Caotica e realistica, è la nuova idea luxury
STYLE
23 Aprile 2023
Articolo di
RedazioneCaotica e realistica, è la nuova idea luxury
Per molto tempo, luxury è stato sinonimo di rigore, ordine, simmetria e cura minuziosa. Eppure qualcosa, nell’aria, sta cambiando, e anzi, sempre più spesso anche il mondo del lusso sembra andare a braccetto con un caos intriso di realismo, proprio quello che ci accompagna nella vita di tutti i giorni.
Ebbene, secondo molti, la cosiddetta “flex culture” è stata sostituita dal “social realism“, una condivisione social di una realtà non più edulcorata, e quindi non più perfetta, che accomuna moltissime persone che ogni giorno lottano per tenere ogni aspetto della propria vita insieme.
Per abbattere la “toxic positivity“, ovvero quella serie di diktat che ci vorrebbero ordinati e pronti, quasi sull’attenti, in ogni momento della giornata, questo nuovo movimento di realismo sta aiutando moltissime persone ad essere se stesse, e a venire apprezzate per questo.
Ebbene, anche il luxury, e i brand high-end, si stanno adeguando, dal punto di vista di visual advertising, a trasmettere questi messaggi di normalità, per far sì che sempre più gente possa rispecchiarsi nelle loro collezioni.
E se a lungo è stata Marie Kondo, la reginetta dell’ordine, a comandare nelle case delle persone di maggior elevazione sociale, ora che anche lei ha dichiarato il “kind of given up“, chi siamo noi per non abbandonarci al caos?
E il contraltare, sicuramente estremo, è Julia Fox, che in un video ha mostrato il suo messy apartment, e ha ricevuto un mare di critiche, poiché lontano dal preconcetto che le persone avevano su di lei.
Per quanto riguarda il mondo luxury, precursore di questo messy fashion è stata sicuramente Jane Birkin, la musa ispiratrice dell’arcinota Birkin di Hermès, che in più di un’occasione si è mostrata con la borsa caotica e disordinata, vissuta, come ama definire lei, comportamento completamente opposto a chi la osanna come un pezzo da collezione.
Interessante, in tal senso, riprendere una delle prime campagne fotografiche di Riccardo Tisci per le borse Burberry, in cui, passate sotto i raggi X, mostrano tutto ciò che riescono a contenere, in un caos fascinoso e alla portata di tutti.Il cambiamento è palpabile: le persone preferiscono vivere le esperienze che possedere le cose, e questo si mostra anche attraverso il successo di app come BeReal e i suoi utenti, che si stanno staccando dalla facciata patinata che, per troppo tempo, ha avvolto cose e persone.
Anche Gucci by Alessandro Michele, quando ha lanciato la collaborazione con Harry Styles, ha immortalato un disordine pieno di appeal, in un clima giocoso e quasi spontaneo, il cantante posava accanto e sopra ad una pila di panni.
Coach, uno dei brand quiet luxury per eccellenza, nella campagna fotografica realizzata per la Coach Tabby, si è divertito a mostrare come una semplice borsetta da spalla possa salvarti in una giornata caotica, rimanendo al tuo fianco in una giornata che forse, di luxury, non possiede proprio nulla, ma che anzi, nelle sfide quotidiane è fortemente stressante.
Possedere oggetti e abiti di moda high end e luxury, dunque, è anche a misura di gente comune, che ogni giorno lotta contro gli imprevisti, e proprio questi item possono offrire una gratificazione e una via di fuga dalle sfide quotidiane. Abbracciare la propria essenza, anche se disordinata, non convenzionale e caotica, diventa un buon motivo per sentirsi parte dell'offerta luxury delle grandi maison di moda, che finalmente si stanno aprendo alla forza delle imperfezioni.
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