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9 Settembre 2019

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Redazione

3 NEGOZI “International Edition”: Gli store da non perdere a New York

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9 Settembre 2019

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Redazione

3 NEGOZI “International Edition”: Gli store da non perdere a New York

Probabilmente, al giorno d’oggi, la cultura urban rappresenta uno degli interessi più diffusi a livello globale, facendo dell’influenza sui giovani la chiave del proprio successo.
Ma qual è il luogo dove questo movimento si è generato? Da dove è incominciato tutto?

Ci troviamo a New York, precisamente nel quartiere di Soho. Tra le varie strade parallele e incidenti che confluiscono su Lafayette Street, possiamo goderci una profonda boccata d’aria fresca e lo spettacolo che ci circonda. Abbiamo deciso di raggiungere questo luogo in particolare perché proprio qui alcuni brand molto importanti hanno deciso di aprire il loro store, seguendo l’esempio dei vari negozi di resell che animano il quartiere.

Volendoci concentrare appunto su questi ultimi, rimandando un’attenta e opportuna descrizione dell’ambiente di Soho a un prossimo articolo, vogliamo stilare una lista di quelli che secondo il nostro parere, sono i 3 migliori resell store della Grande Mela, affidandoci a criteri legati ai prezzi, al concept dell’arredamento e alla qualità dei servizi offerti.


1) URBAN NECESSITIES:

situato all’interno di una delle catene di abbigliamento low-cost più famose e ricercate degli States, ovvero “American Eagle Outfitters”, questo store assume attorno a sé una certa aura di mistero, spolverata immediatamente via non appena ci si avvicina alla vetrina che dà sulla strada: non possiamo rimanere impassibili davanti a una tale esposizione di sneakers limitate, che indubbiamente ci invita a dare uno sguardo all’interno.

Dopo aver superato una sezione del locale dedicata unicamente all’abbigliamento low-cost, proviamo quasi una sensazione di sbigottimento e sorpresa nel notare l’ingresso del negozio in questione: troviamo dunque una forte contraddizione con la quale sicuramente i proprietari avranno voluto giocare perseguendo nell’idea di aprire il proprio store all’interno di American Eagle.

Il primo elemento che salta immediatamente agli occhi, sono le pareti completamente ricoperte da scritte colorate e graffiti: per tutti i clienti, infatti c’è la possibilità di prendere in prestito un pennarello e scrivere qualcosa sui muri. Un altro dettaglio veramente interessante è di sicuro la presenza del costosissimo flipper Supreme, realizzato in collaborazione con Stern, e di una postazione arcade all’interno della quale sono appese delle scarpe, che possono essere vinte se si riesce nell’impresa di spezzare la corda che le sostiene. Entrambe le “attrazioni” possono essere utilizzate dopo aver inserito alcuni coins, e ogni settimana viene registrato il punteggio più alto ottenuto giocandoci.

Spostando invece l’attenzione sui prodotti che possiamo trovare all’interno dello store, non possiamo che citare i vari pezzi di abbigliamento, organizzati in file orizzontali e sistemati in ordine di taglia. Un altro punto a favore di questo negozio sono sicuramente i vari scaffali che espongono sneakers, alune anche a prezzi abbastanza abbordabili, comunque in linea con i dettami del mercato odierno. I modelli più costosi e ricercati, invece, li troviamo in una teca di vetro, all’interno della quale figurano persino i due modelli di Jordan 4 x Travis Scott F&F. L’elemento che secondo il nostro parere eleva lo status di questo store è indubbiamente l’indipendenza che viene concessa al cliente, in quanto tutti gli items in vendita presentano un tag con un QR Code personalizzato: se si scannerizza quest’ultimo con la fotocamera del proprio smartphone, si aprirà una pagina web che mostrerà tutte le taglie disponibili e il relativo prezzo.

VARIETA’ DELLA SELEZIONE DEI PRODOTTI: 8,5/10

GENTILEZZA/COMPETENZA DEL PERSONALE: 7,5/10

CONCEPT DELLO STORE/ARREDAMENTO: 10/10

LOCATION: 8/10

Urban Necessities


2) SOLESTAGE:

situato a pochissimi metri dallo store di Supreme a Lafayette Street, questo negozio non sorprende tanto per grandezza degli spazi o concept, quanto per l’enorme quantità (e soprattutto varietà) dei prodotti esposti. All’interno possiamo ovviamente trovare una serie di items rari, ideati solamente per l’esposizione, senza togliere tuttavia lo spessore di cui gli altri prodotti godono. Come avviene da Urban Necessities, anche qui i capi dell’apparel sono ordinati secondo le taglie, e spaziano dai vari Supreme, Vlone, Palace, Off White, Anti Social Social Club, Bape, Astroworld e tantissimo altro. Le scarpe, invece, sono divise in più scaffali, e subito notiamo alcune paia davvero limitate, come le Nike Mag, che ci fanno intuire come i proprietari di questo store puntino fortissimo sul mercato delle sneakers.

L’unica pecca, tuttavia, è una regola severissima che viene applicata per tutti i clienti: non è possibile misurare alcun capo che rientri nella categoria delle t-shirt, delle hoodies e delle crewneck, se non dopo averlo già acquistato.

VARIETA’ DELLA SELEZIONE DEI PRODOTTI: 9,5/10

GENTILEZZA/COMPETENZA DEL PERSONALE: 7,5/10

CONCEPT DELLO STORE/ARREDAMENTO: 8/10

LOCATION: 9/10

Sole Stage


3) ROUND TWO:

nonostante questa catena di negozi si sia originata a Los Angeles, entrare all’interno del negozio fondato e gestito da Sean Wotherspoon è un piacere per gli occhi e per il cuore. L’atmosfera al suo interno è quanto di più vicino alla concezione ideale che attribuiamo alla cultura urban, ovvero la sensazione di sentirsi a casa in un universo che stimola l’aggregazione. Non si avvertono barriere o complessi di superiorità tra i commessi e i clienti, come spesso accade in molti altri store simili, e in più si ha a disposizione un’ottima serie di prodotti, sia deadstock che usati, entrambi a prezzi davvero incredibili. Secondo noi tutto ciò rappresenta infatti la vera essenza di questo mondo, ovvero riuscire a creare fisicamente alcuni fenomeni che proliferano solamente online: riuscire a dar vita a un vero e proprio marketplace dove i clienti possano scegliere se spendere una cifra meno esosa per un prodotto già indossato da qualcun altro, oppure spendere di più per assicurarsi un prodotto in perfette condizioni. Naturalmente, essendo concepito secondo questa linea di pensiero, lo store non può tenere testa agli standard qualitativi della concorrenza, ma a noi va più che bene così.

VARIETA’ DELLA SELEZIONE DEI PRODOTTI: 7,5/10

GENTILEZZA/COMPETENZA DEL PERSONALE: 9,5/10

CONCEPT DELLO STORE/ARREDAMENTO: 7,5/10

LOCATION: 7/10

Round Two Sean Wotherspoon
Round Two New York



Non possiamo infine concedere una menzione d’onore a tutti quegli store come Flight Club e Stadium Goods, i quali nonostante offrano probabilmente uno dei servizi migliori sulla piazza e una varietà di prodotti quasi imbarazzante, si arrogano comunque il diritto di apportare un overpricing esagerato ai loro prodotti, rendendoli totalmente fuori mercato, considerando anche le tasse che lo stato di NY impone su tutte le vendite.
Scorretto? No, fa parte del gioco.

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