Il mondo della moda si è accorto degli studenti
STYLE
8 Novembre 2023
Articolo di
RedazioneIl mondo della moda si è accorto degli studenti
Negli ultimi tempi, sicuramente complici i numerosi passaggi di potere tra direttori creativi, l’attenzione è stata riportata su quella che è l’importanza della formazione nel mondo della moda per tutti gli studenti, soprattutto nell’ambito high-fashion, dove oltre all’estro creativo e artistico, si va ad abbracciare a valorizzare anche la storia, le radici, i movimenti culturali e tutto il background storico, artistico e stilistico che può celarsi dietro un capo.
Ebbene, analizzando alcuni dei principali esponenti contemporanei del settore fashion, non è insolito notare il loro variegato percorso formativo, tra l’altro in costante aggiornamento, che li ha portati a diventare un punto di riferimento nell’attuale panorama mondiale. L’importanza della formazione, dunque, sta tornando preponderante in un periodo storico in cui, sempre più spesso, si favoriscono percorsi culturali di concetto piuttosto che prettamente artigianali e manuali, come dimostrato da tantissimi studi di settore, nonché dalla crescente necessità di aprire scuole di formazione finanziate e gestite direttamente dalle principali maison di settore.
Sebbene per lungo tempo il mondo della moda sia stato considerato fortemente elitario, quasi come se una cosa così naturale come vestirsi, con i suoi significati più profondi, quale quello di sentirsi rappresentati e valorizzati da ciò che si indossa, fosse un’arte appartenente e disponibile solo per pochi, qualcosa sta sicuramente cambiando.
Le principali maison e i marchi fashion che orbitano nell’atmosfera intrisa di codici e tendenze più o meno estemporanee, infatti, pare che si stiano accorgendo dell’importanza della creatività dei giovani, ancora priva di pregiudizi, strutture e sovrastrutture, che possano realmente offrire una propria autentica interpretazione di moda e arte, tanto più alla luce degli attuali cambiamenti, come la crisi climatica e la salvaguardia del pianeta e della manodopera.
Sicuramente questa attenzione non nasce oggi, ma ciò che possiamo osservare al momento è il frutto di un costante lavoro, molto spesso lontano dai radar dei media, per valorizzare sempre più le giovani menti che si fanno strada nelle principali accademie e università italiane.
Diesel porta gli studenti alle sue sfilate
La principale dimostrazione di questo crescente interesse nei confronti degli studenti è da individuare nelle sfilate organizzate da Diesel, già nel 2022, che ha ripetuto anche nel 2023. Per lo show tenutosi all’Allianz Cloud Arena, ad esempio, Renzo Rosso e Glenn Martens, hanno sottolineato l’importanza della componente studentesca presente nel pubblico, invitando 1.600 studenti delle scuole di moda e delle Università del territorio. Oltre alle circa 2.000 persone, di cui il 70% fra i 18 e i 25 anni, che si sono potute iscrivere gratuitamente alla sfilata attraverso una piattaforma online. La stessa modalità di partecipazione è stata adottata anche in occasione del défilé andato in scena a Scalo Farini, che ha accolto 7mila spettatori di cui anche addetti ai lavori e 1.500 studenti.
Valentino sceglie le università per presentare le proprie collezioni
Il focus sulla fascia studentesca è particolarmente accentuato nell’operato di Valentino, maison guidata da Pierpaolo Piccioli che da sempre ha un occhio di riguardo nei confronti di giovani talenti. Volendo però analizzare le ultime iniziative dell’azienda, prendendo in considerazione le passerelle, lo spettacolo dedicato alla linea menswear per la SS24 è andato in scena direttamente nel cortile dell’Università degli Studi di Milano, motivando la scelta con il fatto che il capoluogo meneghino conservi le chiavi sia della storia che dell’innovazione. L’orario è stato cruciale: sotto il sole delle 14 infatti, il cortile dell’Università è vivo e ricco di giovanissimi, che ovviamente sono stati coinvolti sia durante l’evento che successivamente in un incontro in cui lo stesso designer ha parlato con studenti e studentesse del corso di “Culture del Made in Italy in moda e design“.
Valentino, dopo il défilé ha deciso di effettuare un’importante donazione all’Ateneo che andrà direttamente nel fondo per il diritto allo studio, una scelta consapevole di aiuto concreto nei confronti dei nuovi talenti. La stessa iniziativa è stata intrapresa anche in occasione della presentazione della SS23, svoltasi al Carreau du Temple, dove gli allievi di alcuni dei principali istituti francesi, quali École Duperré, Esmod Paris, Institute Français de la Mode, Istituto Marangoni Paris e Parsons Paris, sono stati invitati ad assistere allo show.
In un’attività di sostegno reciproco, l’École Duperré ha riservato alcuni spazi al backstage dello show, mentre la maison ha effettuato una donazione per le borse di studio.
Anche con il progetto Valentino Vintage, la cui edizione del 2023 si è appena conclusa, la maison ha rimesso al centro alcuni dei principali istituti internazionali, donando 5 look vintage a 7 scuole di arte e moda, tra cui lo Ied a Milano, oltre a l’Institut Français de la Mode a Parigi, la Central Saint Martins a Londra, l’Otis College of Art and Design a Los Angeles, la Coconogacco a Tokyo, l’Esmod a Seoul e la Parsons School of Fashion a New York, in cui gli studenti hanno potuto studiare i capi, disegnarne di nuovi ispirandosi ad essi, e partecipare a vari progetti.
Hermès mette la creatività degli studenti in vetrina
In questo fervente clima creativo, anche Hermès è sempre pronto ad offrire nuove opportunità agli studenti. Una delle più recenti iniziative è il “Concorso vetrine” a cui hanno partecipato oltre 60 studenti. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione del dipartimento di scenografia dell’Accademia di belle arti di Brera di Milano, e ha visto protagoniste tre studentesse che hanno avuto l’occasione di creare l’allestimento delle vetrine dei flagship store della maison. Come spiegato anche dal CEO di Hermès Italia, Francesca di Carrobio, l’intenzione è quella di favorire la creatività attraverso il sostegno di giovani talenti, che possono vincere non solo il premio in denaro, ma anche la possibilità di essere ospitati per due mesi nel laboratorio del direttore artistico Luca Sacchi.
Dolce&Gabbana coltiva nuovi talenti con la Ca’ Foscari
Una delle iniziative più recenti per ciò che concerne nuovi giovani volti creativi è sicuramente quella intrapresa da Dolce&Gabbana, maison sempre pronta ad investire nei nuovi talenti e soprattutto nell’Italia. In collaborazione con la storica Ca’ Foscari, università di spicco con sede a Venezia, la nuova avventura vede il coinvolgimento di numerosi studenti e talenti che avranno l’onore di mettersi alla prova con lo sviluppo di progetti interdisciplinari, in un programma chiamato DG Cross-cultural Awareness & Expertise. L’esperienza si è conclusa alla fine dello scorso giugno, e ha visto 30 tra ragazzi e ragazze cimentarsi in progetti innovativi fondati su sfide concrete e reali, sfruttando il Design Thinking, un modo creativo e risoluto per dar vita a nuove idee. Il vincitore sarà premiato tramite un evento realizzato ad hoc che andrà in scena questo autunno.
Queste sono solo alcune delle maison che, di anno in anno, riescono a ritagliare spazi intrisi di valore in cui lasciare che nuovi talenti possano mettersi in mostra e sbocciare, in un crescendo di formazione e innovazione.
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