L’omnichannel è sicuramente una delle strategie più efficienti e sfruttate oggigiorno dalle agenzie con un grande ricavo e soprattutto un ampio bacino d’utenza. Questa consiste in un radicale cambiamento dell’approccio al lavoro da parte di un’azienda, all’interno della quale i diversi settori non lavorano più in parallelo, ma cooperano tra loro in modo da creare una folta ed efficiente rete di business.

Naturalmente tra queste aziende non possiamo che trovare le principali case di moda che dominano il mercato odierno, impegnate in questa importante campagna di rivoluzione, che comprende soprattutto i diversi servizi offerti ai propri clienti, e la qualità di questi ultimi.

Qualche giorno fa, New Store (una piattaforma specializzata sulle analisi di mercato dei diversi brand) ha diffuso una lista dei 3 marchi più attivi sotto il punto di vista dell’omnichannel: stiamo parlando di Nike, Moncler e Louis Vuitton.

Concentrandoci sul primo, la casa di Beaverton sta costruendo il proprio successo sull’innovazione e sulla sperimentazione, ottenendo inevitabilmente il dominio più assoluto nel settore dello sportswear. Grazie ad alcune delle sue ultime novità introdotte, come una maggiore assistenza online, la creazione della propria app di releases, e l’apertura di uno store dedicato solamente alla ricerca di nuove tecnologie per l’abbigliamento (NYC House of Innovation), il brand statunitense ha sicuramente guadagnato con merito il monopolio del mercato, attestandosi come uno dei brand che registra la maggiore crescita, grazie anche all’investimento di una somma pari a $1 miliardo per l’omnichannel.

Concentrandoci su Moncler, invece, New Store ha comunicato che la sezione del brand dedicata alla sperimentazione di nuovi prodotti (Moncler Genius) stia registrando un enorme successo, in grado di conferire al marchio il primato sulle principali concorrenti. Questo succede specialmente grazie alla grande quantità di collaborazioni strette nell’ultimo periodo dal brand, in grado di incrementare in grande scala il proprio appeal e il proprio spessore a livello internazionale (ricordiamo le collezioni rilasciate insieme a Palm Angles o Fragment).

In più un altro elemento che è stato introdotto grazie al processo di omnichannel è stato sicuramente una migliore esperienza in-store offerta ai propri clienti, grazie all’utilizzo della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) che viene incontro ai desideri del compratore e contribuisce a renderlo desideroso di acquistare ancora.

Concludiamo con Louis Vuitton, sicuramente il marchio luxury che ha intrapreso questo percorso da più tempo portando anche a casa dei risultati davvero notevoli: secondo New Store, il maggiore elemento di crescita della maison francese è stato quello di offrire al proprio cliente un’esperienza online talmente dettagliata e precisa da essere paragonabile a quella che gli altri marchi high-end offrono normalmente in store.

Il rapporto si è concluso anche con una serie di notizie non troppo positive, elencando dei dati che confermano l’arretratezza di alcuni brand: viene spiegato come una grande fetta di questi ultimi non presenti una lista degli stores sulla loro app, oppure che essi accettino solamente una serie limitata di metodi di pagamento online.

Tuttavia, New Store ci invita a stare tranquilli, pronosticando una crescita esponenziale di questo movimento già a partire dall’anno prossimo, con la certezza che il fashion system stia ormai diventando uno dei business più importanti e redditizi degli ultimi anni.