“NEVADA” di Ntò è fuori: Facciamo quattro chiacchiere con l’artista partenopeo
SOUND
1 Marzo 2020
Articolo di
Redazione
“NEVADA” di Ntò è fuori: Facciamo quattro chiacchiere con l’artista partenopeo
Antonio Riccardi, in arte Ntò, è un rapper napoletano nato nel 1982, nipote del famoso Enzo Avitabile, cantautore e sassofonista partenopeo.
La sua carriera ha inizio negli anni ‘90, nei CoSang, collettivo composto da lui e dall'artista partenopeo Luchè. Dopo anni di assoluto successo e di forte influenza sulla scena rap italiana, nel 2012 il duo si scioglie, dando origine alla sua carriera solita.
Oggi Ntò è qui per raccontarci del suo percorso nel mondo della musica, che proprio venerdì scorso si è arricchito di un nuovo capitolo: l'uscita del suo nuovo album NEVADA, prodotto da Sony Music e disponibile su tutti i digital store.
Abbiamo inoltre chiacchierato parlando dei suoi gusti relativi all'universo della moda, così da offrirvi la possibilità di conoscerlo meglio anche sotto questo aspetto.
Ciao a tutti! Innanzitutto grazie per l’occasione. Il rap in Italia rappresenta una realtà solita e presente nella quotidianità delle persone da ormai da anni, e col passare del tempo è passato sempre più dall'essere un genere di nicchia a trasformarsi in quello più in voga. I cambiamenti musicali ovviamente sono dettati dal fenomeno della globalizzazione, dall’ispirazione che prendiamo dagli USA.
Con il passare degli anni il genere ha assunto sfumature differenti, “commercializzandosi” per riuscire a raggiungere un pubblico sempre più ampio. Ovviamente non è un dato negativo; il fatto che il genere potesse arrivare ad un'utenza più vasta era proprio quello che noi veterani speravamo da giovani.
Sono una persona che ama indossare pezzi ricercati. Adoro Haider Ackermann, Prada, Balmain e Gucci, quest’ultimo specialmente per le tute e per pezzi dell’ultima collezione. Ho sempre indossato vestiti prettamente streetwear, ma nel corso degli anni ho iniziato ad adottare anche look più formali, come giacche o parlando di footwear, stivaletti Chelsea Boot. Ovviamente le sneakers non possono mancare nel mio armadio: dalla collezione “The 10” di Virgil Abloh a una fantastica Prada Cloudbust.
È davvero un onore per me aver contribuito ad accrescere la scena musicale napoletana. La mia città soffre di gravi problemi, soprattutto quelli relativi alla criminalità. Per me la musica rappresenta proprio una denuncia sociale. È davvero dura trattare certi argomenti, ma è anche così che si dimostra il valore di un'artista.
Sono davvero soddisfatto della mia carriera fino ad oggi: poco fa sono riuscito da indipendente a raggiungere il disco d’oro, parlano i fatti. La mia carriera ha avuto alti e bassi, tanti miei colleghi sono riusciti ad avere maggiore visibilità grazie al trasferimento nelle grandi metropoli del rap, come ad esempio Milano. Io a causa della morte di mio padre sono sempre dovuto restare a Napoli, ma tutto ciò mi ha trasmesso la forza e l’amore della gente della mia città. Non ho mai avuto il tempo e la possibilità di avere una famiglia, ma se ci penso, mi sento ugualmente padre, di tutti i ragazzi che trovano nella mia musica felicità e un momento tranquillo per staccare dai loro problemi quotidiani.
Ringraziamo Ntò per la splendida intervista che ci ha concesso e vi invitiamo a seguirlo sul suo account Instagram ufficiale, su YouTube e sulle varie piattaforme digitali musicali, ricordandovi l'uscita di NEVADA, il suo nuovo album.
La sua carriera ha inizio negli anni ‘90, nei CoSang, collettivo composto da lui e dall'artista partenopeo Luchè. Dopo anni di assoluto successo e di forte influenza sulla scena rap italiana, nel 2012 il duo si scioglie, dando origine alla sua carriera solita.
Oggi Ntò è qui per raccontarci del suo percorso nel mondo della musica, che proprio venerdì scorso si è arricchito di un nuovo capitolo: l'uscita del suo nuovo album NEVADA, prodotto da Sony Music e disponibile su tutti i digital store.
Abbiamo inoltre chiacchierato parlando dei suoi gusti relativi all'universo della moda, così da offrirvi la possibilità di conoscerlo meglio anche sotto questo aspetto.
Ciao Ntò, ormai sono più di vent’anni che sei presente e attivo nella scena musicale italiana: hai vissuto in prima persona tutti i cambiamenti subiti dal rap game all’interno del nostro paese. Come definiresti brevemente il percorso del “fenomeno rap” in Italia?
Ciao a tutti! Innanzitutto grazie per l’occasione. Il rap in Italia rappresenta una realtà solita e presente nella quotidianità delle persone da ormai da anni, e col passare del tempo è passato sempre più dall'essere un genere di nicchia a trasformarsi in quello più in voga. I cambiamenti musicali ovviamente sono dettati dal fenomeno della globalizzazione, dall’ispirazione che prendiamo dagli USA.
Con il passare degli anni il genere ha assunto sfumature differenti, “commercializzandosi” per riuscire a raggiungere un pubblico sempre più ampio. Ovviamente non è un dato negativo; il fatto che il genere potesse arrivare ad un'utenza più vasta era proprio quello che noi veterani speravamo da giovani.
Il mondo della musica è sempre stato strettamente collegato all’universo della moda, in particolar modo a quello dello streetwear. Che rapporto hai tu con l’abbigliamento? Cosa ti piace indossare?
Sono una persona che ama indossare pezzi ricercati. Adoro Haider Ackermann, Prada, Balmain e Gucci, quest’ultimo specialmente per le tute e per pezzi dell’ultima collezione. Ho sempre indossato vestiti prettamente streetwear, ma nel corso degli anni ho iniziato ad adottare anche look più formali, come giacche o parlando di footwear, stivaletti Chelsea Boot. Ovviamente le sneakers non possono mancare nel mio armadio: dalla collezione “The 10” di Virgil Abloh a una fantastica Prada Cloudbust.
Con il progetto Co’Sang hai portato forza e fama al rap partenopeo. Cosa significa per te rappresentare e parlare della tua terra all’interno dei tuoi brani?
È davvero un onore per me aver contribuito ad accrescere la scena musicale napoletana. La mia città soffre di gravi problemi, soprattutto quelli relativi alla criminalità. Per me la musica rappresenta proprio una denuncia sociale. È davvero dura trattare certi argomenti, ma è anche così che si dimostra il valore di un'artista.
Riprendendo la prima domanda: dopo 20 anni di carriera e di percorso nella scena rap italiana, come valuteresti la tua carriera fino ad oggi?
Sono davvero soddisfatto della mia carriera fino ad oggi: poco fa sono riuscito da indipendente a raggiungere il disco d’oro, parlano i fatti. La mia carriera ha avuto alti e bassi, tanti miei colleghi sono riusciti ad avere maggiore visibilità grazie al trasferimento nelle grandi metropoli del rap, come ad esempio Milano. Io a causa della morte di mio padre sono sempre dovuto restare a Napoli, ma tutto ciò mi ha trasmesso la forza e l’amore della gente della mia città. Non ho mai avuto il tempo e la possibilità di avere una famiglia, ma se ci penso, mi sento ugualmente padre, di tutti i ragazzi che trovano nella mia musica felicità e un momento tranquillo per staccare dai loro problemi quotidiani.
Ringraziamo Ntò per la splendida intervista che ci ha concesso e vi invitiamo a seguirlo sul suo account Instagram ufficiale, su YouTube e sulle varie piattaforme digitali musicali, ricordandovi l'uscita di NEVADA, il suo nuovo album.
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