Ora Twitter è di Elon Musk, per davvero
LIFESTYLE
28 Ottobre 2022
Articolo di
Aldo Abronzino
Ora Twitter è di Elon Musk, per davvero
Alla fine è successo: dopo mesi di trattative e cambi di passo inaspettati, Elon Musk ha completato il processo di acquisizione di Twitter per la cifra record di 44 miliardi di dollari.
Con l’obiettivo di trasformare il social in una piattaforma in grado di stimolare il libero pensiero e l’esternazione delle proprie idee, Musk si è insediato negli HQ dell'azienda portando con sé una ventata di entusiasmo e curiosità. In tanti si domandavano quanto tempo ci sarebbe voluto affinché il nuovo “Chief Twit” (così come il CEO di Tesla e SpaceX si è ironicamente definito sul proprio account) iniziasse ad attuare le prime modifiche in seguito al suo insediamento, ma sembra ormai chiaro che Elon non abbia voglia di aspettare.
Dopo aver pubblicato un tweet con scritto “the bird is freed”, il nuovo proprietario di Twitter ha infatti provveduto a rimaneggiare la composizione della governance aziendale. Per quanto sia piuttosto comune assistere al licenziamento di alcune figure dirigenziali in caso di passaggio di proprietà, accade spesso che il nuovo “inquilino” decida comunque di mantenere una linea di continuità con l’amministrazione precedente per non minare la fiducia dei dipendenti.
Questo non è stato evidentemente il caso di Twitter: a distanza di qualche ora dall’ufficialità dell’acquisizione, Elon Musk ha fatto pervenire sul tavolo di un folto numero di alti dirigenti dell’azienda una lettera di licenziamento. Tra questi rientrano anche il CEO Parag Agrawal, il Chief Financial Officer Ned Segal e l’Head of Legal Policy, Trust and Safety Vijaya Gadde, oltre a un fitto capannello di top executives. Ma non c’è da disperare: prima di completare il passaggio di proprietà, Elon aveva infatti “rassicurato” tutti i dipendenti, promettendo che il 75% della forza lavoro dell’azienda sarebbe rimasta al proprio posto.
Non è chiaro a questo punto quali saranno le nuove mosse in programma per l’azienda, ma di certo è difficile negare che il multimiliardario sudafricano abbia già lasciato un segno profondissimo nella sua organizzazione interna.
Con l’obiettivo di trasformare il social in una piattaforma in grado di stimolare il libero pensiero e l’esternazione delle proprie idee, Musk si è insediato negli HQ dell'azienda portando con sé una ventata di entusiasmo e curiosità. In tanti si domandavano quanto tempo ci sarebbe voluto affinché il nuovo “Chief Twit” (così come il CEO di Tesla e SpaceX si è ironicamente definito sul proprio account) iniziasse ad attuare le prime modifiche in seguito al suo insediamento, ma sembra ormai chiaro che Elon non abbia voglia di aspettare.
Dopo aver pubblicato un tweet con scritto “the bird is freed”, il nuovo proprietario di Twitter ha infatti provveduto a rimaneggiare la composizione della governance aziendale. Per quanto sia piuttosto comune assistere al licenziamento di alcune figure dirigenziali in caso di passaggio di proprietà, accade spesso che il nuovo “inquilino” decida comunque di mantenere una linea di continuità con l’amministrazione precedente per non minare la fiducia dei dipendenti.
the bird is freed
— Elon Musk (@elonmusk) October 28, 2022
Questo non è stato evidentemente il caso di Twitter: a distanza di qualche ora dall’ufficialità dell’acquisizione, Elon Musk ha fatto pervenire sul tavolo di un folto numero di alti dirigenti dell’azienda una lettera di licenziamento. Tra questi rientrano anche il CEO Parag Agrawal, il Chief Financial Officer Ned Segal e l’Head of Legal Policy, Trust and Safety Vijaya Gadde, oltre a un fitto capannello di top executives. Ma non c’è da disperare: prima di completare il passaggio di proprietà, Elon aveva infatti “rassicurato” tutti i dipendenti, promettendo che il 75% della forza lavoro dell’azienda sarebbe rimasta al proprio posto.
Non è chiaro a questo punto quali saranno le nuove mosse in programma per l’azienda, ma di certo è difficile negare che il multimiliardario sudafricano abbia già lasciato un segno profondissimo nella sua organizzazione interna.
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