Alla scoperta della storia di Bored Ape Yatch Club
LIFESTYLE
20 Gennaio 2022
Articolo di
Francesco MattielloAlla scoperta della storia di Bored Ape Yatch Club
In ogni business, nel corso della storia, si sono sempre delineati i cosiddetti “Big Players”, delle realtà che, per la loro lungimiranza o per la solida struttura con la quale debuttano sul mercato, riescono a imporsi come leader, diventando dei punti di riferimento per coloro che hanno intrapreso il medesimo percorso. Questo discorso è facilmente applicabile anche alla nicchia degli NFT, dove alcuni progetti in particolare sono già diventati un “culto”, seppur il loro debutto sia cronologicamente localizzabile a pochi mesi fa. L’esempio specifico di cui vogliamo parlarvi oggi è quello della collezione denominata Bored Ape Yatch Club (BAYC), nata dall’intuizione di due ragazzi.Ma procediamo con ordine: ci troviamo nei primi mesi del 2021, quando Gargamel e Gordon Goner (i veri nomi dei fondatori non sono noti ed essi utilizzano questi due pseudonimi), decidono di investire nel mondo degli NFT, abbandonando rispettivamente il lavoro di scrittore (Gargamel) e gli studi in campo artistico (Gordon), sebbene essi fossero già stati messi in discussione dall’insorgere di una malattia, che costrinse il secondo fondatore a una degenza in casa, che sfruttò per dedicarsi al day trading di cryptovalute. Di fronte alla scelta del soggetto per il progetto, la coppia di creators optò per le scimmie, che disegnò in modo tale da conferirgli un aspetto annoiato. La collezione conta la bellezza di 10.000 elementi, assemblati mediante l’utilizzo di un algoritmo che, una volta in possesso di tutte le tipologie, per esempio, di bocche, randomizza l’allocazione di ciascuna variante, tenendo inoltre conto della percentuale di rarità che i due founder hanno assegnato a ciascun tratto. Creando un numero sufficiente di variabili in termini di colori del pelo, occhiali da sole, cappelli, occhi e vestiti, ecco che il software è riuscito a creare una collection estremamente variegata ed eterogenea, che mantiene come unico filo conduttore quello della “noia esistenziale” dei soggetti. Dopo aver autenticato tutte le Bored Ape, arriviamo dunque la momento del drop, avvenuto ad aprile 2021: le diecimila opere digitali sono state rilasciate al prezzo di 0.08 ETH ciascuna (al tempo circa 200€), andando sold out in meno di 24 ore e fruttando ai ragazzi circa 2 milioni di dollari. Ma non è finita qui. Dal momento in cui il concetto alla base di questa collezione, ovvero quello di rappresentare un vero e proprio club esclusivo, si concretizzò quasi immediatamente, dopo pochi giorni si iniziò a notare come quasi tutti i possessori dei token decisero di impostare la loro Bored Ape come immagine profilo di Twitter o di Instagram. Questo legame nei confronti del progetto, moltiplicato per tutti coloro che ne parlano, ha fatto si che la voce ancora si spargesse ancora di più, e ad oggi sono moltissime le celebrities che hanno acquistato sul mercato secondario una di queste crypto-art, sia come forma di investimento che come sfizio vero e proprio.In più, poco tempo fa, il progetto ha subito una forte spinta dall’avvento del Mutant Ape Yatch Club (MAYC): una collection composta da circa 20.000 NFT è stata presentata come una ricompensa per i membri del BAYC e come chance di entrata per coloro che non potevano permettersi una Bored Ape. Infatti, 10.000 Mutant Ape sono state messe in vendita al pubblico, con un retail di partenza fissato a 3 ETH, che nelle successive 9 ore è progressivamente calato fino a toccare gli 0.01 ETH. Le altre 10.000 scimmie sono invece frutto della mutazione delle 10.000 Bored Ape originali, effettuata per mano dei proprietari e grazie all’utilizzo del cosiddetto “Mutant Serum”, un tool che è stato aggiunto gratuitamente nei wallet degli holder. Ovviamente, la mutazione in Mutant Ape non comporta la perdita della Bored Ape. Il prezzo minimo di vendita dei componenti di questa collection è attualmente assestato intorno ai 15 ETH (46.500$).Parlando invece di collaborazioni nel mondo streetwear, circa un mese fa, anche adidas ha annunciato e venduto una collezione di NFT, i cui elementi verranno tuttavia svelati durante questo inizio 2022. I protagonisti della collection verranno dunque mostrati al mondo nelle prossime settimane, tramite degli speciali fumetti disponibili sia in formato fisico che digitale. Ed è proprio qui che entra in gioco il Bored Ape Yatch Club, scelto per promuovere l'iniziativa e farne parte in maniera attiva insieme anche ad altre realtà affermate in questo universo. Le modalità precise devono ancora essere svelate, ma tutto il mondo digitale sta aspettando con ansia per saperne qualcosa in più.Un altro fattore molto interessante è la roadmap 1.0 del BAYC, che attualmente sta per concludersi per lasciare posto alla versione 2.0, che includerà sicuramente moltissime features real-life per tutti gli holders, in modo da sfruttare al massimo l’esposizione mediatica delle figure pubbliche che possiedono una Bored Ape.Al momento, il volume complessivo mosso delle vendite e degli acquisti su OpenSea (piattaforma ufficiale dove ha debuttato il progetto) ammonta a circa 315.000 ETH (quasi 1 miliardo di dollari). Questo ci fa capire quanto quello degli NFT Bored Ape sia diventato un vero e proprio fenomeno mondiale, ma le informazioni interessanti non finiscono qui: in ogni transazione che coinvolge un componente della collection, i creator hanno diritto a una percentuale di royalties (una sorta di diritto d’autore su ogni scambio), che generalmente si assesta minimo sul 5% del valore della vendita. Prendendo per buono questo dato, è facile calcolare come Gargamel e socio potrebbero aver percepito la bellezza di 15.750 Ethereum (al prezzo di oggi, circa 49 milioni di dollari), derivanti unicamente dall’interesse e dal più che dinamico mercato che si è sviluppato attorno a questo progetto che, nonostante i brillanti risultati ottenuti in pochi mesi, non accenna a rallentare la sua corsa nell’affascinante mondo del Metaverso.
advertising
advertising