Il colosso n°1 di Beaverton non sembra voler arrestare la propria esplosiva forza benefica, continuando in tal senso a promuovere iniziative che possano aiutare il più ampio bacino di persone possibile al fine di affrontare al meglio questa straordinaria emergenza che, soprattutto negli Stati Uniti e nell'America Latina in questo momento è avvertita in misura davvero travolgente, paragonabile alle nostre ultime settimane di Marzo.

A tal proposito, Nike sta promuovendo in questi giorni l'iniziativa "All-In Challenge" che, aggiungendosi alle numerosissime donazioni di calzature e schermi sanitari destinati allo staff medico statunitense e a trasferimenti di denaro a favore di enti caritatevoli per un valore totale di circa 25 milioni di dollari, assume in questa occasione i toni di una vera e propria raccolta di fundraising resa incredibilmente appetibile dalla messa in palio di premi davvero invitanti.



Ciascun utente risiedente nel territorio statunitense piuttosto che canadese che intenderà donare tramite piattaforma "Fanatics" una somma compresa tra i 10$ e i 100$ entrerà di diritto a far parte della ghiotta lotteria messa in palio dal Nike CEO John Donahoe che includerà, oltre ad un'interessante visita del Nike HeadQuarter accompagnata da Donahoe stesso, una sessione di sneaker designing assieme al preparatissimo team creativo Nike che consentirà di realizzare la propria silhouette personalizzata ed un buono da 1000$ da poter spendere in prodotti Nike.

Ciascun rispettivo scaglione monetario andrà a far guadagnare al partecipante un preciso numero di entrate per l'estemporanea raffle, di modo che chiunque abbia la possibilità di donare cifre maggiori abbia diritto ad un numero progressivamente ingente di entrate. I proventi verranno devoluti alle organizzazioni benefiche Meals on Wheels America, Feeding America, World Central Kitchen, e No Kid Hungry.

Purtroppo come sopracitato l'iniziativa per il momento sembra essere rivolta esclusivamente ai residenti in territorio statunitense e canadese, ma ci auguriamo possa essere estesa anche al resto del mondo, magari prossimamente.