Nike vuole bloccare tutti i reseller
FOOTWEAR
12 Ottobre 2022
Articolo di
Alessandro Giura
Nike vuole bloccare tutti i reseller
La battaglia tra Nike e il mondo del resell è iniziata diversi anni fa e ora l’azienda di Beaverton sembra intenzionata a fare sul serio.
Il gigante dello sportswear in passato aveva già affermato di voler annullare gli ordini effettuati con software o tecnologia di ordinazione automatizzata sul suo sito web e sulle sue app, per cercare di prevenire gli acquisti fatti tramite l'utilizzo di bot.
A tal proposito, il marchio nelle ultime ore ha nuovamente aggiornato le proprie condizioni di acquisto sul sito americano, dichiarando di essere intenzionato a cancellare ordini e a sospendere gli account di tutti coloro che compreranno prodotti per rivenderli a scopo di lucro a privati o aziende.
La società ha anche affermato che potrebbe addebitare commissioni di rifornimento, rifiutarsi di emettere rimborsi o sospendere gli account delle persone che ritiene stiano acquistando scarpe, abbigliamento o altri articoli con l'intento di rivenderli.
La mossa di Nike è significativa per via del suo rapporto particolare con il mercato del resell, dato che quest'ultimo ha beneficiato dell’awareness del marchio ed è stato alimentato dagli appassionati di sneakers disposti a fare follie per le edizioni limitate. Ora però sembra aver deciso di dare un taglio ai profitti esagerati dei rivenditori andando incontro alle lamentele di quei clienti che hanno difficoltà ad assicurarsi il prodotto al prezzo di retail.
Stando a quanto detto dal Wall Street Journal, il mercato globale della rivendita di scarpe da ginnastica è stimato a circa 6 miliardi di dollari all'anno e potrebbe crescere fino a 30 miliardi di dollari entro la fine del decennio, secondo un'analisi della banca d'investimento Cowen Inc.
Il gigante dello sportswear in passato aveva già affermato di voler annullare gli ordini effettuati con software o tecnologia di ordinazione automatizzata sul suo sito web e sulle sue app, per cercare di prevenire gli acquisti fatti tramite l'utilizzo di bot.
A tal proposito, il marchio nelle ultime ore ha nuovamente aggiornato le proprie condizioni di acquisto sul sito americano, dichiarando di essere intenzionato a cancellare ordini e a sospendere gli account di tutti coloro che compreranno prodotti per rivenderli a scopo di lucro a privati o aziende.
La società ha anche affermato che potrebbe addebitare commissioni di rifornimento, rifiutarsi di emettere rimborsi o sospendere gli account delle persone che ritiene stiano acquistando scarpe, abbigliamento o altri articoli con l'intento di rivenderli.
La mossa di Nike è significativa per via del suo rapporto particolare con il mercato del resell, dato che quest'ultimo ha beneficiato dell’awareness del marchio ed è stato alimentato dagli appassionati di sneakers disposti a fare follie per le edizioni limitate. Ora però sembra aver deciso di dare un taglio ai profitti esagerati dei rivenditori andando incontro alle lamentele di quei clienti che hanno difficoltà ad assicurarsi il prodotto al prezzo di retail.
Stando a quanto detto dal Wall Street Journal, il mercato globale della rivendita di scarpe da ginnastica è stimato a circa 6 miliardi di dollari all'anno e potrebbe crescere fino a 30 miliardi di dollari entro la fine del decennio, secondo un'analisi della banca d'investimento Cowen Inc.
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