Viaggio nei DM di Nerone e Warez
SOUND
13 Maggio 2020
Articolo di
RedazioneViaggio nei DM di Nerone e Warez
Non è la prima volta che Nerone e Warez, ormai due pilastri della scena hip hop milanese, decidano di lavorare insieme per la realizzazione di un nuovo progetto.
Già da tempo la coppia ha infatti iniziato a presentare diversi singoli di successo, e a partire dal 30 Aprile è disponibile su tutti i digital stores “DM”, il primo EP collaborativo composto da 6 tracce.
Abbiamo dunque deciso di proporre ai due artisti qualche domanda per saperne di più sul loro rapporto, sulla loro collaborazione e infine sul loro percorso musicale.
“DM” è il vostro primo EP collaborativo. Com'è stato lavorare per la prima volta insieme ad un progetto più elaborato? Riproporrete questa unione, magari in occasione di un album?
È stato abbastanza semplice, conoscendoci ormai da anni sotto ogni profilo. Una buona comunicazione, tante skills e voglia di fare sono state le carte che ci hanno permesso di vincere questa prima mano. Abbiamo lasciato un botto di provini incompleti nel Mac di Biggie Paul, magari un giorno ci svegliamo con la voglia di chiuderli.
Nella realizzazione del progetto avete coinvolto diversi producer. Come avete scelto chi contattare e perché?
Sono persone con cui collaboriamo abitualmente e con cui abbiamo un rapporto di fiducia che conoscono e vengono incontro alle nostre esigenze... e poi spaccano!
Essere cresciuti a Milano, da sempre zona calda per l'hip-hop italiano, e in zona 4 in particolare, come ha influenzato il vostro modo di fare rap? Un esempio che ci viene in mente è il "riocontra", linguaggio utilizzato in zona e portato poi nella scena. Ci sono altri esempi simili che potreste farci? In che modo è cambiato il rapporto con il quartiere per le nuove generazioni secondo voi? È rimasto lo stesso senso di appartenenza?
WAREZ: Il senso di appartenenza al quartiere è qualcosa da cui non ti puoi distaccare - “Keep your hood pass intact” (Dam-Funk cit.) - anche perché mi ha visto crescere, mi ha dato i primi fan e tuttora mi dà quel senso di protezione che dà un fratello maggiore che ti controlla da lontano e agisce nel momento del bisogno. Vedo che alcuni ragazzi delle nuove generazioni hanno mantenuto il rapporto con le origini, come per dire “non mi dimentico da dove vengo” e la cosa non mi dispiace affatto.
NERONE: Io credo che prima o poi mi lancerò in testi stranieri: le lingue le conosco e il riocontra è il nostro pane quotidiano da quando siamo ragazzini! Le piazze sono cambiate sicuramente tanto, c’è molta più coesione tra coetanei e ci sono molti meno schiaffi infragenerazionali: un bel vantaggio rispetto a noi no?
La zona mi manca ma devi sapere anche abbandonare la tua comfort zone, visitare e accrescere la tua cultura: la tua musica ne risentirà in positivo!
SOLDOUTSERVICE è un magazine che tratta principalmente di street style, quindi vorremmo farvi delle domande riguardanti questo argomento. Abbiamo visto che da un mesetto a questa parte sta uscendo il merch di vari lavori di Nerone, e ci chiedevamo: avete mai pensato di avviare un vostro brand streetwear, magari in collaborazione con altri artisti?
WAREZ: Io sì, ci ho pensato spesso. Da anni produco le mascherine che mi avrete visto spammare come un pazzo su Instagram, e anche se per ora non ho un vero e proprio brand ho molte idee e progetti a riguardo. Sicuramente farò altre mascherine a breve, data la situazione di necessità in cui viviamo oggi e anche perché quelle precedenti, che erano sulla piattaforma WILDMERCH.STORE, sono andate tutte sold out.
Collaboro spesso con un brand di moda Milanese, EEKIKS, che mi aiuta nella scelta degli outfit per video e foto e tutto quello che riguarda l’ambito del vestiario, quindi tenete d’occhio la pagina perché potrei tirare fuori delle chicche. Ho anche pensato di contattare altri artisti, ma legati al mondo dell'arte più che a quello della musica, per esempio mi piacerebbe collaborare con SOLOMOSTRY che è un artista fortissimo che conosco da anni con cui non ho avuto ancora occasione di lavorare.
NERONE: Le nostre felpe e magliette sono volate durante la quarantena. Non me lo aspettavo perché era il primo giro di merchandising che proponevamo, ma è andata alla grande, al punto che abbiamo inserito nel team un ragazzo che per me è un fratello, Omar, che ci aiuterà a pensare e sviluppare le prossime mosse!
Riguardo a creare merch in collaborazione con altri artisti invece non ci ho mai pensato onestamente, ma sono aperto a qualsiasi genere di proposta futura.
Ringraziamo Nerone e Warez per la loro disponibilità e per le risposte molto interessanti che hanno dato alle nostre domande, e vi invitiamo a seguirli sui loro account Instagram ufficiali (Nerone - Warez), per restare aggiornati sulle novità che ci aspetteranno nei prossimi mesi e, se ancora non l'avete fatto, ad ascoltare il loro EP “DM”, disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Già da tempo la coppia ha infatti iniziato a presentare diversi singoli di successo, e a partire dal 30 Aprile è disponibile su tutti i digital stores “DM”, il primo EP collaborativo composto da 6 tracce.
Abbiamo dunque deciso di proporre ai due artisti qualche domanda per saperne di più sul loro rapporto, sulla loro collaborazione e infine sul loro percorso musicale.
“DM” è il vostro primo EP collaborativo. Com'è stato lavorare per la prima volta insieme ad un progetto più elaborato? Riproporrete questa unione, magari in occasione di un album?
È stato abbastanza semplice, conoscendoci ormai da anni sotto ogni profilo. Una buona comunicazione, tante skills e voglia di fare sono state le carte che ci hanno permesso di vincere questa prima mano. Abbiamo lasciato un botto di provini incompleti nel Mac di Biggie Paul, magari un giorno ci svegliamo con la voglia di chiuderli.
Nella realizzazione del progetto avete coinvolto diversi producer. Come avete scelto chi contattare e perché?
Sono persone con cui collaboriamo abitualmente e con cui abbiamo un rapporto di fiducia che conoscono e vengono incontro alle nostre esigenze... e poi spaccano!
Essere cresciuti a Milano, da sempre zona calda per l'hip-hop italiano, e in zona 4 in particolare, come ha influenzato il vostro modo di fare rap? Un esempio che ci viene in mente è il "riocontra", linguaggio utilizzato in zona e portato poi nella scena. Ci sono altri esempi simili che potreste farci? In che modo è cambiato il rapporto con il quartiere per le nuove generazioni secondo voi? È rimasto lo stesso senso di appartenenza?
WAREZ: Il senso di appartenenza al quartiere è qualcosa da cui non ti puoi distaccare - “Keep your hood pass intact” (Dam-Funk cit.) - anche perché mi ha visto crescere, mi ha dato i primi fan e tuttora mi dà quel senso di protezione che dà un fratello maggiore che ti controlla da lontano e agisce nel momento del bisogno. Vedo che alcuni ragazzi delle nuove generazioni hanno mantenuto il rapporto con le origini, come per dire “non mi dimentico da dove vengo” e la cosa non mi dispiace affatto.
NERONE: Io credo che prima o poi mi lancerò in testi stranieri: le lingue le conosco e il riocontra è il nostro pane quotidiano da quando siamo ragazzini! Le piazze sono cambiate sicuramente tanto, c’è molta più coesione tra coetanei e ci sono molti meno schiaffi infragenerazionali: un bel vantaggio rispetto a noi no?
La zona mi manca ma devi sapere anche abbandonare la tua comfort zone, visitare e accrescere la tua cultura: la tua musica ne risentirà in positivo!
SOLDOUTSERVICE è un magazine che tratta principalmente di street style, quindi vorremmo farvi delle domande riguardanti questo argomento. Abbiamo visto che da un mesetto a questa parte sta uscendo il merch di vari lavori di Nerone, e ci chiedevamo: avete mai pensato di avviare un vostro brand streetwear, magari in collaborazione con altri artisti?
WAREZ: Io sì, ci ho pensato spesso. Da anni produco le mascherine che mi avrete visto spammare come un pazzo su Instagram, e anche se per ora non ho un vero e proprio brand ho molte idee e progetti a riguardo. Sicuramente farò altre mascherine a breve, data la situazione di necessità in cui viviamo oggi e anche perché quelle precedenti, che erano sulla piattaforma WILDMERCH.STORE, sono andate tutte sold out.
Collaboro spesso con un brand di moda Milanese, EEKIKS, che mi aiuta nella scelta degli outfit per video e foto e tutto quello che riguarda l’ambito del vestiario, quindi tenete d’occhio la pagina perché potrei tirare fuori delle chicche. Ho anche pensato di contattare altri artisti, ma legati al mondo dell'arte più che a quello della musica, per esempio mi piacerebbe collaborare con SOLOMOSTRY che è un artista fortissimo che conosco da anni con cui non ho avuto ancora occasione di lavorare.
NERONE: Le nostre felpe e magliette sono volate durante la quarantena. Non me lo aspettavo perché era il primo giro di merchandising che proponevamo, ma è andata alla grande, al punto che abbiamo inserito nel team un ragazzo che per me è un fratello, Omar, che ci aiuterà a pensare e sviluppare le prossime mosse!
Riguardo a creare merch in collaborazione con altri artisti invece non ci ho mai pensato onestamente, ma sono aperto a qualsiasi genere di proposta futura.
Ringraziamo Nerone e Warez per la loro disponibilità e per le risposte molto interessanti che hanno dato alle nostre domande, e vi invitiamo a seguirli sui loro account Instagram ufficiali (Nerone - Warez), per restare aggiornati sulle novità che ci aspetteranno nei prossimi mesi e, se ancora non l'avete fatto, ad ascoltare il loro EP “DM”, disponibile su tutte le piattaforme digitali.
advertising
advertising