STYLE

18 Dicembre 2020

Articolo di

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Nicola Sanniti

BAPE: un viaggio nel brand di culto dello streetwear

STYLE

18 Dicembre 2020

Articolo di

Nicola Sanniti

BAPE: un viaggio nel brand di culto dello streetwear

Il legame tra moda e street style favorisce da tempo lo sviluppo di un mercato basato sulla produzione limitata di capi d’abbigliamento, accessori e sneakers, che genera nel consumatore un’eccessiva smania di possedere a tutti i costi un determinato prodotto, a volte più per semplice vanità che per un interesse reale verso il prodotto stesso. A fare la differenza in un brand è l’abilità nel veicolare sensazioni di unicità e desiderio in relazione al suo universo di riferimento.
BAPE è un marchio che nasce intorno al concetto di esclusività e rappresenta un esempio emblematico in questa direzione.
 
Nel 1993 il giovane talento Nigo, dopo un periodo di lavoro come editor e stylist per il magazine Popeye, apre a Tokyo (nel quartiere di Harajuku) insieme a Jun Takahashi (fondatore di Undercover) un negozio d'abbigliamento di piccole dimensioni, Nowhere, all’interno del quale vengono rilasciati i primi capi del brand A Bathing Ape, lanciato da Nigo con il contributo del fashion designer Sk8thing.

BAPE Nigo
Il nome del marchio affonda le radici in un proverbio giapponese, declinato poi in “A Bathing Ape in Lukewarm Water”, che descrive ironicamente la pigrizia di una generazione di giovani nipponici abituata a “galleggiare” tra le comodità di una società schiava dei consumi, senza eccessive preoccupazioni; l’iconografia, dal logo stilizzato alle molteplici stampe, simboleggia la passione di Nigo per la cultura pop e in particolar modo per la pellicola cinematografica “Il pianeta delle scimmie”.
 
BAPE inizia presto a riscuotere uno straordinario successo, intrecciandosi alla perfezione con la dinamicità e le atmosfere vivaci che animano la metropoli di Tokyo negli anni Novanta.
In un contesto culturale stimolante, Nigo comprende l’esigenza di affinare lo stile di un brand che possa rappresentare al meglio l’attitudine dei suoi consumatori, permettendo loro di indossare capi esclusivi, prodotti e distribuiti in quantità limitata, e disponibili quasi unicamente all’interno dei flagship stores.

BAPE Store Tokyo
Un’idea che viene ampliata attraverso una serie di contatti che BAPE instaura con alcune celebrities, provenienti per lo più dalla scena hip hop americana, a sostegno di un immaginario urban che il marchio rispecchia pienamente.
Grazie al contributo di artisti come Notorious B.I.G., Jay-Z, Clipse, Pharrell, Kanye West, Lil Wayne, tra la fine dei Novanta e i primi anni Duemila, il brand si fa portavoce di un sentimento di “coolness” travolgente, percepito dai giovani appassionati di moda come pura manifestazione di esclusività e benessere economico, e supportato da una strategia comunicativa e di marketing che pone al centro alta qualità e ridotta disponibilità dei prodotti, con l’obiettivo costante di creare intorno a sé un desiderio autentico.

BAPE Kanye West
Con il passare del tempo, il brand giapponese si trasforma in un vero e proprio culto nel panorama dello street style contemporaneo, lanciando volta per volta prodotti esclusivi che resistono negli anni, non solo per quanto riguarda l’abbigliamento e gli accessori, ma anche attraverso linee di sneakers ispirate alla silhouette tipica delle Air Force 1 (BAPESTA) e delle Chuck Taylor All Star (Ape Sta).
Parallelamente, nascono diverse collaborazioni insieme a brand esterni al mondo della moda, da Pepsi a Swarovski, anch’esse destinate a diventare iconiche.

Le acque calme nelle quali BAPE nasce e ottiene risultati significativi per molto tempo, a un certo punto divengono teatro di una tempesta: Nigo lascia il ruolo di CEO e nel 2011 la multinazionale di moda I.T., con base a Hong Kong, risolleva il marchio dagli abissi della bancarotta, acquistando il 90% delle azioni.
Nel 2013, a 20 anni dalla fondazione di BAPE, Nigo abbandona definitivamente il brand, che da quel momento in poi si avvia verso un graduale cambiamento, pur mantenendo fede a quell’estetica di base che l’ha reso un’icona dello streetwear: le collaborazioni con il mondo dei cartoon, con nuovi artisti, aziende di moda e non solo (ad esempio, Coca-Cola) diventano sempre più frequenti e oggi sembrano suggerire la decisione del marchio di proseguire su questa linea.


Tra i sentieri di una moda in continua evoluzione, il mito di BAPE è ancora vivo e il suo contributo nel mondo dello streetwear rimane fondamentale.
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