La ECA International, una società di ricerche di mercato che aiuta le aziende a calcolare il costo della vita per i dipendenti nelle trasferte internazionali, ha pubblicato nelle ultime ore la classifica delle città più costose al mondo.

Per il secondo anno consecutivo, risulta essere Hong Kong la città più cara in cui vivere per i lavoratori stranieri, a causa dell'aumento dei prezzi e della valuta più forte.

New York e Ginevra si sono classificate al secondo e terzo posto, mentre Londra e Tokyo completano la top five. Il forte aumento degli affitti è una delle ragioni per cui Londra e New York sono tra le prime cinque città più costose, con un aumento del costo rispettivamente del 20% e del 12%, secondo la ricerca.

Una tazza di caffè a 5,21 dollari, un litro di benzina a 3,04 dollari e un chilogrammo di pomodori a 11,51 dollari sono invece solo alcuni dei prezzi che hanno portato Hong Kong in cima alla lista: l'indagine ha confrontato un paniere di beni di consumo e servizi simili comunemente acquistati dai lavoratori stranieri, tenendo conto anche dei dati relativi agli alloggi.

Il carburante risulta inoltre uno dei principali fattori che contribuiscono all'aumento del costo della vita in tutto il mondo, poiché la domanda di petrolio ha di gran lunga superato l'offerta nel recente periodo.

Come ci si poteva aspettare, in relazione a un costo della vita che risulta relativamente sostenibile, nessuna città italiana rientra all'interno della classifica delle prime 20.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da SOLDOUTSERVICE (@soldoutserviceitaly)