Off-White vuole registrare il marchio zip-tie
STYLE
15 Ottobre 2019
Articolo di
RedazioneOff-White vuole registrare il marchio zip-tie
Tra le tante caratteristiche che il comparto gestionale di Off-White ha voluto imprimere alla propria linea produttiva negli ultimi tempi, di certo non possiamo non menzionare la perseveranza: recentemente infatti, il marchio fondato nel 2012 nel capoluogo lombardo ha richiesto un ulteriore appello per la registrazione del più iconico tra i suoi items caratterizzanti, ovvero lo zip-tie.
All’US Patent and Trademark Office la questione non è pero totalmente nuova, in quanto il brand ha in passato già presentato due domande per il riconoscimento dell’oggetto come parte integrante del proprio patrimonio aziendale, entrambe già respinte in seguito ad accurate analisi da parte della stessa USPTO, che ha ritenuto le motivazioni sino ad ora esposte non idonee al vincolo di proprietà dell’azienda.
Se nella prima lettera del Dicembre 2018 l’avvocato esaminatore Linda M. Estrada basava la motivazione del rigetto sul fatto che “la materia funzionale non può essere protetta come marchio”, nella seconda l’ufficio brevetti statunitense persevera nel considerare l’utilizzo di fascette “ancora troppo funzionale per la registrazione”, nonostante la risposta da parte dei responsabili Off-White alla prima respinta ritenesse che la funzionalità di un oggetto non potesse comprometterne la registrazione.
Il marchio ha ora sei mesi di tempo per formulare una tesi che possa convincere l’USPTO della necessità di operare azioni simili per vincolare i propri meriti artistici che, in un fashion system ormai privo di ogni tipologia di confine utilitaristico o ideologico, finiscono inevitabilmente per sconfinare nell’assurdità morale e nell’appropriazione sregolata di oggetti di uso comune.
All’US Patent and Trademark Office la questione non è pero totalmente nuova, in quanto il brand ha in passato già presentato due domande per il riconoscimento dell’oggetto come parte integrante del proprio patrimonio aziendale, entrambe già respinte in seguito ad accurate analisi da parte della stessa USPTO, che ha ritenuto le motivazioni sino ad ora esposte non idonee al vincolo di proprietà dell’azienda.
Se nella prima lettera del Dicembre 2018 l’avvocato esaminatore Linda M. Estrada basava la motivazione del rigetto sul fatto che “la materia funzionale non può essere protetta come marchio”, nella seconda l’ufficio brevetti statunitense persevera nel considerare l’utilizzo di fascette “ancora troppo funzionale per la registrazione”, nonostante la risposta da parte dei responsabili Off-White alla prima respinta ritenesse che la funzionalità di un oggetto non potesse comprometterne la registrazione.
Il marchio ha ora sei mesi di tempo per formulare una tesi che possa convincere l’USPTO della necessità di operare azioni simili per vincolare i propri meriti artistici che, in un fashion system ormai privo di ogni tipologia di confine utilitaristico o ideologico, finiscono inevitabilmente per sconfinare nell’assurdità morale e nell’appropriazione sregolata di oggetti di uso comune.
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