Max Mara, Loro Piana, Emilio Pucci o Zegna, senza loghi ma facilmente distinguibili. Must-have del guardaroba, tailleur in tweed e minigonne a pieghe, polo in piquet, cardigan in cashmere, camicie in lino, collane di perle e mocassini. Immancabili i maxi blazer, i dolcevita e i foulard annodati in testa o al collo.