Le eterne rivali scendono sul campo di SOLDOUTSERVICE per un confronto più che mai agguerrito: specialmente negli ultimi tempi, la rivalità tra Nike ed adidas è andata sempre più accentuandosi con la popolare estensione dello sportswear consumistico a livello globale, nonostante sia andato a sciogliersi, con il passare degli anni, il tradizionale contrasto di rappresentanza statunitense contro rappresentanza europea.

A questo proposito, ecco che vi proponiamo una lista sommatoria dei 3 principali punti che hanno differenziato e che differenziano tutt’ora i due marchi (nel passato e nel presente) in ambito sneakers.

1. DESIGN

A parte per qualche ristretto numero di modelli vecchio stampo come la classica Air Force 1, la Cortez o la sempreverde Tailwind, Nike ha sempre mostrato un appeal molto più futuristico e vistoso rispetto al principale concorrente, specialmente attraverso il rilascio della propria linea Air Max, che va sempre più ricercando nuove forme di efficiente ammortizzazione integrata a design particolarmente vistosi (vedi Air Max 97, Air Vapormax, Air Max 720) attraverso i numerosi restyling che durante gli ultimi anni hanno preso vita dalle molteplici collaborazioni con altri brand, artisti e personaggi influenti. D’altro canto invece, il marchio tedesco si è dimostrato nella maggior parte delle occasioni un grande fan del vintage vibe, ancorandosi frequentemente a rivisitazioni di storici modelli che ha molto astutamente saputo trasformare in pezzi di primo ordine.

2. PREZZO

Nonostante alcuni modelli firmati adidas, come ad esempio le recentissime YEEZY 350, YEEZY 500 e YEEZY 700 (retail price), raggiungano prezzi non esattamente definibili come “pocket-friendly”, indubbio è il fatto che Nike presenti dei cartellini di fascia leggermente superiore rispetto ad un prodotto di pari fattura risultante dal processo produttivo rivale oltreoceano. Naturalmente, un adeguato prezzo da pagare per la costante innovazione e ricerca operata dal marchio di Beaverton deve sussistere, ma siamo davvero sicuri che ciò non rischi per sconfinare in un puro e semplice accumulo di capitale a discapito di standard qualitativi sempre meno incrementali?

3. TARGET

Il punto forse più inaspettato della lista è quello di cui implicitamente ciascuno di noi ha una chiara consapevolezza. Il pubblico a cui si rivolge il colosso tedesco è un pubblico sicuramente più minimal e meno appariscente rispetto al target del concorrente: modelli di punta di casa adidas sono perlopiù sneakers dall’animo semplice, caratteristico ed adattabile ad ogni tipologia di occasione (Stan Smiths, Gazelle, Superstar, fino ad arrivare in un certo senso anche alle stesse YEEZY 500). La fetta di aficionados Nike mostra invece voglia di distinguersi, di trovare una propria, affermata identità, e di accostare alla propria immagine quella aggressiva e seducente dello storico, sinuoso Swoosh.




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